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Kamala’s Coconut Jubilee, il gelato al gusto Kamala Harris

16 Settembre 2024Readings on Star PoliticsBen & Jerry’s, Ben Cohen, Bernie Sanders, Donald Trump, Jerry Greenfield, Kamala Harris, Kamala’s Coconut Jubilee, Pecan Resist, politica-per-media, star politics, Usa 2024Star Politics

(ansa.it, 13 settembre 2024)

I fondatori della famosa casa produttrice di gelati del Vermont Ben & Jerry’s, Ben Cohen e Jerry Greenfield, hanno creato un nuovo gusto dedicato alla vicepresidente degli Stati Uniti. Si chiama Kamala’s Coconut Jubilee ed è un gelato al cocco con caramello e decorazioni rosse, bianche e blu (in onore della bandiera americana). Il nome è un riferimento al meme diventato virale della candidata democratica, derivato dalla sua famosa frase: «Ma credete che io sia caduta da un albero di noci di cocco?».

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Alieni transgender e mangiatori di cani: i momenti più assurdi del dibattito Trump-Harris

14 Settembre 2024Readings on Star PoliticsAbc, Donald Trump, fake news, Kamala Harris, Linsey Davis, meme, politica-per-media, propaganda, Springfield (Ohio), star politics, teorie della cospirazione, Usa 2024Star Politics

di Paolo Armelli (wired.it, 11 settembre 2024)

Nella notte tra il 10 e l’11 settembre negli Stati Uniti sul canale Abc è andato in onda il primo (e finora l’unico) dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump. Gli argomenti trattati sono stati i più svariati, dall’economia ai diritti riproduttivi, dalle guerre in Ucraina e Palestina all’immigrazione clandestina. I media americani sono piuttosto concordi nel dire che Harris è riuscita a mettere Trump in un angolo e sulla difensiva, mentre è chiaro che l’ex presidente abbia usato tutte le sue armi di propaganda per sviare dagli argomenti più stringenti e che lo vedono in svantaggio.

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Taylor Swift, gattara senza figli al fianco di Kamala Harris

12 Settembre 2024Readings on Star PoliticsAlexandria Ocasio-Cortez, Benjamin Button Swift, biopolitica, campagna elettorale, Childless Cat Lady, Donald Trump, Forward, J.D. Vance, Joe Biden, Kamala Harris, politica-per-media, political endorsement, star politics, Taylor Swift, Tim Walz, Usa 2024Star Politics

di Giulia Belardelli (huffingtonpost.it, 11 settembre 2024)

Ora che lo scoglio del primo dibattito presidenziale è stato superato con successo, la campagna di Kamala Harris è pronta a mettere il turbo. La candidata democratica ha dimostrato sicurezza e ironia nel confronto televisivo con Donald Trump, costringendo l’ex presidente a stare quasi sempre sulla difensiva. Ma la ciliegina sulla torta è arrivata a fine serata.

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“I migranti mangiano cani e gatti”: Trump copia “I Simpson”

12 Settembre 2024Readings on Star PoliticsAbc, David Muir, Donald Trump, Homer Simpson, Kamala Harris, politica-per-media, propaganda, Springfield (Ohio), star politics, The Simpsons, Usa 2024Star Politics

(adnkronos.com, 11 settembre 2024)

«A Springfield, gli immigrati mangiano i cani delle persone». Donald Trump come Homer Simpson. La frase pronunciata dal candidato repubblicano nel dibattito tv con Kamala Harris diventa una sorta di copertina per il confronto, a meno di due mesi dalle elezioni per la Casa Bianca in programma il prossimo 5 novembre.

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I vestiti di Kamala Harris

11 Settembre 2024Readings on Star PoliticsAlpha Kappa Alpha, Angela Merkel, Barack Obama, biopolitica, Carolina Herrera, Chemena Kamali, Chloé, Christopher John Rogers, Converse Chuck Taylor, Donald Trump, Elizabeth II, femminismo, First Lady, George Washington, Geraldine Ferraro, Giorgia Meloni, Hillary Clinton, Howard University, Kamala Harris, Kate Middleton, Letizia Ortiz Rocasolano, Margaret Thatcher, Michael Kors, Michelle Obama, moda vestimentaria, Nancy Pelosi, National Woman’s Party, pantsuit aficionado, politica-per-media, Pyer Moss, Ralph Lauren, Sergio Hudson, tan suit, Theresa May, Usa 2024, Vanessa FriedmanStar Politics

(ilpost.it, 4 settembre 2024)

Da candidata Democratica alla presidenza degli Stati Uniti, Kamala Harris ha una sfida in più rispetto al suo rivale Repubblicano Donald Trump: scegliere accuratamente i propri vestiti. È un compito che, volente o nolente, le è richiesto in quanto donna, perché da sempre le donne sono esaminate attentamente per come si vestono, tanto più se ricoprono o vogliono ricoprire un ruolo di potere.

