Archivi tag: star politics

I calzini di Justin Trudeau

Ph. Beata Zawrzel / NurPhoto – Ipa

di Federico Rocca (vanityfair.it, 28 gennaio 2025)

La passione – o vogliamo dire l’eccentrico vezzo? – del Primo Ministro canadese Justin Trudeau per i calzini a fantasie colorate è nota, arcinota, quasi proverbiale. Non c’è occasione pubblica che l’apprezzato politico non riservi alle sue caviglie tutta l’attenzione che meritano, vestendole di colori sgargianti e di fantasie fanciullesche, a controbilanciare outfit sempre formali e sartorialmente impeccabili.

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I pois di Grace Kelly

Gamma-Keystone via Getty Images

di Alessandra Zauli (elle.com, 26 dicembre 2024)

Algida e cesellata di stile inarrivabile. Capelli biondi, occhi azzurri e piglio elegantissimo. Un “vulcano bollente” la tratteggiò affettuosamente Alfred Hitchcock. “Il resto più bello del mondo” la battezzò invece Bing Crosby, riferendosi al volto dell’attrice stampato sui francobolli e sulle monete di quel Principato che lei rese glamour. Mito Grace Kelly; “la donna che visse due volte” barattando – apparentemente senza sforzo – il ruolo di diva con quello di principessa.

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Gli highlights del Fire Aid

Ph. Scott Dudelson / Getty Images for Fire Aid

di Ethan Millman e Tomas Mier (rollingstone.it, 31 gennaio 2025)

Fire Aid è stata una lettera d’amore di cinque ore e mezza alla città di Los Angeles, il raduno di una trentina fra le più grandi star degli ultimi cinquant’anni per una catarsi musicale di cui si sentiva il bisogno dopo gli incendi devastanti che hanno colpito la città. Lo show è stato a dir poco ambizioso. Con così tanti artisti concentrati in un solo evento, gli organizzatori hanno allestito il concerto contemporaneamente allo storico Kia Forum e all’Intuit Dome, una struttura più nuova che si trova a un chilometro e mezzo di distanza.

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La notte di “We are the World”

(ilpost.it, 28 gennaio 2025)

Sulla porta degli A&M Studios di Los Angeles il 28 gennaio del 1985 c’era un cartello che invitava a lasciare «l’ego fuori dalla porta». Lo aveva attaccato il leggendario produttore e compositore Quincy Jones in vista di quella che, 40 anni fa, fu una notte memorabile per la storia del pop: quella in cui fu registrata We are the World, una delle canzoni più conosciute di sempre.

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Yang Li, stand-up comedian femminista in Cina

YouTube

di Ilaria Maria Sala (ilpost.it, 15 gennaio 2025)

Yang Li è una stand-up comedian di grande fama in Cina. Il suo account su Weibo (una sorta di X o Bluesky, che quasi tutti i cinesi utilizzano) ha quasi 2,5 milioni di follower. Uno dei motivi del suo successo è il suo femminismo, espresso in battute così azzeccate da essere ripetute con passione sia on line che nelle conversazioni private. Alcune sono talmente memorabili da restare attuali anche a distanza di anni.

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La Cina soffoca la comunità Lgbtq+, cancellati gli show di Jin Xing

Jin Xing Dance Theatre

di Sabrina Bellosi (agi.it, 4 gennaio 2025)

Icona transgender per decenni, volto amatissimo della televisione, testimonial di uno dei più famosi profumi al mondo, per la ballerina cinese Jin Xing sembra essere iniziata una parabola discendente. Non perché la sua vena artistica si stia esaurendo, ma per un clima sempre più soffocante in Cina per la comunità Lgbtq+.

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La prima meme coin presidenziale è solo l’ultima delle truffe di Trump

di Joel Khalili (wired.it, 25 gennaio 2025)

Nella tarda serata di venerdì 17 gennaio, a tre giorni dal suo ritorno alla Casa bianca, Donald Trump ha compiuto un atto di crypto-alchimia. Sono bastati pochi colpi di tastiera. «Il mio NUOVO Meme ufficiale di Trump è QUI!» ha scritto il presidente entrante degli Stati Uniti in un post sul suo social, Truth. «È il momento di celebrare tutto ciò che rappresentiamo: VINCERE!».

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Musk millantava di essere un gamer esperto, poi si è tradito da solo

Quin69TV / YouTube

(ilpost.it, 23 gennaio 2025)

A inizio mese l’imprenditore miliardario Elon Musk ha trasmesso un video in streaming su X, il social network di sua proprietà, in cui mostrava una sua partita al videogioco Path of Exile 2. Musk si era vantato in precedenza di essere straordinariamente bravo in questo gioco, che somiglia peraltro molto a un altro titolo, Diablo IV, in cui dice di essere ancora più bravo, al punto da essere uno dei giocatori migliori al mondo.

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La Casa Bianca della nuova first lady

Ph. Jonathan Ernst / Reuters

di Giulio Silvano (ilfoglio.it, 28 gennaio 2025)

Quando nel 2016 Donald J. Trump annunciò la sua candidatura scendendo le scale mobili della sua torre sbrilluccicante, iniziarono meme e vignette su come avrebbe ridotto la White House. Ecco una Casa Bianca tutta d’oro, sulle orme del suo appartamento in stile “dictator chic” a Manhattan, con sedie Luigi XIV placcate 18 carati e tappetoni pelosi anni Ottanta. Ecco Pennsylvania Avenue trasformata in casinò con neon da Atlantic City e slot machine nella West Wing. Continua la lettura di La Casa Bianca della nuova first lady

Melania Trump come Claire Underwood: la foto ufficiale ricorda “House of Cards”

di Viviana Mazza (corriere.it, 28 gennaio 2025)

Melania Trump, appena insediata alla Casa Bianca, ha subito fatto aprire un dibattito on line col suo look “disruptive”, di rottura, rispetto alle passate first lady (per il cappello che le copriva gli occhi). Ora la foto ufficiale, in tailleur pantalone [Dolce & Gabbana], di fronte a una grande finestra con l’obelisco del National Mall alle sue spalle, le mani appoggiate con la punta delle dita sul tavolo, ha subito ricordato a molti Claire Underwood, la first lady di House of Cards (che diventa alla fine 47esima presidente degli Stati Uniti).

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