Archivi tag: social network

Distopia, regressione e paranoia: perché questo è il governo più postmoderno di sempre

di Hamilton Santià (linkiesta.it, 6 agosto 2018)

La campagna elettorale non è finita con il 4 marzo, così come la propaganda non si è fermata con l’insediamento del nuovo governo. Ogni giorno che passa esponenti più o meno prestigiosi dell’esecutivo Lega-5S si preoccupano di alzare la temperatura della tensione con affermazioni esagerate e provocatorie su qualsiasi tema in grado di polarizzare l’opinione pubblica.kenshiro_mad-max Continua la lettura di Distopia, regressione e paranoia: perché questo è il governo più postmoderno di sempre

Scarlett Johansson, dovevi resistere

di Bret Easton Ellis (vanityfair.it, 18 luglio 2018)

L’attrice Scarlett Johansson ha rinunciato a essere la protagonista di un film dal titolo Rub & Tug basato sulla storia vera di una donna che nella Pittsburgh degli anni Settanta si faceva passare per uomo e gestiva un centro massaggi e un giro di prostituzione, e che forse aveva iniziato anche la transizione da donna a uomo – nessuno lo ha mai saputo per certo.Clinton-Trump Continua la lettura di Scarlett Johansson, dovevi resistere

I social si sono mangiati la politica (e hanno vomitato il nulla)

di Andrea Coccia (linkiesta.it, 12 luglio 2018)

Che Matteo Salvini, ministro dell’Interno, abbia tentato di impedire a una nave della guardia costiera italiana, battente bandiera italiana, di attraccare in un porto italiano, è un fatto che, qualche anno fa, non avremmo creduto possibile nemmeno nella peggiore barzelletta. Se poi ci aggiungiamo che il suddetto ministro, non contento del paradosso escheriano innescato col suo rifiuto, se la prenda con i 67 disperati che ci stanno avendo il mal di mare dentro prendendoli pure per il culo sulla decina di guerre — verissime per il mondo, inventate per Salvini — da cui scappano, la cosa avrebbe preso pieghe ancora meno credibili.General Kong Continua la lettura di I social si sono mangiati la politica (e hanno vomitato il nulla)

Gad Lerner indossa la maglia rossa per i migranti, e viene coperto di insulti sul Web

(giornalettismo.com, 6 luglio 2018)

«Ospiti 39 migranti nella villa e poi faccia il proclama». «Ma come, non si vergogna?». «Ridicolo e patetico nello stesso tempo». Sono solo alcune delle critiche e degli insulti che in poche ore sono piovuti nei social network sulle bacheche di Gad Lerner, preso di mira per aver semplicemente aderito ad un’iniziativa promossa da Libera e altre associazioni.gad-lerner-maglietta-rossa Continua la lettura di Gad Lerner indossa la maglia rossa per i migranti, e viene coperto di insulti sul Web

Elezioni 2018, ecco come i politici hanno usato i social media

(wired.it, 2 marzo 2018)

“Spazio non assegnato”. Se vi serviva una dimostrazione del fatto che le campagne elettorali non si giocano più per strada, i semideserti pannelli destinati alle affissioni ne sono la prova lampante. Saranno stati i social network, in queste elezioni, a fare la parte del leone?berlusconi_portaporta_ftg Continua la lettura di Elezioni 2018, ecco come i politici hanno usato i social media

Questo post di Di Maio dimostra il dominio del Movimento 5 Stelle su Facebook (gli altri partiti prendano nota)

di Mauro Munafò (espresso.repubblica.it, 14 febbraio 2018)

La foto che c’è all’inizio di questo post vi è familiare? Dovrebbe perché, da quanto mi risulta, è il contenuto politico più visto almeno dell’ultimo anno sul Facebook italiano.di_maio_post_iene Continua la lettura di Questo post di Di Maio dimostra il dominio del Movimento 5 Stelle su Facebook (gli altri partiti prendano nota)

Matteo Salvini, il piccolo borghese e la nuova destra

di Michele Caltagirone (it.blastingnews.com, 13 febbraio 2018)

«Io non ho creato il fascismo, ma l’ho tratto dall’inconscio degli italiani». Lo disse Benito Mussolini nell’ultima intervista, rilasciata al giornalista Ivanoe Fossati. Era il marzo del 1945, poco più di un mese prima di Piazzale Loreto.Salvini_Mengacci_ilpranzoeservito_1993 Continua la lettura di Matteo Salvini, il piccolo borghese e la nuova destra