Archivi tag: soft power

Amore finito tra Putin e Hollywood

(huffingtonpost.it, 21 marzo 2022)

Lo hanno lodato, gli hanno stretto la mano, si sono fatti immortalare con un sorridente e amichevole Vladimir Putin, senza risparmiargli complimenti. Ora però l’amore è finito e scaricano lo zar: da Mickey Rourke a Oliver Stone passando per Leonardo DiCaprio e Paul McCartney, le star di Hollywood voltano le spalle al presidente. E gli chiedono di fermare la guerra. Il premio Oscar Oliver Stone, che fino all’inizio di febbraio aveva “difeso”, Putin sottolineando che gli Stati Uniti “non avevano prove” sulle intenzioni della Russia di invadere l’Ucraina, ha fatto retromarcia e condannato l’aggressione. Anche se gli “Stati Uniti hanno diverse guerre sulla loro coscienza, questo non giustifica Putin. La Russia ha sbagliato a invadere”, ha detto il regista del documentario The Putin Interviews.

Getty Images – Reuters – Afp

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A Schwarzenegger ha risposto una delle star mondiali del sollevamento pesi

di Nuccia Bianchini (agi.it, 21 marzo 2022)

«Non hai letto le lettere dei bambini nel Donbass, ora non deluderli: vieni a vedere con i tuoi occhi la realtà delle cose». È una delle star del sollevamento pesi mondiale, Maryana Naumova, una bella 23enne alta e dai muscoli scolpiti, famosa per aver scalato giovanissima vette mondiali, a rispondere da Mosca all’appassionato appello di Arnold Schwarzenegger a Vladimir Putin perché fermi la guerra. E l’appello di Maryana, una lunga lettera, in risposta al video visto da milioni di persone, non è meno coinvolgente, perché chiama in causa i bambini che hanno vissuto per anni sotto le bombe nel Donbass. Naumova divenne famosa da adolescente, quando fu la prima donna sotto i 18 anni a competere in gare di sollevamento pesi. Gare tra cui anche la famosa competizione di forza organizzata da Schwarzenegger.

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Il video di Arnold Schwarzenegger per il popolo russo

(ilpost.it, 17 marzo 2022)

L’attore e politico (ex governatore della California) Arnold Schwarzenegger ha pubblicato un video sulla guerra in Ucraina rivolgendosi direttamente al popolo russo. Nei primi minuti del video, Schwarzenegger racconta di quando a 14 anni incontrò il campione di sollevamento pesi Yuri Petrovich Vlasov, «l’uomo che diventò il mio eroe» nonostante l’opposizione iniziale di suo padre, che assediò Leningrado nelle fila dell’esercito nazista e che non amava i russi. Ma l’incontro con Vlasov e i suoi successivi viaggi nel Paese, racconta Schwarzenegger, consolidarono uno stretto legame di amicizia e affetto con la Russia e i russi.

Arnold Schwarzenegger via Twitter / Tristar Picture

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Kate in blu supporta il popolo ucraino

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 15 marzo 2022)

Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, il blu su Kate Middleton assume un nuovo significato. Se prima era il colore che ben si abbinava al suo anello di fidanzamento, ora invece diventa un modo di mostrare solidarietà al popolo ucraino. La duchessa di Cambridge si è presentata alla funzione del Commonwealth Day nell’Abbazia di Westminster con un coat dress su misura nuovo di zecca firmato Catherine Walker abbinato a un cappello in stile Jacqueline Kennedy di Sean Barrett. La silhouette aderente del capo in crêpe di lana è movimentata da due grandi patte delle tasche in vita mentre il rever a scialle è di velluto. Il cappotto copre un abito del medesimo colore, mentre il tacco dieci firmato Rupert Sanderson è di una gradazione appena più scura.

Ph. Samir Hussein

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Sean Penn in Ucraina per un documentario sull’invasione russa

(adnkronos.com, 26 febbraio 2022)

«Se lasciamo che l’Ucraina combatta da sola, la nostra anima come America è persa». Così Sean Penn, che si trova nel Paese per girare un documentario sull’invasione della Russia, che condanna con forza, in un’intervista al Washington Post. «È un errore che sta già costando vite e infrangendo cuori» ha detto l’attore e regista hollywoodiano, noto per il suo attivismo politico, sottolineando che «se non si fermerà, Putin commetterà il più orribile errore per tutta l’umanità». Penn ha avuto poi parole di lode per il coraggio e l’eroismo degli ucraini: «Il presidente Zelensky e il popolo ucraino sono elevati a simboli storici del coraggio e del principio», ha affermato Penn, che aveva visitato l’Ucraina già a novembre per preparare il film.

