Archivi tag: Sean Penn

Zelensky in video all’apertura del Festival del Cinema di Berlino

(ansa.it, 16 febbraio 2023)

La cultura può parlare contro il male o fare silenzio, la «Berlinale ha fatto una scelta». «Ci sono migliaia di chilometri tra di noi, ma siamo fianco a fianco, non c’è un muro tra di noi». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando in diretta video all’apertura della Berlinale. «Wim Wenders abbatté il muro di Berlino prima che cadesse» con gli angeli de Il cielo sopra Berlino ha detto Zelensky, aggiungendo che «oggi la Russia vuole costruire un muro in Ucraina, tra noi e l’Europa», tra civiltà e tirannia, tra libertà e tirannia. Ma l’Ucraina resisterà e protegge la stessa Europa, ha dichiarato.

Ph. Annegret Hilse / Reuters

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A Festival di Berlino “Superpower” di Sean Penn sull’Ucraina di Zelensky

di Gabriella Monaco (movieplayer.it, 23 gennaio 2023)

Il documentario di Sean Penn girato in Ucraina con Volodymyr Zelensky debutterà il mese prossimo alla Berlinale. Nel corso degli ultimi mesi, l’attore si è inoltre recato nella stessa Ucraina per esprimere il suo sostegno. Superpower è il titolo del documentario diretto da Sean Penn e Aaron Kaufman, come riportato da Deadline, che documenta quanto accaduto in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa.

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Sean Penn ha consegnato un Oscar a Zelensky

(wired.it, 9 novembre 2022)

Sean Penn è tornato in Ucraina e questa volta con una sorpresa per il presidente Volodymyr Zelensky: l’attore ha consegnato al presidente ucraino un Oscar. Si tratta di una delle due statuette che Penn ha vinto nel corso della sua carriera, uno nel 2003 per Mystic River e l’altro nel 2008 per Milk. L’Academy Award è stato consegnato a Zelensky nel corso di una visita immortalata sui social da Anton Gerashchenko, consigliere del ministero degli Interni.

Getty Images

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Sean Penn e Ben Stiller banditi a vita dalla Russia

a cura di Gennaro Marco Duello (fanpage.it, 5 settembre 2022)

Sean Penn e Ben Stiller sono stati “blacklistati” dalla Russia. Sono nella nuova lista di 25 cittadini statunitensi che non sono graditi in terra russa. Una risposta di Putin alle sanzioni personali che continuano ai danni della Russia da parte dell’amministrazione di Joe Biden. Penn e Stiller sono tra le personalità americane che hanno dato pieno appoggio al governo di Zelensky ed è per questo che sono stati entrambi messi nella black list, com’è stato anche annunciato dal ministro degli Esteri russo. Con una nota diffusa all’agenzia di stampa nazionale, Sergej Viktorovič Lavrov ha reso nota la misura: «In risposta alle sanzioni personali in continua espansione dell’amministrazione Biden contro i cittadini russi, è stato introdotto un divieto d’ingresso in Russia contro un altro gruppo di persone tra membri del Congresso degli Stati Uniti, funzionari di alto rango, rappresentanti del mondo degli affari e comunità di esperti, così come figure culturali (25 persone), su base permanente».

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Sean Penn chiede una “colletta” ai miliardari per fermare la guerra

di Fabiana Salsi (vanityfair.it, 2 aprile 2022)

La fine della guerra in Ucraina per Sean Penn è anche in mano ai miliardari. Anzi, i miliardari secondo lui potrebbero essere decisivi per determinare le sorti del conflitto e dare il colpo finale all’esercito russo. L’attore due volte premio Oscar lo ha appena scritto su Twitter, ipotizzando anche un calcolo: «2 squadroni di F-15 o 16 (ovvero 12 velivoli con una tecnologia migliore dei Mig russi o dei SU) adeguati per piloti ucraini rapidamente addestrabili (3 settimane) costerebbero a un privato circa 300 milioni di dollari», ha scritto Penn. «A questi» ha proseguito «basterebbe aggiungere 200 milioni in difesa missilistica per un totale di 500 milioni». Poi ha continuato con un altro tweet, scrivendo: «Un miliardario potrebbe porre fine a questa guerra in Ucraina. Ovviamente ci sono componenti aggiuntive da considerare, ma credo che valga la pena pensarci».

