Archivi tag: star politics

Kash Patel all’Fbi, la nomina più inquietante fatta fin qui da Trump

Ph. Justin Sullivan / Getty Images

di Tess Owen (wired.it, 3 dicembre 2024)

Nella serata di domenica 1° dicembre, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha pubblicato un post sul suo social, Truth, per chiedere retoricamente se la grazia concessa dall’attuale presidente Joe Biden al figlio Hunter sarebbe stata estesa anche gli «ostaggi del 6 gennaio, che sono ormai in prigione da anni». Nel corso della campagna elettorale per le presidenziali, Trump ha spesso citato i rivoltosi che hanno partecipato all’assalto al Congresso americano del 6 gennaio 2021, identificandoli come «J-6 Hostages» – da January 6 – e giurando di scarcerarli in caso di vittoria.

Continua la lettura di Kash Patel all’Fbi, la nomina più inquietante fatta fin qui da Trump

Polemiche in Premier League per la fascia arcobaleno

(adnkronos.com, 4 dicembre 2024)

Polemiche in Inghilterra. La Premier League ha promosso, in occasione della 13esima e 14esima giornata, un’iniziativa a favore della comunità Lgbtqi+: i capitani di tutte le squadre del campionato scenderanno in campo con una fascia arcobaleno al braccio. La campagna “Rainbow Laces” vuole promuovere inclusività e accettazione, ma ha incontrato qualche resistenza.

Continua la lettura di Polemiche in Premier League per la fascia arcobaleno

Perché gli atleti italiani sono “Azzurri”?

Ph. Richard Heathcote / Getty Images

(ilpost.it, 13 febbraio 2018)

Gli atleti italiani impegnati con le squadre nazionali sono spesso chiamati “Azzurri”, le squadre stesse sono “azzurre” e anche le maglie indossate dagli atleti sono di colore azzurro: a guardar bene la bandiera dell’Italia, però, di azzurro non c’è traccia. L’uso del colore azzurro per gli atleti italiani, infatti, è legato a uno dei colori simbolo della famiglia reale Savoia e la sua origine precede anche quella dell’Italia unita.

Continua la lettura di Perché gli atleti italiani sono “Azzurri”?

Negli Stati Uniti i neonazisti prendono sempre più coraggio

Ph. Ford Fischer / News2Share via Bangor Daily News

di Tess Owen (wired.it, 30 novembre 2024)

Il 16 novembre, undici giorni dopo le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, una dozzina di neonazisti appartenenti a un gruppo chiamato Hate Club 1488 ha marciato senza problemi per le strade di Columbus, in Ohio, portando con sé bandiere con svastiche e scandendo insulti razzisti. Diversi leader a livello statale e nazionale, tra cui il presidente Joe Biden, hanno condannato l’evento, come anche leader locali e attivisti.

Continua la lettura di Negli Stati Uniti i neonazisti prendono sempre più coraggio

La canzone reggaeton diventata un caso politico in Colombia

Ph. Felipe Orvi

(ilpost.it, 25 novembre 2024)

In Colombia una canzone reggaeton nata dalla collaborazione fra alcuni dei cantanti più famosi del Paese è diventata un caso politico nel quale è intervenuto anche il presidente Gustavo Petro, perché alcune parti del testo sono accusate di sessualizzare le ragazze minorenni. La canzone s’intitola +57, in riferimento al prefisso telefonico del Paese, è ai primi posti in Colombia nelle classifiche su varie piattaforme ed era stata presentata come una sorta di “manifesto” per rappresentare il movimento musicale all’estero.

Continua la lettura di La canzone reggaeton diventata un caso politico in Colombia

Un trend di TikTok sta facendo conoscere al mondo la musica “budots”

(ilpost.it, 1° agosto 2024)

Capita spesso che TikTok faccia diventare famosi senza motivo apparente alcuni secondi di canzoni altrimenti sconosciute: un content creator li utilizza per la prima volta, un altro sente la canzone e decide di usarla anche lui, e di replica in replica la canzone diventa virale, spesso perdendo del tutto il contesto in cui era stata pubblicata la prima volta. È successo nelle ultime settimane con una canzone particolarmente strana: si chiama Emergency.

Continua la lettura di Un trend di TikTok sta facendo conoscere al mondo la musica “budots”

I populisti vanno forte su TikTok

TikTok

(ilpost.it, 29 novembre 2024)

La vittoria a sorpresa di Calin Georgescu, candidato nazionalista e filorusso, al primo turno delle presidenziali in Romania, è almeno in parte dovuta alla grande quantità di contenuti pubblicati su TikTok, che hanno attratto e convinto un numero inatteso di elettori. Questo sta avvenendo non soltanto in Romania: in tutta Europa sulla piattaforma cinese vanno forte soprattutto i candidati populisti.

Continua la lettura di I populisti vanno forte su TikTok

L’educazione saudita di Nicolai Lilin

Ph. Andrea Chisesi

di Massimiliano Coccia (linkiesta.it, 27 novembre 2024)

Nicolai Lilin, al secolo Nikolaj Jur’evič Veržbickij, è conosciuto per il suo bestseller Educazione siberiana (Einaudi), un finto memoir in cui l’autore inventa di sana pianta radici familiari, l’esistenza di intere popolazioni che avrebbero popolato la Transinistria, e tentante rivoluzioni mai avvenute. Invenzioni che però gli sono valse molti riconoscimenti, presentazioni e contratti.

Continua la lettura di L’educazione saudita di Nicolai Lilin

Il canto di guerra di Jaroslav Dronov

The New York Times / Contrasto

di Svetlana Reiter – Kristina Safonova (Meduza / internazionale.it, 6 giugno 2024)

Jaroslav Dronov, il ragazzo che oggi si fa chiamare Shaman, è nato nella città di Novomoskovsk, nella regione russa di Tula. A quindici anni si è iscritto al Conservatorio e ha cominciato a esibirsi in un ristorante locale. A venti si è trasferito a Mosca per studiare canto pop e jazz al Conservatorio statale Gnessin (gli ci sono voluti due tentativi per essere ammesso, e in seguito è emerso che la sua tesi di diploma era un plagio).

Continua la lettura di Il canto di guerra di Jaroslav Dronov