di Ilaria Maria Sala (internazionale.it, 26 agosto 2021)
Non solo Hong Kong ha reintrodotto la censura cinematografica, con una nuova legge che renderà illegali i film che contravvengono a quella sulla sicurezza nazionale, ma è stato anche stabilito che i film approvati prima, girati anni fa, dovranno essere sottoposti al vaglio dei censori prima di poter approdare nelle sale commerciali, nelle università, nelle scuole o in altri luoghi aperti al pubblico. Il lavoro dei censori per il momento è invidiabile: potranno sedersi in un cinema privato a guardarsi molti film. Però finisce lì, non è né invidiabile né rispettabile che stia a loro decidere che alcuni di questi film possano contenere elementi di “secessione, sovversione, terrorismo o collusione con forze straniere”.
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