Archivi tag: Qatar 2022

Joshua Kimmich si è pentito di aver protestato durante i Mondiali in Qatar

Ph. Robert Cianflone / Getty Images

(ilpost.it, 14 novembre 2024)

Mercoledì 13 novembre il capitano della Nazionale maschile di calcio della Germania, Joshua Kimmich, ha detto che lui e i suoi compagni di squadra non avrebbero dovuto «esprimere posizioni politiche» durante il Mondiale di calcio del 2022 che si è tenuto in Qatar. All’epoca la Nazionale tedesca aveva protestato contro il divieto imposto dalla Fifa all’utilizzo delle fasce da capitano arcobaleno, pensate come messaggio contro le discriminazioni di genere e a favore dell’inclusione delle persone appartenenti alla comunità Lgbtq+.

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A Napoli torna il “take a knee” contro il razzismo

(agi.it, 30 marzo 2024)

La protesta silenziosa dei giocatori titolari e delle riserve del Napoli che oggi si sono inginocchiati prima della partita contro l’Atalanta ha rispolverato il rito del “taking a knee” contro il razzismo. Stavolta il gesto, fatto significativamente mentre risuonava l’inno della Serie A, voleva essere di solidarietà con Juan Jesus dopo l’assoluzione di Francesco Acerbi per le presunte offese razziste che avrebbe rivolto al difensore brasiliano.

LaPresse

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I sauditi comprano calciatori come gladiatori

di Paolo Mossetti (esquire.com, 21 luglio 2023)

Il calciatore Jordan Henderson, per dodici stagioni centrocampista del Liverpool, ha sempre difeso i diritti della comunità Lgbt+, al punto da diventarne una vera bandiera. In questi giorni, però, le organizzazioni per la difesa delle minoranze sessuali sono in preda allo sconcerto: il loro Football Ally preferito avrebbe accettato di giocare per l’Al-Ettifaq, club saudita allenato dalla legenda Steven Gerrard, che gli quadruplicherebbe lo stipendio, facendogli percepire oltre 40 milioni di euro l’anno.

Afp / Getty Images

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Coach Macron: l’ennesimo presidente che usa il calcio per fini politici

di Valerio Moggia (linkiesta.it, 21 giugno 2023)

Cercherà di insistere. Sono queste le parole con cui Emmanuel Macron ha risposto a un tifoso preoccupato, la scorsa settimana. La preoccupazione è quella che, questa estate o al più tardi in quella del 2024, Kylian Mbappé lasci il Paris Saint-Germain e la Francia per trasferirsi all’estero, quasi certamente al Real Madrid. È una questione che riguarda da vicino il Presidente della Repubblica, notoriamente legato all’attaccante parigino e altrettanto interessato a contrastare l’indebolimento del calcio locale.

Ph. Manu Fernandez / Ap – LaPresse

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In Bielorussia il calcio è diventato uno strumento di protesta contro il regime

di Valerio Moggia (linkiesta.it, 7 gennaio 2023)

Una lista di proscrizione di quarantanove nomi, tutti dissidenti politici secondo l’accusa del governo. Tutti calciatori. È l’ultima trovata del regime di Aljaksandr Lukashenko per reprimere il dissenso in Bielorussia: gli atleti inclusi nella lista non potranno più giocare nei club locali né essere convocati in Nazionale, segnala il giornalista Tadeusz Giczan. Di fatto, le loro carriere sono finite, a meno di non abbandonare il Paese e trovare un ingaggio all’estero.

Ap / LaPresse

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L’Iran ha deviato un volo per impedire alla famiglia di Ali Daei di lasciare il Paese

(ilpost.it, 27 dicembre 2022)

Lunedì le autorità iraniane hanno costretto a un atterraggio imprevisto un aereo di linea diretto a Dubai della Mahan Air, una compagnia privata iraniana, poco prima che uscisse dallo spazio aereo del Paese: l’intento era di evitare l’uscita dall’Iran della moglie e della figlia di Ali Daei, un famoso ex calciatore che negli ultimi mesi ha sostenuto le proteste contro il regime.

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Le polemiche sul mantello dato a Messi dopo la vittoria dei Mondiali

(ilpost.it, 19 dicembre 2022)

Le immagini di Lionel Messi che solleva la Coppa del Mondo vinta con l’Argentina erano attesissime dai tifosi di mezzo mondo, perché hanno segnato la consacrazione di una carriera eccezionale e l’ingresso del giocatore, secondo molti, tra i più grandi della storia del calcio, assieme a Pelè e Diego Armando Maradona. In quelle foto però rimarrà per sempre un particolare insolito e un po’ strano, che infatti ha attirato molti commenti e critiche: un mantello nero indossato sopra la maglia dell’Argentina.

Getty Images

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I guai dell’Argentina non si risolvono con i Mondiali

(ilpost.it, 13 dicembre 2022)

La ministra del Lavoro argentina Kelly Olmos ha recentemente dichiarato che nel mese di dicembre la priorità è «vincere il Mondiale, più che combattere l’inflazione». Si è poi dovuta scusare, ma questa dichiarazione dice molto sullo stato delle cose in Argentina. La speranza di una vittoria ai Mondiali di calcio sta in un certo senso distogliendo l’attenzione della popolazione e della sua classe politica dalla grave condizione economica, sociale e politica che sta affliggendo il Paese.

Ph. Matthias Hangst / Getty Images

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Il “Mondiale della vergogna” del 1978

(ilpost.it, 24 novembre 2022)

Nel pomeriggio del 1° giugno 1978 lo stadio Monumental di Buenos Aires era pieno di gente, lì per assistere alla cerimonia di apertura dei Mondiali di calcio. L’inizio di tutto quanto fu il discorso della massima autorità argentina, Jorge Videla, presentato dall’annunciatore come «tenente generale» ed «eccellentissimo presidente della nazione».

Stf / Ducklau / Ap

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I calciatori dell’Iran hanno ceduto alle pressioni e cantato l’inno

di Davide Sarsini (agi.it, 25 novembre 2022)

L’Iran non ha ripetuto la clamorosa protesta della prima giornata del Mondiale e contro il Galles tutti i suoi giocatori hanno cantato o almeno mormorato l’inno nazionale. Le immagini li hanno mostrati in primo piano, tutti con la bocca semi-aperta.

Ap

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