Archivi tag: social media

Alla guerra dei post

di Luca Bottura («la Repubblica», 13 ottobre 2018)

Sergio Mattarella non ha un proprio account social. Per fortuna. Ma deve averne ben compresa la nefasta influenza sulle kinderhaus che si ritrova a sovrintendere, quando, argomentando sulle sparate del Ministro della Paura contro Bankitalia, ha ricordato che il potere può dare alla testa.Salvini-Viminale Continua la lettura di Alla guerra dei post

Le tre ragioni dell’auto-gossip estivo di Matteo Salvini

di Lorenzo Pregliasco (agi.it, 12 agosto 2018)

Come abbiamo già visto, nella comunicazione salviniana nulla è lasciato al caso. Il principio vale anche per la comunicazione estiva del leader leghista, che nel primo agosto da ministro dell’Interno ha trasferito in spiaggia la rappresentazione della sua leadership politica. Come ha osservato per primo Marco Gervasoni su List di Mario Sechi, la spiaggia è da almeno un cinquantennio un elemento costitutivo dell’immaginario dell’identità italiana.salvini_beach Continua la lettura di Le tre ragioni dell’auto-gossip estivo di Matteo Salvini

Il governo balneare gialloverde

di Michele Masneri (ilfoglio.it, 26 agosto 2018)

Un tempo l’espressione “governo balneare” indicava, in Italia, esecutivi nati d’estate e con orizzonti temporali limitati. Il primo fu il governo Bonomi dell’estate 1921, poi ci furono quelli formati da Giovanni Leone e il Rumor II, tutti nati tra giugno e agosto e durati dai quattro ai sei mesi circa. Però il Conte I verrà ricordato per aver ridefinito la balnearità in senso letterale.

Ph. via Instagram
Ph. via Instagram

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Jeremy Corbyn vuole creare un nuovo medium “social”

di Gaia Mellone (giornalettismo.com, 23 agosto 2018)

Jeremy Corbyn ha un piano per salvare i media inglesi: crearne uno nuovo. Durante una conferenza sui media al Festival della Televisione di Edimburgo di giovedì, il leader laburista ha spiegato l’ambizioso progetto dietro alla Bdc, British Digital Corporation, che, se dovesse vincere le prossime elezioni, verrebbe realizzato con l’obbiettivo di liberare i giornalisti, migliorare l’informazione e creare interconnessione difendendo la privacy.

Ph. Neil Hanna / PA
Ph. Neil Hanna / PA

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In futuro ognuno avrà diritto a 15 minuti di indignazione

di Manuel Peruzzo (lastampa.it, 18 luglio 2018)

Lo spot Chicco è fascista. Chiara Ferragni non ha superato la prova costume. La Monna Lisa è un furto francese e il museo in cui è esposta ha complessi d’inferiorità culturale verso l’Italia. Juncker è un ubriacone, la prova? non si regge in piedi e ha bisogno della carrozzella. In Italia lo stupro è accettato se sei ubriaca. Potremmo continuare oltre, ma forse basta così.GiocondaLouvre Continua la lettura di In futuro ognuno avrà diritto a 15 minuti di indignazione

Perché tutto si gioca in Rete

di Aldo Cazzullo («Corriere della Sera», 8 marzo 2018)

Non è stata soltanto la prima campagna elettorale giocata in Rete, senza comizi né manifesti né confronti tv. Sono state le prime elezioni decise in Rete. La Rete è la più grande macchina di destabilizzazione politica mai inventata.

(Vincenzo Livieri - LaPresse)
(Vincenzo Livieri – LaPresse)

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Elezioni 2018, ecco come i politici hanno usato i social media

(wired.it, 2 marzo 2018)

“Spazio non assegnato”. Se vi serviva una dimostrazione del fatto che le campagne elettorali non si giocano più per strada, i semideserti pannelli destinati alle affissioni ne sono la prova lampante. Saranno stati i social network, in queste elezioni, a fare la parte del leone?berlusconi_portaporta_ftg Continua la lettura di Elezioni 2018, ecco come i politici hanno usato i social media