“Trump Gaza”: intrigo a Hollywood

AI-generated / @realdonaldtrump

di Stefano Scarpa (lastampa.it, 6 marzo 2025)

Palme, resort di lusso e statue d’oro. Poi il brindisi tra Trump e Netanyahu che sorseggiano un cocktail in costume sulla spiaggia: questo è Trump Gaza, il controverso video virale, generato dall’Intelligenza Artificiale, che aveva rilanciato la proposta del tycoon di cacciare i palestinesi da Gaza e trasformarla in una località turistica. In realtà Trump Gaza non voleva essere nulla di tutto ciò, ma una critica alla grandeur trumpiana, una satira tagliente.

Il filmato, però, è stato travisato e pubblicato senza il consenso del suo ideatore: un intrigo che coinvolge Hollywood e che chiama in causa anche Mel Gibson. A creare Trump Gaza è stato Solo Avital, regista di Los Angeles, cittadino statunitense nato in Israele, che ne ha raccontato il dietro le quinte: «Siamo narratori, non provocatori, a volte realizziamo pezzi satirici come questo ed è così che avrebbe dovuto essere trattato. Questa è la dualità della satira: dipende dal contesto. Qui non c’era contesto ed è stato pubblicato senza il nostro consenso o la nostra conoscenza», ha affermato Avital.

Il regista ha spiegato di aver creato il video in meno di otto ore mentre sperimentava strumenti di Intelligenza Artificiale all’inizio di febbraio con la piattaforma Arcana AI, quando ha deciso di realizzare «una satira su questa idea megalomane di mettere statue» per vedere cosa avrebbe potuto fare lo strumento. Ha poi condiviso il videoclip con degli amici, mentre il suo socio in affari – Ariel Vromen, regista del film The Iceman – l’ha pubblicato sul suo account Instagram per alcune ore, prima che Avital lo incoraggiasse a rimuoverlo con la motivazione che «potrebbe essere un po’ insensibile e non vogliamo schierarci».

Avital e Vromen hanno anche condiviso una prima versione del filmato con Mel Gibson, che Donald Trump ha nominato ambasciatore speciale a Hollywood a gennaio e che in precedenza aveva collaborato con la loro società EyeMix e con Arcana. La prima volta che Avital ha saputo che il video aveva raggiunto un pubblico più ampio è stato quando si è svegliato con migliaia di messaggi sul suo telefono, mentre gli amici l’avvisavano del post di Trump, sottolineando che la sua diffusione così vasta lo aveva «sorpreso da morire». I creatori hanno precisato, inoltre, che Gibson ha negato successivamente di aver condiviso il loro video con Trump.

Secondo quanto riportato dal Guardian, che ricostruisce l’intera vicenda, Avital ha detto di essere rimasto sorpreso da alcune delle reazioni al video. «Se fosse stato uno sketch del Saturday Night Live, sarebbe stato percepito in maniera opposta: “guarda quanto è folle questo presidente con le sue idee”, tutti avrebbero pensato che si fosse trattato di uno scherzo». Il regista ha spiegato che l’esperienza ha rafforzato la sua idea «sul modo in cui le fake news si diffondono quando la Rete prende ciò che vuole e lo offre ai propri spettatori con le proprie narrazioni annesse».

Avital sperava che questa esperienza avrebbe «innescato un dibattito pubblico sui diritti e gli errori» dell’IA generativa, inclusi i diritti dei creatori. Infine, come professionista del settore creativo, considera l’Intelligenza Artificiale «la cosa migliore che sia mai capitata alla creatività. E per tutti quelli che pensano che ucciderà la creatività, noi siamo la prova del contrario. Questo film non sarebbe stato creato senza l’intervento umano».

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