Archivi tag: woke

Le tante polemiche sul live action di “Biancaneve”

The Walt Disney Company

di Paolo Armelli (wired.it, 17 marzo 2025)

Biancaneve, il nuovo live action con cui la Disney rivisita i suoi classici d’animazione più amati, uscirà nelle sale italiane il prossimo 20 marzo. Ma c’è già chi ha visto il suo destino come segnato, soprattutto per via delle polemiche che l’hanno accompagnato fin dal suo annuncio e che non hanno smesso d’intensificarsi nelle ultime settimane.

Continua la lettura di Le tante polemiche sul live action di “Biancaneve”

Il discorso di Jane Fonda per il Sag Award alla carriera

Reuters

di Kase Wickman (vanityfair.it, 24 febbraio 2025)

Jane Fonda non ha la minima intenzione di smettere di lottare per ciò in cui crede. E la sera di domenica 23 febbraio, mentre ritirava il premio alla carriera ai Sag Award 2025 di Los Angeles, ha esortato Hollywood (e gli spettatori di tutto il mondo) a lottare al suo fianco.

Continua la lettura di Il discorso di Jane Fonda per il Sag Award alla carriera

#femtroll, le nuove regine di TikTok

Linkiesta Etc

di Vittoria Martinotti (linkiesta.it, 18 febbraio 2025)

Le anti-eroine sono cool già da un pezzo. Dalla letteratura ai film, alla musica, dipinte come chainsmokers (fumatrici incallite), spacca cuori e party girls, si muovono come creature mitologiche con la grazia distruttiva di un tornado con il rossetto sbavato. Ragazze ribelli, indisciplinate, troppo cattive per essere salvate e troppo carismatiche per essere ignorate.

Continua la lettura di #femtroll, le nuove regine di TikTok

Musk millantava di essere un gamer esperto, poi si è tradito da solo

Quin69TV / YouTube

(ilpost.it, 23 gennaio 2025)

A inizio mese l’imprenditore miliardario Elon Musk ha trasmesso un video in streaming su X, il social network di sua proprietà, in cui mostrava una sua partita al videogioco Path of Exile 2. Musk si era vantato in precedenza di essere straordinariamente bravo in questo gioco, che somiglia peraltro molto a un altro titolo, Diablo IV, in cui dice di essere ancora più bravo, al punto da essere uno dei giocatori migliori al mondo.

Continua la lettura di Musk millantava di essere un gamer esperto, poi si è tradito da solo

Il “saluto romano” di Musk ha mandato in estasi i neonazisti

Ph. Angela Weiss / Getty Images

di David Gilbert (wired.it, 21 gennaio 2025)

Negli Stati Uniti e non solo, i neonazisti stanno celebrando il presunto saluto romano fatto due volte da Elon Musk durante un discorso il giorno dell’insediamento di Donald Trump davanti a decine di migliaia di sostenitori del neopresidente. «Le elezioni vanno e vengono, alcune sono importanti, altre no, ma questa è stata davvero importante» ha detto l’imprenditore e stretto alleato di Trump parlando all’interno della Capital One Arena di Washington, il palazzetto dello sport dove si è tenuto un evento celebrativo dopo il giuramento del 47esimo presidente degli Stati Uniti.

Continua la lettura di Il “saluto romano” di Musk ha mandato in estasi i neonazisti

I politici della destra americana hanno trovato il modo di vendere ogni tipo di cianfrusaglia

di Monica Coviello (vanityfair.it, 31 dicembre 2024)

La politica americana ha preso una piega inaspettata: non si occupa più solo di leggi e dibattiti, ma anche di prodotti da vendere. Donald Trump, insieme ai suoi alleati, ha trasformato la sua immagine in un marchio globale vendendo tutto, dalle scarpe dorate alle candele, passando per il caffè e la nicotina. E non è il solo.

Continua la lettura di I politici della destra americana hanno trovato il modo di vendere ogni tipo di cianfrusaglia

L’ascesa della tech right, la nuova contro-élite di Trump

Ph. Gilles Lambert / Unsplash

di Maurizio Stefanini (linkiesta.it, 21 novembre 2024)

La «destra tech» ha preso il potere negli Stati Uniti, ha scritto Le Monde, riprendendo così un’etichetta di tech right su cui da tempo si stavano accumulando segnalazioni. Citando alla rinfusa: il New Statesman ha definito la Silicon Valley «intossicata» da una nuova mania per il quoziente di intelligenza dai risvolti razzisti. Secondo il blogger Noah Smith è logico che chi fa business si orienti a favore di un partito come quello Repubblicano che si presenta come più pro-business.

Continua la lettura di L’ascesa della tech right, la nuova contro-élite di Trump

Come Barron Trump ha aiutato suo padre a ottenere i voti dei giovani maschi

Ph. Rebecca Blackwell / Ap

(ilpost.it, 9 novembre 2024)

Martedì sera, quando negli Stati Uniti ha cominciato a essere chiaro che Donald Trump sarebbe stato rieletto alla presidenza del Paese, il presidente dell’organizzazione di arti marziali miste Ultimate Fighting Championship, Dana White, ha tenuto un piccolo discorso sul palco del centro convegni di West Palm Beach, in Florida, dove il comitato elettorale dei Repubblicani stava festeggiando i risultati. «C’è qualche persona che vorrei ringraziare velocemente», ha detto White.

Continua la lettura di Come Barron Trump ha aiutato suo padre a ottenere i voti dei giovani maschi

Il presenzialismo impolitico di Musk e i danni politici dei social media

The Verge

di Luigi Daniele (linkiesta.it, 9 agosto 2024)

«La guerra civile è inevitabile», ha scritto su X qualche giorno fa Elon Musk mentre dal Regno Unito giungevano le notizie dei pogrom ai danni dei rifugiati e degli assalti ai centri di accoglienza. Non è la prima volta che Musk rilancia la retorica dell’ultradestra; da anni, se la prende col “woke” (termine in cui fa rientrare ormai qualunque posizione indice di una società secolarizzata o non rientrante in una rigida separazione di genere, fosse pure un uomo che fa pipì seduto), esprime posizioni politiche oscurantiste e fa sfoggio di una mentalità del lavoro tossica.

Continua la lettura di Il presenzialismo impolitico di Musk e i danni politici dei social media

Il possibile ruolo della disinformazione russa nel montare il caso Khelif

Anna Luca Hámori via Instagram

di Marta Ottaviani (quotidiano.net, 4 agosto 2024)

Una storia dolorosa, giocata sulla pelle di due donne, due atlete che poco hanno a che vedere con questa situazione. Un’operazione di disinformazione che durava da mesi, creata ad arte per generare polemica e contrapposizione su un argomento molto delicato e rovinare così lo spirito olimpico e rappresentare un problema per il presidente Macron.

Continua la lettura di Il possibile ruolo della disinformazione russa nel montare il caso Khelif