Archivi tag: società dello spettacolo

Il miglior lessico elementare e la società sognatrice di massa

Giorgia Meloni via X

di Guia Soncini (linkiesta.it, 3 agosto 2024)

E se uno dei problemi fosse che il Grande Indifferenziato riguarda anche il lessico? Se uno dei problemi fosse che è ormai impossibile distinguere Temptation Island dai ruoli di governo, la classe dirigente dai gruppi di mamme su Facebook, sentendone parlare i protagonisti? Certo, diranno i miei piccoli lettori, è la società dello spettacolo, tutti vogliono prendere gli stessi cuoricini, avere lo stesso consenso, ambire senza faticare, l’hai capito oggi, ben alzata. Sì, ma io parlo delle parole, mica delle azioni.

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Quando i Sex Pistols suonavano alle feste per bambini

di Sebastiano Pucciarelli (huffingtonpost.it, 4 marzo 2024)

Non pogavo da dieci anni: ci voleva la reunion berlinese dei Cccp per trascinarmi di nuovo nella danza selvaggia, a quarantacinque anni suonati. Scusate l’incipit personale, ma a volte la forza di un’esperienza culturale si misura anche dall’ebbrezza fisica che suscita. E che, per contrasto, ti sbatte in faccia la mancanza di intensità di tante, troppe, proposte musicali odierne.

Bbc

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Neo, ex, post Ferragnez

di Guia Soncini (linkiesta.it, 15 settembre 2023)

«Da sempre noi donne ci vergogniamo del nostro corpo». Al minuto ventuno, Chiara Ferragni va dallo psicanalista di scena a spiegargli che mettersi a Sanremo un vestito con sopra un disegno di tette che lo faccia sembrare trasparente non è esibizionismo, non è consapevolezza di cosa funzioni nella società dello spettacolo, non è vocazione alla fotogenia: è una presa di posizione femminista. È in quel momento che su una parete di casa mia si forma una piccola crepa causata dalle testate che do durante la visione della nuova ora di The Ferragnez.

Prime Video

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I talk show italiani fanno informazione?

(ilpost.it, 23 aprile 2022)

Nelle ultime settimane i talk show italiani sono stati molto criticati per il modo in cui hanno seguito le vicende della guerra in Ucraina, ospitando in molti casi posizioni e versioni dei fatti controverse, quando non del tutto screditate e dimostrate come false. Le risposte più frequenti a queste critiche da parte di chi progetta e conduce i talk show alludono generalmente alla necessità di garantire una pluralità di opinioni nel dibattito, e di “dare l’opportunità di esprimerle ed eventualmente confutarle”: secondo molti però in questo atteggiamento ci sarebbe il tentativo di costruire appositamente uno sterile contraddittorio teatrale utile alla polemica e all’audience, ma a costo di dare spazio a falsità su argomenti per i quali la verità è già stata ampiamente accertata. «Il dibattito è normale, è normale non essere d’accordo. Il problema è quando il livello di conoscenza dell’argomento da parte di alcuni ospiti non è sufficiente a instaurarne uno», dice Olga Tokariuk, giornalista ucraina che ha collaborato a lungo coi media italiani e ultimamente ha rifiutato molti inviti.

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Su Netflix torna “Servant of the People”

(huffingtonpost.it, 16 marzo 2022)

Tutto il mondo sa che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha un passato da famoso attore nella serie tv di grande successo Servant of the People. Nella serie lo stesso Zelensky impersona un comune cittadino, un insegnante di Storia, che diventa presidente dell’Ucraina. In pochi però hanno seguito questa serie, prodotta dal 2015 al 2018, e adesso molti vorrebbero vederla. Chi l’ha già vista infatti negli ultimi giorni ha chiesto a Netflix di riportarla in auge. Nel momento più caldo dello scontro in atto tra Russia e Ucraina, Netflix Usa ha voluto accogliere le richieste del pubblico e ha così annunciato il grande ritorno: Servant of the People torna su Netflix negli Stati Uniti, ed è confermato anche in Canada.

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La filosofia di Cacciari e Agamben è diventata uno spettacolo. Brutto

di Massimo Adinolfi (huffingtonpost.it, 11 dicembre 2021)

Un discorso sopra lo stato presente del costume della filosofia italiana dovrebbe forse muovere dalla stessa situazione in cui era Giacomo Leopardi. Il passeggio, gli spettacoli e le chiese: la società italiana – diceva il poeta di Recanati – a conti fatti si riduce a questo. Ma le chiese pesano oggi molto meno che allora, mentre il passeggio, in tempi di pandemia, è sottoposto a severe limitazioni: restano gli spettacoli a far la società. Ora, che spettacolo dà di sé la filosofia? Non il migliore, a considerare quel che si è potuto ascoltare a Torino, durante i lavori della neonata Commissione Dubbio e Precauzione.

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Al personaggio Bassetti manca solo un reality

di Stefano Baldolini (huffingtonpost.it, 26 maggio 2021)

D’accordo, era la Partita del Cuore, e un infettivologo poteva essere contemplato nel team “Campioni per la Ricerca” in un evento di beneficenza. Poi Matteo Bassetti, classe 1970, asciutto e tosto, se l’è cavata anche bene sulla fascia destra, ha persino impegnato un campione del mondo come Dida, costretto a deviare un suo tiraccio sulla traversa. Magari è un po’ troppo egocentrico, passa poco la palla, ma questo ormai è in linea con il personaggio. Già, perché il ricercatore del San Martino di Genova, ormai della pandemia, l’evento drammatico che lo ha lanciato, può farne volentieri a meno.

Ph. Stefano Guidi / Getty Images
Ph. Stefano Guidi / Getty Images

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Della decadenza dei leader mediatici

di Alessandro Aleotti (linkiesta.it, 31 dicembre 2019)

Il mainstream del dibattito politico italiano concorda su un fatto: Matteo Salvini è l’uomo forte. Chi lo avversa evoca un inquietante pericolo per la democrazia, mentre chi lo sostiene non desidera altro che un condottiero politico torni ad abitare il potere romano.GuyDebord-cover Continua la lettura di Della decadenza dei leader mediatici

Polonia, i migranti diventano un reality show

di Monica Perosino (lastampa.it, 19 agosto 2018)

Un gruppo di sei «eroi» e un presentatore televisivo. La rotta balcanica. I campi profughi, le trattative con i trafficanti, la paura. Sono questi gli ingredienti di un controverso reality show che andrà in onda in autunno sulla Tvn, la più importante emittente privata polacca, una delle ultime indipendenti dal controllo del governo di ultradestra.Polonia-Australia Continua la lettura di Polonia, i migranti diventano un reality show

John Oliver come Beppe Grillo: ecco perché i comici sono i nuovi politici (e sono pericolosi)

di Francesco Francio Mazza (linkiesta.it, 28 febbraio 2018)

Lasciatevelo dire da uno che John Oliver lo conosce piuttosto bene, vivendo negli Stati Uniti da anni e seguendolo da quando lavorava al fianco di Jon Stewart al Daily Show. Altro che: “è solo un comico!”.john_oliver Continua la lettura di John Oliver come Beppe Grillo: ecco perché i comici sono i nuovi politici (e sono pericolosi)