Tre ore dopo l’attentato a Trump le t-shirt cinesi erano già on line

(huffingtonpost.it, 16 luglio 2024)

Il volto insanguinato, il pugno alzato al cielo, dove sventola la bandiera statunitense. L’iconica immagine di Donald Trump, mentre si allontana dal palco della Pennsylvania dopo la sparatoria, a poche ore dall’attentato era già comparsa su magliette vendute nei siti di e-commerce cinesi. Piattaforme note, come Taobao e JD.com, le rendevano disponibili in diverse taglie e colorazioni.

Ora, però, non è più possibile acquistarle. Non è chiaro il motivo per cui gli annunci sono stati rimossi, ma la rete Internet cinese è fortemente controllata e i contenuti considerati “sensibili” vengono sistematicamente eliminati, scrive la Bbc. Il tentato omicidio del tycoon ha immediatamente suscitato un importante dibattito sulla piattaforma social cinese Weibo.

I commercianti hanno intuito l’affare e a sole tre ore dalla sparatoria il primo lotto di magliette è stato stampato e messo in vendita on line, inizialmente a un prezzo di circa otto euro, poi lievitato, sulla spinta delle numerosissime richieste. Uno dei commercianti ha dichiarato al South China Morning Post di aver ricevuto più di duemila ordini per le magliette appena tre ore dopo averle messe in vendita. La maggior parte delle richieste proveniva dalla Cina e dagli Stati Uniti.

Da anni ormai gli imprenditori cinesi traggono profitto dall’interesse suscitato da Trump. Nonostante le t-shirt della sparatoria siano state ritirate, i rivenditori on line continuano a vendere un’ampia gamma di gadget dell’ex presidente, tra cui calzini e tazze con la sua caricatura e berretti rossi con lo slogan della sua campagna “Make America Great Again”.

Magliette simili sono state viste in vendita su Lazada e Shopee, piattaforme di e-commerce molto diffuse nel Sud-Est asiatico. Lazada è di proprietà del colosso cinese della tecnologia Alibaba Group, che possiede anche Taobao. Immagini diffuse on line mostrano magliette simili in vendita negli Stati Uniti. Su alcune di queste figurano didascalie come “Leaders Never Die”.

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