Dean Reed nacque in una fattoria del Colorado ma, dopo qualche film anche in Italia, divenne un mito nel Blocco dell’Est per i suoi attacchi all’America di Reagan. Passato a Berlino Est, la sua morte resta un mistero su cui si indaga ancora
di Maurizio Serra («Sette», suppl. al «Corriere della Sera», 23 settembre 2016)
Esattamente trent’anni fa moriva misteriosamente Dean Reed, la più bizzarra rockstar del nostro tempo. Il quasi omonimo John Reed, il reporter americano testimone dei “dieci giorni che sconvolsero il mondo”, la rivoluzione bolscevica dell’ottobre 1917, è ancora ricordato come uno dei grandi cronisti del ventesimo secolo. Continua la lettura di L’“Elvis Presley rosso” che tradì gli Usa per Mosca e finì affogato in un lago