Archivi tag: Russia

Zelensky a Sanremo è l’occasione per gli ucraini di riappropriarsi della canzone italiana

di Yaryna Grusha Possamai (linkiesta.it, 28 gennaio 2023)

La polemica sulla partecipazione di Volodymyr Zelensky a Sanremo ha quasi superato quelle sulle accise e ha raggiunto il livello di quella sul servizio fotografico del presidente ucraino e della First Lady su Vogue. Tra l’altro l’Italia è stato l’unico Paese che si è indignato, grazie al sostegno di troll russi che, con il loro scarso Italiano via Google Translate, denunciavano un presidente «che al posto di fare la guerra, posa per un servizio su Vogue».

Ph. Claudio Onorati / Ansa

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Jim Carrey lascia Twitter con un nudo contro Elon Musk

(repubblica.it, 30 novembre 2022)

Se manterrà la sua promessa, ci mancherà Jim Carrey su Twitter. Con la sua ironia, i suoi messaggi trasversali, le sue battute e anche i suoi attacchi, come quando ha messo a testa in giù Benito Mussolini suscitando l’ira della nipote Alessandra.

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Jim Carrey messo al bando dalla Russia

di Simona Marchetti (corriere.it, 15 novembre 2022)

Dopo Sean Penn, Ben Stiller e Morgan Freeman, anche Jim Carrey finisce nella lista degli «indesiderati» e non potrà più entrare in Russia. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Mosca in un comunicato ufficiale.

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L’ultimo addio della Russia agli Oscar

di Anton Dolin (Meduza / huffingtonpost.it, 21 ottobre 2022)

Il 26 settembre la Russia ha annunciato che non candiderà un suo film agli Oscar che si terranno nel febbraio del 2023. Peraltro, solo tre giorni prima, il comitato russo degli Oscar aveva comunicato che il film da nominare sarebbe stato scelto tra 122 pellicole. Eppure, secondo il presidente dell’Associazione cinematografi della Federazione Russa Nikita Michalkov, lui stesso premio Oscar, questa sarebbe stata una “mossa insensata”.

Ph. Mikhail Metzel / Tass

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Elon Musk privatizza anche la pace in Ucraina

di Pierre Haski (France Inter / internazionale.it, 5 ottobre 2022)

Cosa rappresenta Elon Musk? Non passa giorno senza che questo miliardario cosmopolita proprietario delle automobili Tesla e dei razzi SpaceX, faccia parlare di sé. Di sicuro Musk è eccentrico e in preda alla brama di pubblicità, ma al contempo è doveroso prenderlo sul serio in quanto incarna un’evoluzione significativa, ovvero l’irruzione del privato in ambiti inusuali. È il caso della sua incursione nella sfera diplomatica, che non è certo passata inosservata.

Ph. Michael Gonzalez / Getty Images

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Sean Penn e Ben Stiller banditi a vita dalla Russia

a cura di Gennaro Marco Duello (fanpage.it, 5 settembre 2022)

Sean Penn e Ben Stiller sono stati “blacklistati” dalla Russia. Sono nella nuova lista di 25 cittadini statunitensi che non sono graditi in terra russa. Una risposta di Putin alle sanzioni personali che continuano ai danni della Russia da parte dell’amministrazione di Joe Biden. Penn e Stiller sono tra le personalità americane che hanno dato pieno appoggio al governo di Zelensky ed è per questo che sono stati entrambi messi nella black list, com’è stato anche annunciato dal ministro degli Esteri russo. Con una nota diffusa all’agenzia di stampa nazionale, Sergej Viktorovič Lavrov ha reso nota la misura: «In risposta alle sanzioni personali in continua espansione dell’amministrazione Biden contro i cittadini russi, è stato introdotto un divieto d’ingresso in Russia contro un altro gruppo di persone tra membri del Congresso degli Stati Uniti, funzionari di alto rango, rappresentanti del mondo degli affari e comunità di esperti, così come figure culturali (25 persone), su base permanente».

