Archivi tag: Taylor Swift

L’effetto Taylor Swift smuove anche la politica

di Roberta Maddalena (forbes.it, 3 ottobre 2023)

L’effetto Taylor Swift colpisce ancora. Prima l’incredibile numero di biglietti per la partita di Nfl tra Kansas City Chiefs e Chicago Bears dello scorso 24 settembre: il motivo? La cantante ha iniziato una relazione con il tight end dei Chiefs, Travis Kelce. Durante la trasmissione della partita, la Fox ha inquadrato la popstar nove volte e, come riporta Cnn Business, i biglietti per la partita sono aumentati del 40%, con il prezzo medio passato da 89 a 119 dollari.

Ph. Kevin Winter / Getty Images

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L’appello ad andare a votare di Taylor Swift

di Carly Thomas (hollywoodreporter.it, 23 settembre 2023)

Il sito no-profit vote.org ha registrato un’impennata di registrazioni degli elettori grazie a Taylor Swift. Secondo l’organizzazione, 157.041 persone aventi diritto al voto hanno visitato il sito martedì 19 settembre, giornata nazionale per la registrazione degli elettori negli Stati Uniti (necessaria per poter votare, N.d.R.), con 35.252 nuove adesioni.

Ph. Scott Legato / TAS23 – Getty Images for TAS Rights Management

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È sbagliato dare a una nuova specie il nome di una persona?

(ilpost.it, 3 giugno 2023)

Nell’aprile del 2022 l’entomologo statunitense Derek Hennen descrisse in un articolo scientifico pubblicato insieme a due suoi colleghi diciassette nuove specie di millepiedi del genere Nannaria (detti anche “millepiedi dagli artigli ritorti”) scoperte nella catena montuosa degli Appalachi, nella parte orientale dell’America del Nord. Nel dare un nome a due nuove specie da lui scoperte Hennen s’ispirò al nome di sua moglie Marian per una delle due (Nannaria marianae) e a quello della cantautrice Taylor Swift, di cui è un grande fan, per l’altra specie (Nannaria swiftae).

Ph. Seth Wenig / Ap – Wikimedia

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Le polemiche sul “queerbaiting” stanno sfuggendo di mano

(ilpost.it, 19 novembre 2022)

Un paio di settimane fa il giovane attore Kit Connor – diventato famoso quest’anno per aver interpretato il ruolo di Nick Nelson, protagonista della serie Heartstopper che scopre di essere bisessuale innamorandosi di un compagno di scuola – è tornato su Twitter dopo settimane di assenza per fare un annuncio: «Sono bisessuale. Congratulazioni per aver costretto un diciottenne a fare coming out. Penso che molti di voi non abbiano colto il punto [di Heartstopper]. Ciao».

Ph. Colin Hutton / Hartswood Films

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Quanto inquinano i jet privati delle celebrità?

(ilpost.it, 30 luglio 2022)

Alcune recenti polemiche sui social network e la pubblicazione di un’indagine a riguardo hanno provocato in questi giorni estese critiche nei confronti delle persone famose che usano eccessivamente i propri jet privati, considerati da molti punti di vista un simbolo delle emissioni di gas serra – la causa del cambiamento climatico – che si potrebbero più facilmente evitare. Spesso infatti le celebrità e in generale le persone molto ricche usano i jet per voli brevissimi, di una ventina di minuti, nonostante gli stessi spostamenti in automobile produrrebbero una frazione delle emissioni. Un singolo viaggio ovviamente provoca una quantità limitata di emissioni, ma anche per l’uso abituale di questi aerei le emissioni di cui è personalmente responsabile chi li possiede sono molto più alte di quelle della persona media, anche considerando i soli abitanti dei Paesi più ricchi, quelli che contribuiscono di più al cambiamento climatico.