Ph. Chris Pizzello / Invision – Ap

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Sean Penn in Ucraina per un documentario sull’invasione russa

(adnkronos.com, 26 febbraio 2022)

«Se lasciamo che l’Ucraina combatta da sola, la nostra anima come America è persa». Così Sean Penn, che si trova nel Paese per girare un documentario sull’invasione della Russia, che condanna con forza, in un’intervista al Washington Post. «È un errore che sta già costando vite e infrangendo cuori» ha detto l’attore e regista hollywoodiano, noto per il suo attivismo politico, sottolineando che «se non si fermerà, Putin commetterà il più orribile errore per tutta l’umanità». Penn ha avuto poi parole di lode per il coraggio e l’eroismo degli ucraini: «Il presidente Zelensky e il popolo ucraino sono elevati a simboli storici del coraggio e del principio», ha affermato Penn, che aveva visitato l’Ucraina già a novembre per preparare il film.

Volodymyr Zelensky via Instagram

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Quanto è “serio” l’attivista Richard Gere

(huffingtonpost.it, 23 ottobre 2021)

La star di Hollywood Richard Gere testimonierà al processo della Open Arms contro il leader della Lega Matteo Salvini. La Procura all’inizio si era opposta, ma il legale di Open Arms, che aveva citato l’attore, aveva ribadito: “Gere è stato a bordo della nave il 9 agosto 2019 e ci può riferire quali fossero le situazioni complessive a bordo”. La chiamata dell’attore americano tra i testi non è stata apprezzata da Salvini, che ha irriso Gere. “Ditemi voi quanto è un serio un processo dove verrà da Hollywood a testimoniare sulla mia cattiveria Richard Gere. Spero che duri il meno possibile perché ci sono cose più importanti di cui occuparsi” ha commentato il leader della Lega.

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«Inutile, repellente». Il flop letterario (con accanimento) della star Sean Penn

di Matteo Persivale («Corriere della Sera», 31 marzo 2018)

La prima idea era quella buona. Nel 2016, Sean Penn aveva registrato — con la voce del magnifico attore che è — un audiolibro: Bob Honey who just do stuff, un romanzo buffo e complicato dallo stile che una volta si sarebbe definito “sperimentale”. Non l’ho scritto io, aveva spiegato l’attore, ma un tizio che ho conosciuto in Florida — un certo “Pappy Pariah”, ovviamente uno pseudonimo, ma tant’è.SeanPenn_BobHoney Continua la lettura di «Inutile, repellente». Il flop letterario (con accanimento) della star Sean Penn

L’intervista con Sean Penn ha incastrato “El Chapo”: «Il boss voleva un film sulla sua vita». L’attore ora indagato

(huffingtonpost.it, 10 gennaio 2016)

Il re dei narcos Joaquin “El Chapo” Guzman, arrestato nei giorni scorsi in Messico dopo una clamorosa evasione, è stato tradito da una intervista segreta a Sean Penn. Il colloquio tra il barone della droga e l’attore americano è stato realizzato il 2 ottobre scorso durante la latitanza di “El Chapo” ed è stata pubblicata sabato dalla rivista Rolling Stone con una foto dove Penn stringe la mano al boss dei boss.Penn_el_Chapo Continua la lettura di L’intervista con Sean Penn ha incastrato “El Chapo”: «Il boss voleva un film sulla sua vita». L’attore ora indagato

Sean Penn ringrazia Bush per aver “inventato” l’Isis: «Sono stati lui e Cheney a crearlo. Tante grazie!»

(huffingtonpost.it, 20 marzo 2015)

Sean Penn ha ringraziato l’ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush e l’ex vicepresidente degli Stati Uniti Dick Cheney per avere “inventato” il gruppo terroristico dello Stato Islamico che sta terrorizzando il Medio Oriente, durante il talk show Conan condotto da Conan O’Brien e trasmesso dalla TBS. Come riporta il Washington Times l’attore e regista, intervistato dal conduttore, ha commentato: Continua la lettura di Sean Penn ringrazia Bush per aver “inventato” l’Isis: «Sono stati lui e Cheney a crearlo. Tante grazie!»