Archivi tag: Ronald Reagan

E se distinguere Vero e Falso su Internet fosse semplicemente impossibile?

di Stefano Piri (esquire.com, 12 febbraio 2021)

Nel gennaio del 1976 l’irruzione di un nuovo personaggio ravviva l’immaginario politico americano, ancora sbiadito dopo l’epocale perdita d’innocenza del Watergate. A portare agli onori delle cronache colei che presto sarà nota a ogni onesto lavoratore americano come Welfare Queen è il candidato alle primarie repubblicane Ronald Reagan, ex governatore della California, ex presidente del sindacato degli attori di Hollywood e soprattutto ex divo dei western anni Quaranta: uno che sa come si costruisce un personaggio, insomma. «A Chicago hanno scoperto questa donna: se ne andava in giro su una Cadillac e usava 80 nomi, 30 indirizzi e 15 numeri di telefono per raccogliere buoni pasto, pensioni sociali, pensioni da veterano per quattro mariti inesistenti morti in guerra. Il suo reddito non tassabile, da solo, arrivava a 150mila dollari all’anno».

RepresentUS
RepresentUS

Continua la lettura di E se distinguere Vero e Falso su Internet fosse semplicemente impossibile?

“Trump? È un nostro uomo da 40 anni”: la rivelazione di un ex agente del Kgb

di Anna Ditta (tpi.it, 30 gennaio 2021)

Per quarant’anni i servizi segreti russi hanno coltivato rapporti con Donald Trump, che da presidente degli Stati Uniti sarebbe stato condizionato, nelle sue scelte, dai legami col Cremlino. A sostenerlo è Yuri Shvets, ex spia del Kgb che ha operato a Washington negli anni Ottanta ed è la principale fonte del nuovo libro del giornalista Craig Unger, intitolato American Kompromat. Secondo Shvets, Trump veniva considerato un “asset” dell’intelligence russa. “È un esempio di come le persone venivano reclutate quando erano studenti e poi arrivavano a posizioni importanti, qualcosa del genere è successa con Trump”, ha detto l’ex agente, ora 67enne, in un’intervista al Guardian. “Non c’era un grande piano di far sviluppare questo tizio che quarant’anni dopo sarebbe diventato presidente. A quel tempo i russi cercavano di reclutare come pazzi e andavano dietro a decine e decine di persone”, spiega Shvets.american_kompromat Continua la lettura di “Trump? È un nostro uomo da 40 anni”: la rivelazione di un ex agente del Kgb

Non puoi sempre avere quello che vuoi, o delle dispute politiche sulle canzonette

di Maurizio Stefanini (linkiesta.it, 30 giugno 2020)

I Rolling Stones contro Donald Trump, e non solo. A Tulsa, nel comizio di apertura della sua campagna elettorale, il presidente ha fatto suonare You can’t always get what you want: una canzone che ha compiuto 52 anni, dal momento che fu registrata il 16 e 17 novembre 1968, per essere inclusa nell’album del 1969 Let it bleed.WoodyGuthrie_This_machine_kills_fascists Continua la lettura di Non puoi sempre avere quello che vuoi, o delle dispute politiche sulle canzonette

Quando i famosi vanno a caccia di voti

di Roberta Mercuri (vanityfair.it, 12 luglio 2020)

Nei giorni scorsi il rapper Kanye West ha fatto sapere che si candiderà alle elezioni presidenziali americane del 2020. Secondo il New York Post, a dire il vero, il sogno del marito di Kim Kardashian – che ha fatto sapere di voler chiamare il suo partito Birthday Party, «perché quando vinceremo sarà il compleanno di tutti» – è quasi impossibile da realizzare: a soli quattro mesi dalle elezioni del 3 novembre, avrebbe già perso tutte le scadenze per la presentazione della candidatura. C’è da dire, però, che in alcuni Stati è ancora possibile l’aggiunta di candidati indipendenti.Lollobrigida_Paralamento_Europeo Continua la lettura di Quando i famosi vanno a caccia di voti

