Trump attacca George Clooney: “Star di serie B e politologo fallito”

(ansa.it, 24 marzo 2025)

George Clooney critica lo stato della libertà di espressione e di stampa negli Stati Uniti e Donald Trump l’attacca su Truth Social, definendolo una «star di serie B» e «un politologo fallito». Premio Oscar per Syriana (e come produttore per Argo, assieme a Ben Affleck e Grant Heslov), l’attore è stato intervistato nel corso del programma della Cbs Sixty Minutes per promuovere l’adattamento teatrale del suo film del 2005 Good Night, and Good Luck sul celebre anchorman Edward Murrow.

Protagonista sulla stessa Cbs di un celebre scontro in tv negli anni Cinquanta con Joseph McCarthy, Murrow era noto per la sua integrità e serietà. Nel 1954, nel programma See it Now, aveva trasmesso un servizio dedicato proprio al senatore repubblicano, in cui, usando filmati d’archivio e commenti incisivi, ne aveva messo in luce le contraddizioni, i metodi intimidatori e la mancanza di prove reali durante la “caccia alle streghe” contro i presunti comunisti infiltrati nel governo, nei media, nell’esercito e in altri settori della società americana, tra cui Hollywood.

Nell’intervista Clooney ha parlato della decisione di ritirare il sostegno a Joe Biden scrivendo un op-ed sul New York Times che, secondo molti, avrebbe indotto l’allora presidente al ritiro. Quello tra governo e stampa è «uno scontro epocale» ha detto l’attore, citando quanto sta accadendo al Los Angeles Times e al Washington Post, i cui proprietari hanno impedito alle redazioni di schierarsi a nome della testata durante le elezioni presidenziali dello scorso novembre.

George Clooney, il cui padre è giornalista [Nick Clooney], ha anche fatto paralleli tra gli eventi in scena in Good Night, and Good Luck e le difficoltà dei media di oggi: tra i casi citati, il patteggiamento della Abc nella causa per diffamazione portata avanti da Trump e la denuncia da venti milioni di dollari dello stesso presidente eletto alla Cbs, sostenendo che proprio Sixty Minutes avrebbe operato dei “tagli cosmetici” all’intervista con la candidata presidenziale Dem Kamala Harris per migliorarne la performance in tv. «Quando gli altri tre poteri – esecutivo, legislativo e giudiziario – ci tradiscono, la stampa deve farcela», ha detto Clooney.

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