di Claudio Fabretti (leggo.it, 28 settembre 2023)
Un ex fuoriclasse del calcio mondiale in campo per la sua Ucraina. Andrij Shevchenko, dopo i gol in Nazionale e le imprese da allenatore, continuerà a prestare servizio per il suo Paese come consigliere freelance del presidente Volodymyr Zelensky. Una nomina ratificata ieri con decreto dallo stesso leader di Kiev.
«Il mio ruolo non cambia, sono un consigliere freelance e continuerò a fare quello che ho sempre fatto: aiutare come posso il mio Paese, l’Ucraina», ha commentato Shevchenko ieri, impegnato nell’altra sua passione sportiva, il golf, sul green del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia, dove ha partecipato all’evento esibizione di avvicinamento alla Ryder Cup, confrontandosi con altri big dello sport (da Novak Djokovic a Gareth Bale, fino al ferrarista Carlos Sainz). «Il mio ruolo non cambia tanto, già ero freelance – ha spiegato in una conferenza stampa improvvisata –, è un carico ancora più importante perché continuerò ad aiutare il mio Paese come già stavamo facendo prima, e soprattutto attraverso il calcio cercheremo di promuovere eventi di beneficenza per aiutare l’Ucraina e parlarne sempre di più».
Una scelta, quella di Zelensky, che rinsalda il legame tra sport e politica in Ucraina, inseguendo un consenso popolare a ridosso della scadenza del mandato presidenziale. Del resto, tutti gli sportivi ucraini si sono messi a disposizione della causa nazionale e nel recente match di calcio contro l’Italia disputato a San Siro l’intera nazionale ha cantato l’inno avvolta dalla bandiera gialloblù. «Sarò sempre più impegnato, finché la guerra dura devo aiutare il mio Paese», ha aggiunto l’ex attaccante, Pallone d’Oro con il Milan nel 2004, criticando anche la decisione dell’Uefa di riammettere le Nazionali giovanili russe U17 alle competizioni internazionali: «Sono contrario, l’Ucraina è contraria. Finché la guerra dura dobbiamo tenere questa linea e fare di tutto per fermarla». E proprio questo, per Sheva, sarebbe il gol più bello da segnare. Glielo chiede un Paese intero che guarda a lui anche come messaggero di pace.