Archivi tag: Sergio Mattarella

Le firme più assurde a sostegno della petizione filorussa contro Mattarella

di Gabriella Bianchi (agi.it, 23 febbraio 2025)

Il tono enfatico, la postura tendente all’inchino, il corposo elenco esibito come un dono prezioso. Peccato che, secondo quanto si poteva leggere fino a qualche giorno fa, l’elenco di firme a sostengo di una petizione on line per dissociarsi dalle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella rispecchi e rispetti gli stereotipi più diffusi sui dossier italiani.

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La follia di Donald Trump

Ph. Allison Dinner – Epa

di Christian Rocca (linkiesta.it, 6 febbraio 2025)

Ricordo i sorrisini indulgenti quando scrivevo che Donald «Trump è la tragedia più grande mai capitata alla America dall’11 settembre 2001», frase che oggi emenderei aggiungendo «in realtà anche da Pearl Harbor». Me li ricordo perfettamente quei sorrisini quando insistevo, articolo dopo articolo, sulla definizione «Trump è il primo presidente antiamericano della storia degli Stati Uniti».

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Musk alla guida del Doge: innovazione o conflitto di interessi?

Fotogramma / Ipa

(adnkronos.com, 14 novembre 2024)

Elon Musk “über alles”. Incassata la nomina di Donald Trump alla guida del Dipartimento per l’Efficienza Governativa e, poche ore più tardi, il rimbrotto del presidente Mattarella per le sue entrate a gamba tesa contro la magistratura italiana, il ceo di Tesla e di X è senza dubbio l’uomo del momento. Anzi «il cittadino privato più potente d’America», lo ha definito il New York Times, che, non più di alcune settimane fa, denunciava il «gigantesco conflitto d’interesse» dell’imprenditore di origine sudafricana, mai come in questa fase (di transizione) al centro della scena politica statunitense e non solo.

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A Beppe Grillo piace Elon Musk

beppegrillo.it

(huffingtonpost.it, 13 novembre 2024)

Nei giorni in cui, in Italia, il nome dell’imprenditore Elon Musk rimbalza dal vicepremier Matteo Salvini al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche Beppe Grillo, dal suo blog, decide di tirare in ballo il fondatore di Tesla e proprietario di X. Il garante del MoVimento 5 Stelle, pubblicando un’analisi sociologica di Isaac J.P. Barrow, rimarca che «sebbene Grillo non sogni di giocare con le stelle e i razzi, come fa Musk, c’è un filo rosso che lega le loro visioni del mondo. Dal Reddito Universale alla lotta alla disinformazione, dall’innovazione tecnologica alla giustizia sociale, dalla robotica alla mobilità sostenibile».

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Sanremo, Day 1

di Guia Soncini (linkiesta.it, 8 febbraio 2023)

Sono passati trentun anni da quando Corrado Guzzanti e i suoi compari di Avanzi cantavano «e ora che pure Benigni s’è sposato non ci sta più chi ci bestemmia sul mercato», quindi quando ieri mattina Amadeus ha annunciato che ieri sera ci sarebbe stato Benigni a leggere articoli della Costituzione, Benigni con Mattarella, nientemeno, abbiamo tutti pensato: beh, certo, ormai è venerato maestro, mica più in quota comico.

Ansa

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I politici nel presepe: sfida di popolarità a colpi di pastore

di Lucia Licciardi (agi.it, 31 dicembre 2022)

In principio fu l’elefante. Veniva dall’India, ed era arrivato a Napoli come dono del sultano turco al re Carlo di Borbone nel 1738. Il presepe, all’epoca, non era già più un simbolo solo religioso che si materializzava nelle chiese cittadine in coincidenza con il Natale, ma era approdato nelle case di nobili e ricchi mercanti, diventando passatempo laico e riproduzione di quotidianità vissuta.

Ph. Carlo Hermann / Afp

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Ecco perché Mattarella non sorrideva per gli applausi del Parlamento

di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 4 febbraio 2022)

Eppure non sorrideva, Sergio Mattarella, mentre i grandi elettori costellavano di applausi il suo discorso di reinsediamento. Un inquietante grafico sul Corriere della Sera di oggi mostra la progressione del battimani nel giro di mezzo secolo: solo sei applausi per Pertini nel 1978, nove per Cossiga sette anni dopo, già quattordici per Scalfaro e diciannove per Ciampi fino a che, nel 2006, la degenerazione si fa evidente: ventinove al primo Napolitano e trentadue al secondo, quaranta a Mattarella sette anni fa e adesso cinquantacinque al bis. Se un politico del ’78 si fosse teletrasportato in Parlamento ieri, ne avrebbe concluso che a Montecitorio c’erano i Bee Gees.

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La vittoria agli Europei è un fatto politico

di Mario Sechi (agi.it, 12 luglio 2021)

Lo sport è una grande officina d’immaginario. Il Calcio è il suo prodotto più sofisticato, il gioco bellissimo. La Nazionale italiana ha vinto la finale dei campionati europei, in casa dei Leoni d’Inghilterra, in un luogo dove si entra in punta di piedi, Wembley, il tempio del football. Abbiamo visto una partita-thriller, il gol inglese al gin ghiacciato, appena usciti dallo spogliatoio, una frustata, il pareggio da biliardo di Bonucci, il possesso di palla schiacciante degli Azzurri, i supplementari e poi la giostra dei rigori con due parate sibilanti come il vento di Gigio Donnarumma, l’uomo elastico.

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Salvini s’iscrive a Parler, poco dopo Parler è off line

di Lucio Fero (blitzquotidiano.it, 11 gennaio 2021)

Matteo Salvini si è iscritto a Parler. Forse un gesto di protesta contro Facebook giudicata sinistrorsa e contro Twitter giudicata mondialista, comunque contro le piattaforme forse ora giudicate nemiche del popolo. O forse quello di Salvini è un gesto di omaggio e solidarietà a Donald Trump che sulla stessa piattaforma, Parler appunto, si vede ospitato dopo che Facebook, Twitter e Amazon e tutti gli altri di quello che deve essere oppressivo pensiero unico hanno tolto dalle mani di Trump l’arma social. Tolta per evidenti motivi di ordine pubblico e salute pubblica. Il caso vuole che il giorno dopo l’iscrizione di Salvini, Parler sia stato messo off line.Salvini_Parler Continua la lettura di Salvini s’iscrive a Parler, poco dopo Parler è off line

La comunicazione riparte dal barbiere di Mattarella

di Bruno Giurato (ilfoglio.it, 19 maggio 2020)

C’è uno splendido video su Youtube, intitolato Every Covid-19 commercial is exactly the same. Tre minuti e mezzo perfidi, dai quali si nota che moltissime aziende, Uber, Samsung, Apple, Budweiser, Facebook, Heineken ecc. hanno reagito all’emergenza Covid in sostanza con lo stesso spot. Il montaggio giustappone i vari luoghi comuni: 1) Pianoforte jarrettiano/sgocciolante in sottofondo; 2) Voce narrante profonda; 3) Fotografia iperrealista, chiaroscuri, panorami deserti, sunsetporn, dawnporn; 4) Storytelling sui singoli, e tanti volti in primo piano; 5) Parole chiave “home”, ripetuta in tutti i modi e con tutti i toni, e molti, moltissimi “together”. Il video si chiude con una tempesta di “together”.1_Mattarella_barbiere Continua la lettura di La comunicazione riparte dal barbiere di Mattarella