Volodymyr Zelensky via Instagram

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L’Ucraina tiene testa alla Russia a suon di meme

di Andrea Indiano (wired.it, 3 febbraio 2022)

Oltre a preparare il proprio esercito, l’Ucraina sta utilizzando un metodo atipico per fronteggiare il pericolo di una guerra con la Russia: i meme. L’account Twitter verificato, creato nel 2016 da un addetto stampa dell’allora governo di Kiev e tuttora collegato all’esecutivo, ha iniziato a postare immagini sarcastiche riguardanti il possibile conflitto. Alcuni meme famosi sono stati adattati al periodo di crisi e in poco tempo sono diventati messaggi virali a sostegno dell’Ucraina. La novità online rischia di trasformare i rapporti diplomatici fra i due Stati, ma l’utilizzo dei meme nasconde molti altri significati secondo un esperto italiano della moderna comunicazione politica.

@Ukraine via Twitter

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I nuovi passaporti del Belgio con i Puffi, Tintin e Lucky Luke

(ilpost.it, 28 gennaio 2022)

Dal 7 febbraio in Belgio i passaporti saranno distribuiti in una nuova versione, con le illustrazioni di alcuni dei più famosi fumetti di autori belgi: ci saranno tra gli altri disegni dei Puffi, di Tintin e di Lucky Luke, ideati rispettivamente dai fumettisti belgi Peyo, Hergé e Morris. I nuovi passaporti sono realizzati con una tecnologia che ne rende più difficile la contraffazione. La ministra degli Esteri belga ne ha parlato dicendo che «l’introduzione di questo nuovo passaporto è anche l’occasione per mettere in luce la “nona arte”, il fumetto, che è un elemento centrale della nostra cultura e della nostra influenza all’estero».

Gli sponsor americani delle Olimpiadi di Pechino stanno facendo poca pubblicità

(ilpost.it, 28 gennaio 2022)

Il prossimo 4 febbraio cominceranno le Olimpiadi invernali di Pechino, in Cina, ma a differenza delle passate edizioni quest’anno i principali sponsor statunitensi non hanno organizzato grandi campagne pubblicitarie. Secondo il Wall Street Journal lo starebbero facendo per salvaguardare i propri interessi economici, ed evitare di subire critiche e boicottaggi in Occidente pur finanziando i Giochi Olimpici in un Paese molto criticato per le sue violazioni dei diritti umani (soprattutto dal governo degli Stati Uniti, che a dicembre aveva fatto sapere che non avrebbe mandato suoi rappresentanti politici a Pechino). Mantenere un basso profilo e non dare troppa visibilità alla propria sponsorizzazione delle Olimpiadi permetterebbe a queste aziende di portare avanti i propri interessi economici in Cina senza attirare troppe critiche da parte di politici, attivisti e consumatori statunitensi.

Ph. Mark Schiefelbein / Ap

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Pechino ha dichiarato guerra a Hollywood

(adnkronos.com, 18 gennaio 2022)

Pechino ha dichiarato guerra a Hollywood. Lo scorso anno, le autorità cinesi hanno bloccato l’uscita nelle sale di tutti i quattro film prodotti dalla Disney-Marvel. Un segnale, secondo gli osservatori, dell’argine che la Cina intende porre alla penetrazione nel proprio mercato delle major Usa. All’origine di questa scelta non ci sarebbero tuttavia le più ampie tensioni politiche e commerciali con Washington, bensì l’idea di trasformare l’industria cinematografica nazionale in un mezzo per orientare le masse e perseguire gli obiettivi politici del regime. Quello cinese, spiega ad Axios Rebecca Davis, corrispondente dalla Cina per Variety, “è un vero allontanamento dall’industria globale dell’intrattenimento”. Paul Dergarabedian, analista di Comscore, sottolinea invece che “la pandemia ha messo la Cina in una posizione migliore per controllare le uscite cinematografiche” sul proprio territorio.

Marvel Studios

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La regina Elisabetta ha scritto alla bambina americana che si veste come lei

di Roberta Mercuri (vanityfair.it, 5 gennaio 2022)

Dopo che Harry e Meghan Markle, nella famosa intervista bomba ad Oprah Winfrey, avevano fatto a pezzi la royal family accusandola persino di razzismo, la popolarità dei Windsor negli Stati Uniti era colata a picco. È bastata la tenera risposta della regina Elisabetta II a una bambina che si veste come lei per cambiare tutto. Lo scorso ottobre, i genitori di Jalayne Sutherland, bimba di un anno dell’Ohio, hanno inviato a Buckingham Palace una foto della figlia vestita come la sovrana, con tanto di corgi ai suoi piedi. A scegliere la mise era stata la madre Katelyn: cappellino con fiori e cappottino azzurro, parrucca bianca, guanti, collana di perle, e l’immancabile borsetta.

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