Archivi tag: Volodymyr Zelensky

Kate in blu supporta il popolo ucraino

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 15 marzo 2022)

Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, il blu su Kate Middleton assume un nuovo significato. Se prima era il colore che ben si abbinava al suo anello di fidanzamento, ora invece diventa un modo di mostrare solidarietà al popolo ucraino. La duchessa di Cambridge si è presentata alla funzione del Commonwealth Day nell’Abbazia di Westminster con un coat dress su misura nuovo di zecca firmato Catherine Walker abbinato a un cappello in stile Jacqueline Kennedy di Sean Barrett. La silhouette aderente del capo in crêpe di lana è movimentata da due grandi patte delle tasche in vita mentre il rever a scialle è di velluto. Il cappotto copre un abito del medesimo colore, mentre il tacco dieci firmato Rupert Sanderson è di una gradazione appena più scura.

Ph. Samir Hussein

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Perché dovremmo guardare oggi la serie di Zelensky

di Cristina Brondoni (wired.it, 15 marzo 2022)

L’attore che interpretava la parte di Vasily, ormai lo sappiamo tutti, è l’attuale presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Che, nemmeno a dirlo, si è poi candidato presidente per il partito Sluga Naroda, fondato dai proprietari della casa di produzione della serie tv, Kvartal 95, tra cui Zelensky stesso e Ivan Bakanov, suo amico di infanzia e attuale capo del servizio di sicurezza dell’Ucraina. In molti hanno definito Volodymyr Zelensky un comico, ma sarebbe più opportuno pensarlo come attivista. La serie tv rientra a pieno titolo nella satira politica, ma vista adesso è evidente che si è trattato di qualcosa di più di un’espressione artistica. Zelensky ha utilizzato la tv per mostrare, o meglio dimostrare, un’altra Ucraina.

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L’assiepamento sui social durante l’invasione dell’Ucraina

(ilpost.it, 13 marzo 2022)

Nelle ultime due settimane l’invasione dell’Ucraina è stata, prevedibilmente, uno degli argomenti più seguiti, discussi e commentati sui social media, peraltro considerati in questi giorni sia potenziali mezzi di propaganda sia parte essenziale del racconto della guerra. Oltre alla parte che ha espresso sentimenti di costernazione per le vittime e preoccupazione per gli sviluppi del conflitto, una quota significativa delle reazioni collettive all’invasione emerse sui social nei Paesi occidentali ha mostrato in modo piuttosto unitario un certo livello di aggressività verbale, eccentricità e umorismo spesso giudicato fuori luogo o di cattivo gusto. In tanti hanno fatto battute riferite a una sorta di continuità nelle sventure recenti del mondo, associando la pandemia e i rischi di una guerra mondiale.

New York Post via Twitter

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Emmanuel Macron sta invecchiando in fretta

di Veronique Viriglio (agi.it, 11 marzo 2022)

A meno di un mese dal primo turno delle elezioni francesi, media e social rilanciano fotografie del presidente uscente Emmanuel Macron nelle quali appare prematuramente invecchiato, come a voler far dimenticare il suo volto fin troppo giovane e l’impetuosità dei suoi primi passi in politica e all’Eliseo. Per il quotidiano Le Point non sono altro che uno strumento di marketing politico i ritocchi che evidenziano i segni del tempo su Macron, 44 anni, alle prese con un complesso ruolo di “mediatore” diplomatico tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky, oltre a essere in piena campagna elettorale per un secondo mandato.

Ph. Daniel Pier / NurPhoto via Afp

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Olena Zelenska, la first lady influencer

di Marco Fattorini (linkiesta.it, 8 marzo 2022)

L’obiettivo numero due del governo russo si chiama Olena Zelenska, ha 44 anni ed è la moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. È nascosta in una località segreta in Ucraina insieme con i suoi due figli Oleksandra e Kyrylo. Anche lei come il marito, su cui pende la condanna a morte di Putin, ha deciso di non lasciare il Paese: «Non cadrò nel panico né scoppierò a piangere, sono orgogliosa di vivere qui». Fino a poche settimane fa andava in tv a parlare di educazione alimentare e menù scolastici. Adesso, davanti a due milioni e mezzo di follower su Instagram, lancia un appello al giorno: «L’Ucraina non si arrende, stiamo combattendo anche per la pace dei vostri Paesi».