Kylie Jenner via Instagram

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Le cose che anticipò “Kony 2012”

(ilpost.it, 10 marzo 2022)

Nel 2012 Invisible Children era una semisconosciuta associazione californiana impegnata da otto anni in attività di informazione e sensibilizzazione dei Paesi occidentali sui crimini commessi in Africa Centrale da un violento gruppo di milizie fondamentaliste guidato da un leader ugandese chiamato Joseph Kony. Nei primi giorni di marzo di quell’anno, esattamente dieci anni fa, il nome e il lavoro di Invisible Children diventarono eccezionalmente noti negli Stati Uniti e in molti altri Paesi del mondo, oltre ogni realistica previsione, dopo che l’associazione pubblicò su Internet un documentario di circa mezz’ora intitolato Kony 2012. In sei giorni diventò il primo video su YouTube a essere visto oltre 100 milioni di volte.

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Bisogna salvare la musica country dall’appropriazione culturale dell’estrema destra

di Stefano Pistolini (linkiesta.it, 24 dicembre 2021)

Tra le cose che è ora di dire attorno all’America di oggi, se ci si concentra sull’ambito musicale, c’è quella che varrebbe la pena di misurare la temperatura della relazione tra country music e razzismo. Due episodi significativi possono essere la scintilla della riflessione. Il primo parla di Morgan Wallen, artista sconosciuto da noi, dove le sonorità country risultano incomprensibili al di fuori di una ristretta cerchia di cultori, ma autentica superstar oltreoceano. Wallen è di quelli che riaggiorna il filone “outlaw” del country, quello suonato e cantato da personaggi irregolari, anarchici e con un palese penchant per le trasgressioni. Ma lui piace, e moltissimo, nel tempo in cui il country più che mai in passato è divenuta musica identitaria di chi non ne vuole sapere di rinunciare all’America che torni grande riproducendo un modello immaginario del passato.

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Elogio di Taylor Swift

di Benedetta Grasso (linkiesta.it, 17 novembre 2021)

Una delle cose che ho sempre invidiato ad alcune generazioni precedenti è l’idea di crescere in sintonia con un gruppo o un cantante, più o meno della stessa età. In apparenza l’abbiamo fatto tutti, in ogni decennio, ma crescere in un altro senso: segnare delle fasi formative, delle evoluzioni intellettuali, sperimentali, culturali, in parallelo con gli album in uscita. Prendendolo in mano, vedendo la storia e la politica e lo spirito di una generazione rivoluzionarsi nelle settimane successive, ascoltandolo mille volte. Oggi con Red ri-scritto, re-released anche con un corto al Lincoln Center, è scoppiata una festa in ogni città – come con la beatlemania – di nostalgia allegra: persone vestite di rosso per strada, che ballano su canzoni scritte a 21 anni e riprese a 31.

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Fenomenologia di Kanye West

di Stefano Pistolini (linkiesta.it, 6 luglio 2020)

Gli album di Kanye West sono un’incognita. Perfetti intarsi di hip-hop, poesia ed elettronica, diretti nei contenuti e smaglianti nella forma. O dei pasticci involuti, presuntuosi e spinosi. Il nuovo singolo appena pubblicato, Wash us in the blood, fa intravedere un Kanye partecipe del dramma razziale in atto, è ispirato e fa ben sperare per God’s Country, l’album in arrivo. Anche la testa di Kanye West è un’incognita, ancor più grossa. È un territorio lunare, in cui i confini – ad esempio tra realtà e fantasia, tra Sé e il resto, tra arte e show business – sono confusi, o forse non esistono.

Getty Images
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La rabbia di Taylor Swift contro Donald Trump

di Mario Manca (vanityfair.it, 30 maggio 2020)

Se c’è una cosa che alcuni rimproveravano a Taylor Swift negli anni passati era di non schierarsi dal punto di vista politico. La popstar inizialmente pensava che a parlare dovesse essere solo la sua musica, ma l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti l’ha portata a prendere posizioni nette in favore del fronte democratico. Dapprima con il sostegno a Hillary Clinton nella campagna presidenziale e poi con una serie di critiche alla politica di The Donald in materia di immigrazione e diritti delle minoranze, incitando i giovani a fare la differenza.TaylorSwift_vs_DonaldTrump Continua la lettura di La rabbia di Taylor Swift contro Donald Trump