Politica e Spettacolo andata-ritorno

di Antonella Boralevi (lastampa.it, 1° ottobre 2019)

La signora Nunzia De Girolamo ha, come chiunque, il diritto di fare quello che le pare. Finché non danneggia altri, che è il limite della libertà personale in democrazia. Dunque, se invece che la politica vuole fare lo spettacolo, ne ha facoltà. Come si dice in Parlamento per dare la parola agli eletti del popolo.politica-spettacolo Continua la lettura di Politica e Spettacolo andata-ritorno

Richard Nixon? Forse non fu un grande politico, ma fu un ottimo musicista

(linkiesta.it, 10 settembre 2019)

Un politico farebbe di tutto pur di distogliere l’attenzione da uno scandalo che lo riguarda. Anche mettersi a suonare il pianoforte. Lo fece, per fare un esempio, il presidente americano Richard Nixon: [il 7 marzo 1974, N.d.C.] proprio al picco del caso Watergate, per dare un’immagine più simpatica di sé, si prestò ad accompagnare la cantante Pearl Bailey durante la cena dedicata all’Associazione dei Governatori (c’era anche Ronald Reagan, in quanto governatore della California).east-room-1974-bailey-nixon Continua la lettura di Richard Nixon? Forse non fu un grande politico, ma fu un ottimo musicista

La lista dei cantanti anti-Trump? Sempre più lunga e agguerrita

di Giusi Fasano («7», suppl. al Corriere della Sera», 8 novembre 2018)

La diffida è arrivata pochi giorni fa all’ufficio legale della Casa Bianca. Mittente: l’avvocato del cantante americano Pharrell Williams. Che se la prende direttamente con Donald Trump. «Il giorno dell’omicidio di 11 persone per mano di un “nazionalista” folle», scrive, «il Presidente ha usato la canzone Happy (Felice) in un evento politico in Indiana. Non c’era nulla di “felice” nella tragedia inflitta al nostro Paese e nessuna autorizzazione era stata concessa per l’uso di questa canzone per questo scopo».pharrell-vs-trump Continua la lettura di La lista dei cantanti anti-Trump? Sempre più lunga e agguerrita

Celebrity politicians are a sign of our political decline

by Cas Mudde (theguardian.com, 10 January 2018)

When Oprah Winfrey gave a blistering speech of women’s empowerment at the Golden Globes, pundits went into overdrive speculating that she might run for office. Media networks are now dreaming of a 2020 presidential race between Donald Trump and Oprah.oprah-obama-clinton Continua la lettura di Celebrity politicians are a sign of our political decline

Oprah Winfrey presidente? È un’idiozia (peggio di Trump)

di Fulvio Scaglione (linkiesta.it, 10 gennaio 2018)

Se l’arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscontantipolizziasse, vi disarcivescoviscontantinopolizzereste anche voi? E se Donald Trump è un idiota, come lietamente proclama la migliore società, dobbiamo diventare idioti anche noi?OPRAH_T Continua la lettura di Oprah Winfrey presidente? È un’idiozia (peggio di Trump)

Il bello della politica: da Macron a Trump tutti schiavi del trucco

In tre mesi il presidente francese ha speso 26mila euro per make up e parrucchiere. Ci sono precedenti illustri

di Vittorio Zucconi («la Repubblica», 26 agosto 2017)

Emmanuel Macron non è certo il primo. Schiavi delle luci televisive da oltre mezzo secolo – dal disastro di un Richard Nixon sudaticcio e mal rasato contro il fresco e giovanile Kennedy nel 1960 – leader politici e aspiranti condottieri dipendono oggi più da truccatori e parrucchieri che da consiglieri strategici e sondaggisti. Così l’ultima notizia racconta dei 26mila euro spesi dall’Eliseo in tre mesi.Macron-make-up Continua la lettura di Il bello della politica: da Macron a Trump tutti schiavi del trucco