Archivi tag: Spagna

Addio a Marisa Paredes, icona della libertà

El Deseo

di Alberto Infelise (lastampa.it, 18 dicembre 2024)

Marisa Paredes è sola sul palco, la luce è tutta su di lei, allarga le braccia verso il suo pubblico, lì davanti a lei, le stringe sul petto, si inchina, il pubblico piange e sorride tutto insieme, si alza in piedi e applaude. Marisa Paredes non c’è più. È morta ieri mattina presto, nell’ospedale Fundación Jiménez Díaz di Madrid per la complicazione di un problema coronarico. Eppure non morirà affatto. È stata una delle più grandi attrici degli ultimi cinquant’anni, ha definito con la sua recitazione acuta e asciutta, tagliente come una lama, la cinematografia di Pedro Almodóvar.

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Pedro Almodóvar non è molto amato in Spagna

Ph. Marco Bertorello / Afp

(ilpost.it, 11 settembre 2024)

In occasione della vittoria del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia con il film La stanza accanto, su El País (il più diffuso quotidiano spagnolo) sono comparsi due articoli di grande entusiasmo ed esaltazione sul regista Pedro Almodóvar. È una notizia perché Almodóvar ha da sempre un rapporto burrascoso con la critica, la stampa e l’industria del cinema spagnoli, e in particolare da qualche anno col País (non mancano articoli a suo favore, ma anche altri molto duri), almeno da quando è arrivato Carlos Boyero, critico che prima lavorava a El Mundo (secondo quotidiano spagnolo e di orientamento conservatore) e che è una delle voci più critiche riguardo ai suoi film.

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Le cantanti spagnole che si stanno scoprendo il seno per rivendicare i diritti delle donne

(ilpost.it, 19 agosto 2023)

Nei momenti più intensi dei concerti dal vivo, può capitare che i musicisti o i cantanti si tolgano la camicia o la maglietta rimanendo a petto nudo. È un gesto che in Spagna hanno cominciato a fare anche alcune cantanti, sia per rivendicare i diritti delle donne sia per superare gli stereotipi legati al corpo femminile nudo e invocare la lotta per l’uguaglianza tra i generi. L’ultima cantante spagnola ad aver mostrato il seno in pubblico durante un concerto è stata Eva Amaral, che è anche la più famosa.

Ph. Paco Santamaría / Efe

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In Spagna si protesta contro l’arresto di un rapper

(ilpost.it, 18 febbraio 2021)

Mercoledì sera in diverse città della Spagna ci sono stati scontri e manifestazioni contro l’arresto di Pablo Hasél, un rapper piuttosto noto che era stato condannato a nove mesi di carcere per aver insultato la Corona e aver incitato al terrorismo attraverso la sua musica e i suoi tweet. Lunedì Hasél si era chiuso in un edificio dell’Università di Lleida, in Catalogna, rifiutandosi di presentarsi spontaneamente in carcere, cosa che avrebbe dovuto fare venerdì. Il caso di Hasél e le manifestazioni in suo sostegno hanno fatto riprendere un ampio dibattito su come viene trattata la libertà di espressione in Spagna, tema di cui nel Paese si discute da tempo.

Ph. Ramón Gabriel / Efe
Ph. Ramón Gabriel / Efe

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Spagna, in politica è l’ora dei “guapos”

Il quotidiano conservatore El Mundo passa in rassegna i nuovi volti della politica e intercetta un’aria di cambiamento: “Il rinnovamento democratico dei nostri partiti passa anche dall’estetica”

di Gian Antonio Orighi (lastampa.it, 2 dicembre 2014)

L’ultimo arrivato è Alberto Garzón, economista di 29 anni di Malaga, deputato, prossimo leader del cartello eco-comunista di Izquierda Unida (Iu) dopo aver accettato, la settimana scorsa, di partecipare alle primarie del prossimo febbraio. Prima, a maggio, era apparso sulla scena politica Pedro Sánchéz, 42 anni, madrileno, economista e deputato, nuovo segretario generale dei socialisti del Psoe, il maggior partito dell’opposizione al governo popolare del premier Mariano Rajoy. E, a fare l’apripista, era stato a gennaio Pablo Iglesias, 36 anni, madrileno, professore di Scienze Politiche soprannominato “El Coleta” (il codino), eurodeputato, leader di Podemos, il movimento trasformatosi partito nel mese scorso e che, stando ai sondaggi, è il primo partito di Spagna per intenzione di voto diretto. Il terzetto ha in comune la bella presenza, Continua la lettura di Spagna, in politica è l’ora dei “guapos”

Miguel l’indignato

Bosé nel nuovo disco canta l’antipolitica del partito Podemos. «La Spagna va cambiata». E riceve critiche bipartisan

di Andrea Nicastro («Corriere della Sera», 7 novembre 2014)

Barcellona – «Sparano al cieco giusto in mezzo agli occhi/ e rubano la sedia al malato e allo zoppo/ Mentono tutti i giorni/ non rispettano neppure una promessa». Chi sono i responsabili di tante iperboliche malefatte? I politici, ovviamente. E a dirlo non è lo Spirito dei Tempi, ma Miguel Bosé, in parole e musica. La canzone spicca nel suo nuovo album (Amo) appena presentato in Spagna e si intitola Sì, se puede, slogan di Podemos, il partito erede del movimento degli Indignati. Continua la lettura di Miguel l’indignato