di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 24 maggio 2023)
C’è una giornata per tutto, anche per i diademi. Si celebra il 24 maggio di ogni anno il Tiara Day, una festa che più che i diamanti in realtà vuole celebrare l’emancipazione femminile andando a ripescare il valore di questo copricapo gioiello che ha origini antiche. Prima delle pietre e dei metalli preziosi c’erano le ghirlande d’alloro dei greci, trasformate in oro dai romani: la testa si decorava per una vittoria oppure per amore, come accadeva per le spose.
Una tradizione quest’ultima rimasta in voga fino ad oggi soprattutto in occasione di matrimoni reali, anche se, come sostengono le ideatrici della giornata, tutte le donne meritano d’indossare una tiara come riconoscimento del proprio valore. Nel 2005 Barbara Bellissimo, autrice del libro Become your own great and powerful: A woman’s guide to leading your real, big life, ha inventato il Tiara Day per invitare le donne a vivere vite grandiose e influenti, prendendo come feticcio proprio la tiara. La data del 24 maggio è tutt’altro che casuale: si tratta del compleanno della regina Vittoria. Nel 2008 la festa ha preso una strada tutta sua e, benché non abbia una voce su Wikipedia che ne certifichi l’esistenza, sono tante le pagine su Internet e sui social che ogni anno riportano la ricorrenza. Di certo a Vittoria le tiare non mancavano, ma non ne abbiamo praticamente viste in testa alla regina Elisabetta. Una, denominata Circlet Tiara, ha accompagnato per tutta la vita la Regina Madre ma la figlia l’ha indossata solo una volta, nel 2006, a Malta, per un banchetto.
Alcuni di questi diademi non si sa dove siano custoditi. Ciò è accaduto quando la sovrana ha donato parte della sua collezione alle figlie o alle nipoti. Per capire quanto questo sia giudicato sconveniente, una coroncina di diamanti e zaffiri disegnata dal principe Alberto per la moglie Vittoria è stata al centro di un caso qualche anno fa. Il prezioso cimelio, uscito dai binari delle collezioni della Corona, nel 2016 fu venduto a un acquirente straniero per 6,5 milioni di dollari. Quando però, per portare fuori il gioiello dal Regno Unito, si cercarono i permessi, fu imposto un divieto di esportazione. A quel punto si fece avanti un milionario, William Bollinger, che riuscì a salvare la tiara (è più esatto parlare di coronet) e la storia donandola al Paese e al Commonwealth. Ora la coroncina è custodita al V&A, in una galleria che non può che essere dedicata a chi ha compiuto il bel gesto.
Fu Napoleone a recuperare dall’antichità l’usanza di indossare una tiara. Lui stesso, per la sua incoronazione, fece realizzare una corona di foglie d’alloro in oro. Alla sua prima moglie Giuseppina regalò quella che oggi è conosciuta come la Cameo Tiara, un prezioso cimelio in oro rosso e perle posseduto ora dai reali di Svezia seguendo la traiettoria di complesse vicissitudini ereditarie. La tiara non è rinchiusa in cassaforte: la regina Silvia l’ha indossata spesso e la principessa ereditaria Victoria l’ha usata per le nozze.
Fare una stima è davvero difficile, anche perché ogni volta che una reale ne tira fuori una dallo scrigno non ci sono solo i diamanti o le pietre preziose a determinarne il valore ma anche la storia. Tuttavia, nel 2021 gli esperti nel campo delle assicurazioni del sito money.co.uk si sono messi a fare due conti prendendo in esame le tre tiare nuziali indossate più di recente di otto monarchie. Sul gradino più alto del podio si posiziona la famiglia Windsor. Seguono a ruota i Paesi Bassi, la Norvegia, la Danimarca, il Belgio, la Spagna, la Svezia e fanalino di coda il Liechtenstein. Il diadema più prezioso risulta essere il Greville Emerald Kokoshnik, indossato da Eugenie di York nel 2018 e valutato 10 milioni di sterline come la tiara di diamanti norvegese della regina Maud. La Dutch Star Tiara con cui si è sposata la regina Maxima varrebbe “solo” 5 milioni di sterline; così come la Queen Mary Fringe Tiara, quella con cui si sono sposate sia la regina Elisabetta sia la nipote Beatrice di York.
Seguendo lo spirito con cui è nato il Tiara Day, non ci sono solo le royals a sfoggiare i diademi. In un momento storico in cui indossare una tiara all’incoronazione di re Carlo è stato giudicato eccessivo, ci sono luoghi in cui certi preziosi gioielli con cui cingere il capo non risulta inappropriato. Non è insolito quindi vedere diademi sui red carpet. Al Met Gala 2022 sfoggiarono una tiara Blake Lively, Anna Wintour ed Emma Chamberlain, ma non si trattò di un caso isolato. C’è una lunga tradizione di attrici in tiara: Ruth Negga nel 2017, Natalie Portman nel 2005, Selma Hayek nel 1997, Brooke Shields nel 1979, Ava Gardner negli anni Cinquanta e Elizabeth Taylor nel 1957.
Non ci sono solo le grandi maison della gioielleria a firmare le tiare, ma anche le case di moda. Negli anni Novanta Gianni Versace realizzò con Frank Muller un pezzo unico composto da una struttura in oro giallo 18 carati tempestata di 1.200 diamanti e acquemarine con medaglione medusa sul davanti. Un diadema che, dopo essere finito nel Guinness dei Primati per il suo valore, nel 1996 conquistò il premio Beers Diamonds International Award. Indossata da Madonna, Amber Valletta e Donatella Versace, nel 2009 la tiara fu messa all’asta per raccogliere fondi per la lotta all’Aids: fu venduta per circa 3 milioni di dollari. Versace si cimentò di nuovo in questo campo disegnando in collaborazione con Swarovski la tiara indossata dalle debuttanti in occasione dell’Opera Ball di Vienna nel 2019.
Ci sono siti specializzati in cui acquistare le riproduzioni dei diademi che abbiamo imparato ad apprezzare in questi anni. Si va da quelle più cheap su Etsy alle più realistiche realizzate da Juliette Designs (lo stesso laboratorio che fornisce la serie The Crown) o in vendita sul sito The royal look for less. I prezzi non sono alti: per una bella replica si possono non superare i 500 euro, ma si può spendere anche una cifra che oscilla tra i 150 e i 200 euro. Trovare una tiara al giusto prezzo che all’apparenza non sfiguri con quelle più celebri si può, che sia per un atto di empowerment femminile o un semplice vezzo da concedersi quando se ne ha voglia. Chi l’ha detto che debba esserci un solo giorno dell’anno buono per indossare una tiara?