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Il programma radicale di Trump per rovesciare l’America

2 Novembre 2024Readings on Star PoliticsAdolf Hitler, Anne Applebaum, Benito Mussolini, Bill Gates, Capitol Hill, comunicazione politica, Curtis Yarvin, David Sacks, Donald Trump, Elon Musk, Heritage Foundation, impeachment, Insurrezione, J.D. Vance, Joe Biden, Kamala Harris, Make America Great Again (Maga), Mike Johnson, Mike Pence, nazionalismo cristiano, Peter Thiel, politica-per-media, pornografia, Project 2025, Richard Nixon, Robert Kagan, Sean Wilentz, Silicon Valley, Stalin, star politics, Usa 2020, Usa 2024, Vladimir PutinStar Politics

di Christian Rocca (linkiesta.it, 23 ottobre 2024)

Non se ne parla più, sembra quasi che si sia trattato di un fatto come un altro, normale e naturale. Ma in realtà è stato un tentato colpo di Stato quello ordito da Donald Trump dopo la sconfitta elettorale del 3 novembre 2020, quando l’allora presidente fu cacciato dalla Casa Bianca da una valanga di voti democratici che hanno temporaneamente salvato l’America, l’Ucraina e l’Europa.

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Podcastsphere: il volto ambiguo dei media alternativi americani

21 Ottobre 2024Readings on Star Politics4chan, Alex Jones, alt-right, attivismo, complottismo, disinformazione, Donald Trump, Euromaidan, fake news, Fancy Bear, InfoWars, Jordan Peterson, Kamala Harris, Make America Great Again (Maga), Milos Yiannopoulos, Occupy Wall Street, On the Media, podcastsphere, politica-per-media, Project 2025, propaganda, Reddit, Russia, star politics, Tenet Media, The Joe Rogan Experience, Tim Pool, Tim Walz, Tulsi Gabbard, Twitch, Usa 2020, Usa 2024, Vice, WikiLeaks, YoutubeStar Politics

di Antonio Pellegrino (linkiesta.it, 8 ottobre 2024)

Giornalismo libero contro media mainstream. Su questo presunto conflitto si regge una retorica che da anni infesta il dibattito pubblico, avallando le attività di blogger indipendenti, reporter amatoriali e altre figure autoproclamatesi «scomode», il cui scopo comune è quello di diffondere propaganda dietro la maschera dell’informazione partita dal basso.

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Per gli estremisti americani la condanna di Trump è una dichiarazione di guerra

2 Giugno 2024Readings on Star PoliticsAlex Jones, Ali Alexander, alt-right, antipolitica, Boys hanno, Capitol Hill, Charlie Kirk, comunicazione politica, deep state, Donald Trump, Fox News, guerra civile, Jeanine Pirro, Joe Biden, Joey Marianno, lawfare, Make America Great Again (Maga), Marjorie Taylor Greene, Patriots.win, plutocrazia, politica-per-media, pro-Trump, propaganda, Rip America, social media, star politics, Steve Bannon, Stop the Steal, Stormy Daniels, teorie del complotto, The Donald, TRUTH Social, Tucker Carlson, Turning Point Usa, Usa 2020, Usa 2024Star Politics

di Tess Owen (wired.it, 31 maggio 2024)

Le parole “Rip America” sono andate in tendenza su X quasi subito. Qualche minuto prima, una giuria popolare di New York aveva dichiarato Donald Trump colpevole di tutti i 34 capi d’accusa nel processo sulla falsificazione dei registri contabili legati a un pagamento effettuato alla pornostar Stormy Daniels per conto dell’ex presidente degli Stati Uniti. Le immagini di una bandiera americana capovolta – un simbolo che era già stato utilizzato nel 2020 da “Stop the Steal”, il movimento di estrema destra secondo cui la vittoria di Joe Biden alle presidenziali del 2020 sarebbe frutto di brogli – hanno inondato i social media, dove i sostenitori di Trump, frange estremiste, opinionisti e politici di destra hanno dato sfogo alla loro rabbia.

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Facebook ora segnala i media controllati dai governi

8 Giugno 2020Readings on Star Politicscybersecurity, Facebook, fake news, Nathaniel Gleicher, politica-per-media, propaganda, star politics, Usa 2020Star Politics

di Gabriele Porro (wired.it, 5 giugno 2020)

Facebook inizierà ad etichettare le pagine di giornali e media che reputa siano totalmente o parzialmente sotto il controllo del proprio governo. L’obiettivo dichiarato è offrire un servizio che migliori la trasparenza per gli editori. «Le persone dovrebbero sapere se le notizie che leggono provengono da una pubblicazione che potrebbe essere sotto l’influenza di un governo» scrive Nathaniel Gleicher, capo delle politiche di cybersecurity di Facebook sul blog della società. Continua la lettura di Facebook ora segnala i media controllati dai governi →