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Twitter non pubblicherà più annunci politici a pagamento

(ilpost.it, 30 ottobre 2019)

Jack Dorsey, il ceo di Twitter, ha annunciato che il suo social network non pubblicherà più annunci politici a pagamento in tutto il mondo. In una serie di tweet, ha spiegato che la decisione deriva dal fatto che la politica dovrebbe “guadagnarsi” l’attenzione delle persone e non acquistarla.

Ph. Prakash Singh / Afp / Getty Images
Ph. Prakash Singh / Afp / Getty Images

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Il duello (ma per cosa?) dei due Mattei a favore di telecamere e di tweet

di Sofia Ventura (linkiesta.it, 16 ottobre 2019)

In origine furono i dibattiti tra i candidati presidenziali: Kennedy versus Nixon nel 1960 il primo, rimasto memorabile. Nel 1984 un magistrale Reagan ebbe la meglio su Mondale. Nell’ultimo dibattito tra Trump e Hillary Clinton, il primo mise in scena tutta la sua “originale” teatralità. La sinistra che non ha il “monopolio del cuore” è passata alla storia grazie all’aristocratico Valéry Giscard d’Estaing confrontato al Mitterrand che per la seconda volta, nel 1974, tentava l’arrembaggio all’Eliseo.duello_due_mattei Continua la lettura di Il duello (ma per cosa?) dei due Mattei a favore di telecamere e di tweet

Cosa possono e non possono dire i politici su Facebook

(ilpost.it, 25 settembre 2019)

Nick Clegg, vice primo ministro del Regno Unito tra il 2010 e il 2015 e oggi responsabile degli affari globali e della comunicazione di Facebook, ha annunciato che Facebook adotterà nuove regole sui contenuti pubblicati dai politici. Durante il festival della rivista The Atlantic, a Washington D.C., Clegg ha detto che i post dei politici su Facebook non saranno più sottoposti alle normali linee guida del social network.

newsroom.fb.com
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La petizione su Change per nominare “Salvini Premier”

(giornalettismo.com, 19 agosto 2019)

D’accordo. Ci direte che le petizioni su Change.org ormai si fanno per qualsiasi cosa, fosse anche l’abolizione dell’ananas sulla pizza nei ristoranti per turisti a Roma. Ma dobbiamo considerare un fenomeno – per fortuna marginale – che, come ogni cosa che avviene sul Web, potrebbe ingigantirsi a macchia d’olio e, in futuro, giocare un ruolo sempre più importante. Tra le prime tendenze di Twitter, questa mattina, c’è una petizione per Salvini Premier.petizione-Salvini-premier Continua la lettura di La petizione su Change per nominare “Salvini Premier”

“You’re f(r)ired!”, lo sketch del 2004 di Trump torna su Internet e tutti sono strabiliati

(linkiesta.it, 27 luglio 2019)

L’audizione del procuratore speciale Mueller non ha regalato niente a nessuno: i Repubblicani non sono riusciti a dimostrare che si è trattato di una campagna vessatoria orchestrata contro il Presidente, ma almeno gli hanno fatto dire che “la collusione non è un reato”. I Democratici hanno imposto una strategia coerente, non hanno trovato terreno per l’impeachment, ma almeno gli hanno strappato che “Trump può essere accusato quando lascerà il suo incarico”.

trump_house_of_wingsDonald Trump’s house of wings

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I sovranisti danno la caccia alla Charlottea, una nave ong che non esiste

di Enzo Boldi (giornalettismo.com, 2 agosto 2019)

Avete presente il periodo del calciomercato? Tutti i tifosi si travestono da ragionieri, iniziano a fare le analisi dei bilanci delle varie società arrivando a proprie verità da rilanciare sui social. Tutti esperti di tutto. E il sovranismo, in Italia, è sempre più assimilabile al tifo smodato della gente.

Matteo Villa via Twitter
Matteo Villa via Twitter

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Quelli che, su Twitter, insultano la finta ong protagonista di un romanzo

di Gianmichele Laino (giornalettismo.com, 31 luglio 2019)

La realtà supera l’immaginazione. Non è soltanto un modo di dire. È esattamente quello che è successo a Solidarancia, il romanzo che Sarita Fratini ha pubblicato il 15 luglio scorso per People, la casa editrice di Pippo Civati.Solidarancia_cover Continua la lettura di Quelli che, su Twitter, insultano la finta ong protagonista di un romanzo

L’inventore del retweet teme di averci rovinati

di Simone Fontana (wired.it, 25 luglio 2019)

“Chris Wetherell ha inventato il tasto retweet. E ancora oggi si pente di ciò che ha fatto”. Si apre così un articolo di BuzzFeed News molto circolato in queste ore, dedicato allo sviluppatore che nel 2009 guidò il team incaricato di rendere più fluida la condivisione dei contenuti su Twitter e ai suoi rimorsi per un mondo che, confessa, ha contribuito a peggiorare.

Ph. Jaap Arriens / NurPhoto via Getty Images
Ph. Jaap Arriens / NurPhoto via Getty Images

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Odio di ricino

di Luca Bottura (repubblica.it/dossier/bravimabasta, 27 luglio 2019)

Ieri Matteo Salvini ha promesso, su Twitter, carcere a vita e lavori forzati per l’omicida del carabiniere caduto in servizio a Roma. Quando si pensava che i colpevoli fossero nordafricani. Poi, alla notizia che i reprobi pare siano americani, doveva stornare la figura di palta.1 maggio:Salvini,anche oggi in azione cretini centri sociali Continua la lettura di Odio di ricino

Diversivi

di Giovanni De Mauro (internazionale.it, 21 giugno 2018)

«Il linguaggio può dar forma al nostro modo di pensare. E Donald Trump questo lo sa». Il linguista George Lakoff continua a fornire strumenti per capire i meccanismi della propaganda politica, non solo statunitense. Donald Trump ha fatto il venditore per quasi mezzo secolo, e ora sta vendendo sé stesso e la sua visione del mondo, ha scritto Lakoff sul Guardian.Lakoff-Trump Continua la lettura di Diversivi