Vogue

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Sul web furoreggiano le magliette con Zelensky

(agi.it, 1° marzo 2022)

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è stato salutato dalla comunità internazionale come un eroe per la risolutezza che sta dimostrando nella difesa dell’Ucraina. I suoi simpatizzanti ora possono manifestare il loro sostegno indossando una delle magliette dedicate a Zelensky che stanno furoreggiando su siti di e-commerce come Etsy. La maggior parte delle t-shirt (ma sono disponibili anche grembiuli, adesivi, tappetini per mouse etc.) mostrano il volto del comico diventato comandante in capo con la bandiera ucraina sullo sfondo e l’iconica frase “I need ammo, not a ride” (“Ho bisogno di munizioni, non di un passaggio”) con cui Zelensky avrebbe risposto all’offerta americana di portarlo fuori dal Paese.

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Il carisma di Zelensky

(ilpost.it, 27 febbraio 2022)

Quando fu inaspettatamente eletto presidente dell’Ucraina nel 2019, dopo una carriera da attore comico passata tra le altre cose per una vittoria alla prima edizione della versione ucraina dello show Ballando con le stelle, non era facile prevedere che nel giro di pochi anni Volodymyr Zelensky si sarebbe ritrovato a guidare un Paese durante una delle più preoccupanti guerre in Europa dal 1945 a oggi. Ma quello che ha realmente stupito analisti e capi di Stato di mezzo mondo è che nel giro di pochi giorni Zelensky sia diventato un leader politico capace di straordinario carisma e fermezza, dotato di persuasione e coraggio al punto da essere descritto dai media internazionali come un personaggio «eroico». Nei primi giorni dell’invasione Zelensky, il cui consenso peraltro era in calo prima della guerra, ha fatto ricorso alle sue abilità di comunicatore per tenere una serie di discorsi particolarmente efficaci e infervorati rivolti alla popolazione ucraina, ai Paesi occidentali e anche ai russi.

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Sean Penn in Ucraina per un documentario sull’invasione russa

(adnkronos.com, 26 febbraio 2022)

«Se lasciamo che l’Ucraina combatta da sola, la nostra anima come America è persa». Così Sean Penn, che si trova nel Paese per girare un documentario sull’invasione della Russia, che condanna con forza, in un’intervista al Washington Post. «È un errore che sta già costando vite e infrangendo cuori» ha detto l’attore e regista hollywoodiano, noto per il suo attivismo politico, sottolineando che «se non si fermerà, Putin commetterà il più orribile errore per tutta l’umanità». Penn ha avuto poi parole di lode per il coraggio e l’eroismo degli ucraini: «Il presidente Zelensky e il popolo ucraino sono elevati a simboli storici del coraggio e del principio», ha affermato Penn, che aveva visitato l’Ucraina già a novembre per preparare il film.

Volodymyr Zelensky via Instagram

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Le elezioni hanno conseguenze: un comico come presidente

di Christian Rocca (linkiesta.it, 23 febbraio 2022)

L’Ucraina è un Paese complicato e gigantesco, più grande della Germania, con un forte spirito nazionalista, una spiccata tensione europea e un contrastato rapporto di diffidenza nei confronti di Mosca. Vladimir Putin ha detto che la nazione ucraina in realtà è una creazione posticcia di Lenin, per cui se davvero gli ucraini si professano anticomunisti viscerali come dicono di essere dovrebbero rinunciare anche alle pretese nazionali che gli furono artificialmente attribuite dall’Unione Sovietica. Intanto Putin si è pappato la regione del Donbass, dove c’è una forte minoranza russofona alimentata dai suoi ceffi e dai suoi rubli, dopo aver già digerito per bene la Crimea.

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La lettera di alcuni dipendenti di Facebook contro le regole di Facebook sulle pubblicità dei politici

(ilpost.it, 29 ottobre 2019)

Il New York Times ha pubblicato una lettera firmata da circa duecentocinquanta dipendenti di Facebook – su oltre trentamila totali – che critica la decisione presa dall’azienda di non sottoporre gli annunci a pagamento dei politici a una verifica sulla veridicità del loro contenuto, permettendo di conseguenza la diffusione di notizie false sulla piattaforma.

Ph. Andrew Harnik / AP
Ph. Andrew Harnik / AP

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