Archivi tag: Washington Post

L’Arabia Saudita ci vuole provare anche col tennis

Visit Saudi

(ilpost.it, 16 ottobre 2024)

Tra mercoledì 16 e domenica 20 ottobre, a Riad, in Arabia Saudita, si gioca il Six Kings Slam, un torneo di tennis cui partecipano sei tra i migliori tennisti al mondo: Jannik Sinner, Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Rafael Nadal, Daniil Medvedev e Holger Rune. È un torneo di esibizione, in cui quindi non si guadagneranno punti per la classifica Atp, ma al quale i tennisti hanno accettato di partecipare soprattutto per l’altissimo montepremi messo in palio.

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L’incredibile storia di Erica Marsh

di Valeria Vantaggi (vanityfair.it, 5 luglio 2023)

C’è chi la seguiva, quasi fosse l’opinionista politica più briosa e vivace del momento. Negli Stati Uniti molti hanno conosciuto Erica Marsh, l’ex volontaria per la Fondazione Obama e organizzatrice sul campo per la campagna Biden del 2024: biondina, carina, sorridente, democratica e progressista, si è fatta spazio tirando su Twitter non poche bordate a Trump, che l’hanno fatta apparire come una ragazza sì giovane, ma molto preparata e con le spalle larghe, sempre in difesa dell’aborto e del Black Lives Matter.

Twitter

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Come TikTok si è mangiata l’Internet

di Alberto Ferrigolo (agi.it, 19 ottobre 2022)

TikTok, l’app più popolare al mondo, ha aperto la strada a una nuova era della popolarità istantanea, ma possiamo fidarci? Se lo chiede il Washington Post nel raccontare la storia di Shelby Renae, ragazzina che ha trascorso «una serata a dipingersi le unghie, passandosi il telefono tra un dito e l’altro» 20.000 visualizzazioni, poi 40.000 «e la mattina dopo, quando il suo video ha superato i 3 milioni di visualizzazioni, ha deciso che le era cambiata la vita».

Ph. Avishek Das / Sopa Images via Zuma Press Wire

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La fidanzata di Khashoggi ha chiesto a Justin Bieber di non esibirsi in Arabia Saudita

di Maria Elena Marsico (tpi.it, 22 novembre 2021)

Hatice Cengiz, attivista turca, era la fidanzata di Jamal Khashoggi – il giornalista saudita ucciso nel 2018 – e ha chiesto a Justin Bieber di cancellare l’esibizione prevista il 5 dicembre in Arabia Saudita. Lo ha fatto pubblicando sul Washington Post una lettera indirizzata al cantante. «Caro Justin, poco più di tre anni fa, il mio fidanzato, editorialista e giornalista del Post, Jamal Khashoggi, è entrato nel consolato saudita a Istanbul credendo che avrebbe preso alcuni documenti necessari per il nostro imminente matrimonio. È stato invece assassinato da funzionari che agivano su ordine del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman».

Getty Images

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Con Trump è possibile un’America fascista

di Massimo Teodori (huffingtonpost.it, 5 ottobre 2021)

Può l’America divenire un Paese fascistizzante se alle elezioni di mid-term del 2022 i Repubblicani conquistassero entrambe le Camere e alle presidenziali del 2024 Donald Trump fosse di nuovo in corsa per la Casa Bianca? Questa è l’inquietante ipotesi avanzata dal politologo Robert Kagan sul Washington Post, ripresa anche da Hillary Clinton con il clamore dei media. La prospettiva fascista non è stata mai presa sul serio negli Stati Uniti. Nel 1935, quando erano al massimo crisi economica, disoccupazione e povertà e si temeva una involuzione politica, Sinclair Lewis pubblicò il romanzo It can’t happen here per escludere la possibilità di un trionfo dei movimenti fascistoidi che allora guardavano al senatore populista della Lousiana Huey Long come alternativa a Franklin D. Roosevelt.

Ph. Bill Clark / Getty Images

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I retroscena sugli ultimi mesi di Trump alla Casa Bianca

(ilpost.it, 16 settembre 2021)

Il 21 settembre uscirà negli Stati Uniti Peril, un libro scritto dai giornalisti del Washington Post Bob Woodward e Robert Costa che racconta molti retroscena sugli ultimi mesi della presidenza di Donald Trump. I giornali ne hanno già pubblicato diversi estratti e stanno facendo molto discutere alcune rivelazioni sul conto di Mark Milley, capo di stato maggiore delle forze armate statunitensi, e sul suo rapporto con Trump. Nel libro, il cui titolo in Italiano significa “Pericolo” e che si basa sulle informazioni fornite da più di duecento fonti anonime all’interno della Casa Bianca, si dice che secondo Milley sia prima sia dopo le elezioni presidenziali del novembre del 2020, vinte da Joe Biden, Donald Trump avrebbe mostrato segni di un «grave declino psichico».

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Nell’era della morte del contesto forse il problema non è la blackface

di Guia Soncini (linkiesta.it, 26 giugno 2020)

«Le idee non sono più quel che ti fa vincere le campagne elettorali. Tantomeno i valori. Oggigiorno, a venire eletto è quello più bravo ad attirare l’attenzione. Se P.T. Barnum fosse vivo, sarebbe il nostro prossimo presidente». «Non mi è mai piaciuto il circo. Quei poveri elefanti». (Dialogo tra un candidato presidente e Gwyneth Paltrow nella seconda stagione di The Politician).blackface Continua la lettura di Nell’era della morte del contesto forse il problema non è la blackface

Hanks, Streep e Spielberg a scuola di giornalismo

Tour al «Washington Post» in vista di un film sulla libertà di stampa

di Alessandra Baldini (ansa.it, 27 maggio 2017)

Tom Hanks, Meryl Streep e Steven Spielberg nella redazione del «Washington Post» a scuola di grande giornalismo. Attori e regista si sono inchinati alla leggendaria testata del Watergate il cui nuovo motto, dopo l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, è “la verità muore al buio”.wapo_democracy_dies Continua la lettura di Hanks, Streep e Spielberg a scuola di giornalismo