Toninelli, gaffe su Instagram. Poi cancella il post

(repubblica.it, 15 settembre 2018)

Una gaffe tira l’altra. Ancora impazzavano le polemiche per la foto con il plastico del ponte Morandi, nello studio di Vespa, quando il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha deciso di avventurarsi in una dichiarazione di dubbio gusto sui social. Stavolta su Instagram, dove ha postato una foto per sfoggiare il nuovo taglio di capelli.Toninelli-barbiere-Instagram«Ho revocato la revoca della concessione al mio barbiere», ha scritto. Barbiere che nell’immagine spunta alle spalle del ministro, mentre accanto a Toninelli ci sono i due figli, un bambino e una bambina. Un tentativo di fare ironia sulla ricostruzione del ponte di Genova, in cui i 5Stelle si battono per evitare un ruolo attivo di Autostrade? Chissà. Il ministro probabilmente faceva riferimento anche al post pubblicato l’11 settembre dalla pagina satirica Lercio.it nella quale, sotto una foto sorridente del ministro, si annunciava ironicamente che era stata «Revocata la concessione al barbiere di Toninelli». Di sicuro lo stesso ministro si rende conto di aver tentato una battuta spericolata e, quindi, il post scompare e la stessa foto riappare poco dopo con un testo diverso. «Un momento di relax, insieme ai miei piccoli». Troppo tardi per evitare la polemica. «Dopo tutti i modellini ed i sorrisoni in tv con Vespa direi che il riposo è meritato. Mi raccomando: sempre concentrato. Alla grande!», scrive phranz75. «Io revocherei a te la concessione da ministro», dice yanezthetravellingman. E c’è chi lo invita a ripubblicare il post precedente, se ha «le palle». Arrivano, inevitabili, anche i commenti politici. Maurizio Martina, segretario del Pd: «Prima in tv, poi sui social. Che vergogna un ministro così. Parole, battute e propaganda, mentre Genova aspetta decisioni chiare e in fretta». Matteo Renzi: «Non sta bene, aiutatelo». Maurizio Gasparri, di Forza Italia: «È intollerabile l’ironia e il sarcasmo di Toninelli, la sua irresponsabilità perdurante. Ma è inutile prendersela con lui, che non si rende conto delle sue responsabilità e non è certamente in grado di svolgere il ruolo che gli è stato affidato. La colpa è di chi lo ha nominato a questo incarico». Nicola Fratoianni, di Leu: «Il ministro Toninelli tenta di fare il simpatico, giocando sui fatti di Genova e sull’annunciata revoca della concessione ad Autostrade, per dire che lui si taglia i capelli. Lui ci scherza e straparla, ma c’è una città ferita e con 43 morti, che aspetta atti concreti e forti». Ma il ministro non si scoraggia e risponde, stavolta su Facebook, presentandosi come vittima di cospirazioni: «Stanno cercando in ogni modo di danneggiare la mia immagine per fermare la mia azione e quella del M5S. Tutto come previsto. Di errori, di leggerezze ne ho commessi e ne commetterò ancora. E naturalmente mi scuso di questo. Ma nulla che abbia a che vedere con la sostanza del lavoro che sto facendo. Niente rispetto alle ruberie e ai sistemi di potere che loro hanno messo in piedi in questi decenni». E chiude con la formula: «Io non mollo, ci mancherebbe».

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