Un giocatore del Manchester United ha fatto cambiare idea al governo inglese

(ilpost.it, 17 giugno 2020)

Durante le vacanze estive oltre un milione di bambini inglesi provenienti da famiglie a basso reddito continueranno a ricevere un buono settimanale per un pasto gratuito al giorno grazie alla campagna promossa da Marcus Rashford, attaccante ventiduenne del Manchester United, che negli ultimi giorni è riuscito a far cambiare idea al governo di Boris Johnson.

Ph. Michael Regan / Getty Images
Ph. Michael Regan / Getty Images

Il 15 giugno – dopo aver aiutato a raccogliere circa 20 milioni di sterline per sostenere le famiglie in difficoltà nei giorni più critici dell’epidemia da Coronavirus – Rashford aveva inviato una lettera al governo e al parlamento inglesi, chiedendo di non sospendere i buoni per i pasti gratuiti forniti dalle mense scolastiche durante i mesi estivi, viste le ripercussioni che l’epidemia stessa avrà sulle famiglie già in difficoltà. In un primo momento il Dipartimento per l’istruzione aveva però risposto negativamente, confermando la conclusione prestabilita del programma. Rashford ha continuato a portare avanti la sua iniziativa, raccogliendo sempre maggiori consensi e muovendo una grossa parte dell’opinione pubblica. Il giorno dopo la pubblicazione della lettera, Rashford ha potuto parlare direttamente con il primo ministro Boris Johnson, il quale si è preso la responsabilità di accogliere le sue richieste. In una conferenza stampa organizzata in giornata, Johnson ha detto: «Ho parlato con Marcus Rashford, mi sono congratulato con lui per la sua campagna – di cui, a dire il vero, sono venuto a conoscenza soltanto oggi – e lo ringrazio ancora per quello che ha fatto».

Il giocatore, spiegando le ragioni dietro l’iniziativa, ha scritto nella lettera di essere stato fra i bambini che in passato hanno potuto beneficiare dei pasti gratuiti, essendo cresciuto da solo con la madre in una situazione di povertà a Sud di Manchester. Per molti bambini cresciuti in famiglie povere, infatti, il pasto fornito dalle mense scolastiche è l’unico pasto completo e di qualità della giornata. Da calciatore professionista, quindi, Rashford ha deciso di impegnarsi per mantenere il sostegno alle famiglie in difficoltà durante questo periodo. Fin qui, nella sua carriera con il Manchester United – club nel quale gioca da quando aveva 7 anni –, Rashford si è distinto non a caso per la sua precocità: è il più giovane marcatore europeo nella storia della squadra (18 anni e 117 giorni) e il più giovane anche nella storia della nazionale maggiore inglese.

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