Archivi tag: soft power

Taylor Swift sposta davvero voti alle elezioni europee?

di Silvia Bombino (vanityfair.it, 13 gennaio 2024)

Lo scorso 20 settembre Taylor Swift, ventiquattr’ore dopo aver lanciato un invito su Instagram affinché i suoi follower (278 milioni) si registrassero per votare, ha convinto 35mila giovani ad aderire all’appello, circa il 25% in più rispetto al National Voter Registration Day dell’anno precedente. Ora questi nuovi elettori si presenteranno alle urne a novembre, per eleggere il nuovo presidente degli Stati Uniti.

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Taylor Swift for President. Luce scintillante in tempi bui, con l’ombra lunga di Trump

di Silvia Renda (huffingtonpost.it, 6 dicembre 2023)

Una luce brillante, in tempi così bui. Con questa motivazione la rivista Time incorona Taylor Swift persona dell’anno, al culmine di un 2023 scintillante come cantante e come regina del soft power, “la protagonista del mondo”. “Taylor Swift for President” è lo slogan dei fan. Non è solo una boutade, è ormai un tema da politologi.

Ph. Inez and Vinoodh for “Time”

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Cantanti e artisti hanno avuto un ruolo nella guerra in Ucraina

di Davide Maria De Luca e Filippo Menci (ilpost.it, 12 novembre 2023)

Taras Topolia, cantante del popolare gruppo ucraino Antytila, ha scoperto che l’invasione era cominciata grazie a una telefonata del suo tastierista, Serhii Vusyk. «Ho chiuso la chiamata e ho aperto Facebook. C’era solo una serie di post identici con immagini nere e una scritta: “È cominciata. È cominciata. È cominciata”». Era la mattina del 24 febbraio e i primi missili russi sono arrivati poco dopo.

Culture vs war

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Dopo l’Oscar, Michelle Yeoh conquista un seggio al Cio

di Andrea Nobili Tartaglia (agi.it, 17 ottobre 2023)

La malese Michelle Yeoh, prima donna asiatica a vincere l’Oscar come miglior attrice ed ex campionessa di squash, è stata eletta per un mandato di quattro anni nel Comitato Olimpico Internazionale durante la 141a sessione dell’organismo a Mumbai. Nominata dal Consiglio esecutivo del Cio a settembre, la 61enne è stata approvata a larga maggioranza insieme all’ex judoka israeliana Yael Arad, al leader sportivo ungherese Balazs Furjes, all’ex pallavolista e deputata peruviana Cecilia Villacorta, all’organizzatore di eventi sportivi tedesco Michael Mronz e al capo del Comitato Olimpico tunisino Mehrez Boussayene.

Afp

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«We see you»: le minacce social di Israele a Gigi Hadid

di Ilaria Roncone (giornalettismo.com, 18 ottobre 2023)

Del caso di Gigi Hadid minacciata da Israele si sta parlando molto. La supermodella statunitense di origini palestinesi si è esposta su Instagram con una serie di considerazioni equilibrate rispetto al conflitto, evidenziando l’unica cosa che dovrebbe contare: una vita persa è una vita persa, poco importa che sia israeliana o palestinese. Una presa di posizione via post (in cui è stata tolta la possibilità di commento), con i suoi quasi 80 milioni di follower, che non è piaciuta all’account ufficiale dello Stato di Israele.

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L’effetto Taylor Swift smuove anche la politica

di Roberta Maddalena (forbes.it, 3 ottobre 2023)

L’effetto Taylor Swift colpisce ancora. Prima l’incredibile numero di biglietti per la partita di Nfl tra Kansas City Chiefs e Chicago Bears dello scorso 24 settembre: il motivo? La cantante ha iniziato una relazione con il tight end dei Chiefs, Travis Kelce. Durante la trasmissione della partita, la Fox ha inquadrato la popstar nove volte e, come riporta Cnn Business, i biglietti per la partita sono aumentati del 40%, con il prezzo medio passato da 89 a 119 dollari.

Ph. Kevin Winter / Getty Images

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Arabia Saudita: Ronaldo segna ed esulta con il segno della croce

(huffingtonpost.it, 10 agosto 2023)

Nella semifinale della Champions League araba, Cristiano Ronaldo si è presentato sul dischetto per il rigore decisivo assegnato all’Al Nassr. L’ha segnato, come al suo solito, portando la sua squadra in finale. E, sempre per consuetudine, ha esultato alla sua maniera: segno della croce e saltello in aria vicino alla bandierina. Il problema è che in Arabia Saudita esternazioni cristiane in pubblico come quella fatta dal giocatore portoghese sono vietate. Tutto ciò che riconduce alla fede non musulmana viene tacciato di proselitismo religioso.

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Il tennis e la diplomazia delle strette di mano

(ilpost.it, 3 agosto 2023)

Lunedì a Washington prima della partita di tennis fra Elina Svitolina, ucraina, e Victoria Azarenka, bielorussa, gli organizzatori del torneo hanno fatto leggere un messaggio rivolto al pubblico, in cui si segnalava che a fine gara non ci sarebbero state strette di mano fra le due giocatrici. Lo stesso messaggio è comparso anche sugli schermi dell’impianto, mentre s’invitava il pubblico al rispetto di entrambe le atlete e alla comprensione «per le circostanze particolarmente difficili». Era la prima volta che questa comunicazione passava in un torneo della Wta (Women’s Tennis Association), l’organizzazione mondiale del tennis femminile.

Ph. Rob Prange / AFP7 via Zuma Press Wire

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I sauditi comprano calciatori come gladiatori

di Paolo Mossetti (esquire.com, 21 luglio 2023)

Il calciatore Jordan Henderson, per dodici stagioni centrocampista del Liverpool, ha sempre difeso i diritti della comunità Lgbt+, al punto da diventarne una vera bandiera. In questi giorni, però, le organizzazioni per la difesa delle minoranze sessuali sono in preda allo sconcerto: il loro Football Ally preferito avrebbe accettato di giocare per l’Al-Ettifaq, club saudita allenato dalla legenda Steven Gerrard, che gli quadruplicherebbe lo stipendio, facendogli percepire oltre 40 milioni di euro l’anno.

Afp / Getty Images

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Soap power. Come le produzioni turche hanno fatto vincere Erdoğan

di Adalgisa Marrocco (huffingtonpost.it, 29 maggio 2023)

È l’estate del 2022 quando su Canale 5 fa il suo esordio la soap opera Terra amara, segnando il ritorno sulla rete ammiraglia Mediaset delle produzioni turche dopo i successi e gli ascolti record di Bitter sweet, Daydreamer, The brave and the beautiful e Love is in the air. Anche se molti spettatori italiani potrebbero non esserne consapevoli, ad Ankara questi prodotti, esportati in decine di Paesi nel mondo, non sono considerati semplice intrattenimento.

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