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L’infowar di Putin

di Maurizio Stefanini (linkiesta.it, 10 giugno 2022)

La guerra guerreggiata all’Ucraina è stata preceduta ed è accompagnata da una guerra cognitiva. Una “infowar” che la Russia ha combattuto contro l’Occidente, e di cui è stata obiettivo anche l’Italia. Divampano ora le polemiche sui simpatizzanti o propagandisti di Putin, e sul fatto se sia o no legittimo fare “liste di proscrizione”, ma – ad esempio – fu la Polizia Postale ad accertare che la notte tra il 27 e il 28 maggio 2018 si erano attivati all’improvviso quattrocento profili Twitter, fino ad allora dormienti, per scatenare, con centinaia di messaggi di insulti, richieste di impeachment del presidente Mattarella. E il tutto era stato ricondotto alla cosiddetta “Fabbrica di Troll”: quella Internet Research Agency, con sede al numero 55 di Via Savushkina a San Pietroburgo, che impiega decine di persone per immettere contenuti sui social 24 ore su 24, e il cui patron è Evgeny Prigozhin, l’oligarca famoso come “cuoco di Putin”.

Israel Palacio / Unsplash

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I vincitori dell’Eurovision hanno venduto il trofeo per comprare droni alla difesa ucraina

di Kevin Carboni (wired.it, 30 maggio 2022)

La Kalush Orchestra, la band ucraina che ha vinto l’Eurovision, ha venduto il suo trofeo per sostenere economicamente le forze armate di Kyiv, che da quattro mesi stanno combattendo per difendere il Paese dall’aggressione militare russa. La formazione, che prende il nome dalla città di Kaluš, nell’Ucraina occidentale, ha messo all’asta su Facebook il microfono di cristallo della competizione, raccogliendo 838mila dollari destinati all’acquisto di alcuni droni di fabbricazione ucraina Pd-2. Oleh Psjuk, Ihor Didencuk e Vlad Kurochka, i tre componenti del gruppo, come molti altri artisti provenienti dall’Ucraina sono impegnati nel sostenere la difesa del Paese. Quest’ultima azione ha coinciso con un loro concerto a Berlino, tenuto proprio per raccogliere fondi e contribuire ad acquistare aiuti umanitari per la popolazione civile.

Ph. Marco Bertorello / Afp via Getty Images

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Gentili indignati, l’Eurovision è sempre stato politico

di Davide Piacenza (esquire.com, 16 maggio 2022)

“Il suo popolo sta morendo e lui pensa all’Eurovision. Mah, forse sarò io a non capire”. Un tweet sibillino della giornalista Sandra Amurri commenta uno screenshot di un post del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che qualche ora prima invitava calorosamente a votare per la Kalush Orchestra, il gruppo ucraino poi uscito vincitore dall’Eurovision di Torino. Se prima della proclamazione del vincitore della competizione canora europea la teoria del “complotto per far vincere l’Ucraina” era solo il prodotto dell’incontinenza verbale di qualche svitato, a Eurovision finito è diventata mainstream: “Facciamogli vincere anche il mondiale dai…”, scrive con eccesso di puntini di sospensione un accademico di sinistra. “Di questo passo ogni competizione canora, sportiva, cinematografica sarà assegnata alle Vittime”, verga l’editorialista di destra.

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Il video della canzone che ha vinto l’Eurovision, girato tra le macerie di Irpin e Bucha

(ilpost.it, 15 maggio 2022)

I Kalush Orchestra, la band ucraina che nella notte tra sabato e domenica ha vinto l’Eurovision Song Contest, hanno pubblicato il video ufficiale della canzone Stefania, con cui si sono presentati al festival. Il video è stato girato tra le rovine di Bucha e Irpin, due città gravemente colpite dagli attacchi russi e di cui si è molto parlato anche fuori dell’Ucraina dopo che in aprile erano emerse prove di massacri di civili. Il leader della band Oleh Psyuk ha presentato il video dicendo: «Avevo dedicato questa canzone a mia madre ma, quando è scoppiata la guerra, la canzone ha preso molti altri nuovi significati. Anche se la canzone non contiene una parola che faccia riferimento alla guerra, molte persone hanno cominciato ad associarla alla madre Ucraina. Di più, la gente ha cominciato a chiamarla l’inno della nostra guerra. Ma se Stefania è ora l’inno della nostra guerra, vorrei che diventasse l’inno della nostra vittoria».