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Anche gli Abba le suonano a Trump

9 Settembre 2024Readings on Star PoliticsAbba, Adele, Beyoncé Knowles, Björn Ulvaeus, Black Sabbath, Bruce Springsteen, campagna elettorale, Céline Dion, Dancing Queen, Dave Porter, Donald Trump, Foo Fighters, Freedom, George Harrison, Hold on I’m coming, Kamala Harris, Money money money, My heart will go on, My hero, Neil Young, Nothing compares 2U, Ozzy Osbourne, politica-per-media, Robert F. Kennedy Jr., Saint Cloud (Minnesota), Sam & Dave, Sharon Osbourne, Sinéad O’Connor, star politocs, The Rolling Stones, The winner takes it all, Tom Petty, Universal Music, Usa 2024, You can’t always get what you wantStar Politics

(adnkronos.com, 29 agosto 2024)

Anche dagli Abba arriva a Donald Trump la diffida a continuare a usare canzoni e video del leggendario gruppo svedese nei suoi comizi e rally. In particolare diverse storiche canzoni del gruppo pop degli anni Settanta, ma ancora popolarissimo, tra le quali Money, money, money, The winner takes it all e Dancing Queen, sono state usate durante un comizio a Saint Cloud, in Minnesota, che ospita la più grande comunità di svedesi in America, come riporta il giornale Svenska Dagbladet.

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Meloni vince perché somiglia ai suoi elettori

4 Settembre 2024Readings on Star PoliticsBruno Cortona, comunicazione politica, Donald Trump, Elly Schlein, fascismo, Giorgia Meloni, Il sorpasso, Kamala Harris, politica-per-media, star politics, Usa 2024Star Politics

di Guia Soncini (linkiesta.it, 4 settembre 2024)

Cinque anni fa, a Sanremo ci fu una polemica che lì per lì sottovalutai. Riguardava la vittoria di Mahmood, che con Soldi aveva battuto Ultimo. La sottovalutai perché Soldi era così evidentemente la più bella canzone italiana di questi anni che polemizzare non poteva che essere indizio di fesseria. Ma la sottovalutai anche perché non avevo, prima di quel Sanremo, sentito nominare nessuno dei due, epperciò mi pareva una gara tra ignoti.

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Story Spark, per creare film davvero inclusivi

2 Settembre 2024Readings on Star Politicsbiopolitica, Bipoc, Diversity Equity and Inclusion (Dei), gender inequality, Hollywood, Janelle Monáe, Kamala Avila-Salmon, Lionsgate, OpenAI, politica-per-media, Rca, Sora, star politic, Story Spark, storytelling, Studios, Usa 2024Star Politics

di Jason Parham (wired.it, 25 giugno 2024)

Negli ultimi anni Una famiglia vincente, Sound of Metal ed Everything Everywhere All at Once sono stati tutti nominati agli Oscar per il Miglior film, meritatamente. Sono pellicole che hanno una storia, una dimensione e uno scopo. Ma rappresentano anche eccezioni a una regola consolidata ormai da tempo: a Hollywood comandano gli uomini bianchi. Nel cinema americano le donne sono quasi del tutto ignorate rispetto ai loro colleghi maschi, mentre gli attori disabili e neri sono sottorappresentati in tutti i principali settori dell’industria, come conferma un rapporto dell’Università della California di Los Angeles (Ucla).

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Le foto di influencer europee pro Trump per creare falsi account X

30 Agosto 2024Readings on Star Politics#Ifbap (I follow back all patriots), #Maga2024, #MagaPatriots, campagna elettorale, Centre for Information Resilience (Cir), Cina, Cnn, Donald Trump, Elon Musk, influencer, Iran, Kamala Harris, Make America Great Again (Maga), politica-per-media, propaganda, Russia, star politics, Usa 2024, X, XIaStar Politics

di Lorenza Rapini (lastampa.it, 28 agosto 2024)

Ammiccanti e bellissime modelle sui loro profili X invitano a votare per Donald Trump e scandiscono il solito slogan Maga, “Make America Great Again”. Ma è tutto falso: si tratta in realtà di influencer europee, le cui immagini sono state rubate e utilizzate per la campagna elettorale di Trump. L’ha scoperto grazie a un lungo lavoro investigativo la Cnn, che è riuscita a contattare le vere influencer, ignare che le loro immagini fossero state usate per cercare voti in America.

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Potus e Flotus: che accadrebbe se Kamala Harris vincesse

28 Agosto 2024Readings on Star PoliticsBarack Obama, Capitol Hill, comunicazione politica, deplatforming, Donald Trump, Douglas Craig Emhoff, Elon Musk, Flotus, Jill Biden, Joe Biden, Kamala Harris, Melania Trump, Michelle Obama, politica-per-media, Potus, social media, star politics, Twitter, Usa 2024, VPStar Politics

di Emanuele Capone (huffingtonpost.it, 5 agosto 2024)

In principio fu Barack Obama: il 44esimo presidente degli Stati Uniti, noto anche per essere particolarmente attivo on line e soprattutto sui social network, fu il primo per cui, il 18 maggio 2015, venne creato su Twitter l’account Potus, che poi è passato di mano in mano, prima a Donald Trump e in seguito a Joe Biden. Gli americani sono fissati con le sigle e le usano per più o meno tutto, anche grazie a una lingua che (diversamente dall’Italiano) si presta a questa abitudine.

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