Archivi tag: propaganda

L’Istituto Luce, biografia visiva del nostro Paese

(ilpost.it, 28 aprile 2024)

Nel numero della rivista cinematografica Lo Schermo del luglio del 1936 l’avvocato e giornalista romano Luciano De Feo raccontava di quando, nei primi mesi del 1924, con alcuni amici aveva fondato «una piccola società anonima che affrontava, più con la forza dello spirito che dei mezzi finanziari e tecnici a disposizione, un programma ricco di ambizione: dar vita nell’Italia Fascista ad un movimento di cultura a mezzo del cinema». La società che citava De Feo era quella da cui di lì a poco nacque l’Istituto Luce, considerato la più antica istituzione pubblica destinata alla diffusione del cinema (che era nato una trentina di anni prima) a scopi didattici e informativi del mondo.

Archivio Luce

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I due film che in Libia conoscono tutti

(ilpost.it, 23 marzo 2024)

In Libia tutti hanno presenti due film: Il messaggio, del 1976, e Il leone del deserto, del 1980. La televisione li trasmette da decenni, in occasione di feste e celebrazioni ufficiali, e sono di gran lunga i film più amati e visti nel Paese. Ma non sono dei film come gli altri. Li finanziò l’allora presidente Muammar Gheddafi, e secondo il regista e produttore cinematografico libico Muhannad Lamin, che ha raccontato sul sito New Lines Magazine il loro ruolo centrale nella storia del suo Paese, sono oggi quello che in altri posti sono i film di Natale, come potrebbe essere in Italia Una poltrona per due.

Il messaggio (Al-risâlah)

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Foto, simboli e pasticci

di Maurizio Crippa (ilfoglio.it, 17 aprile 2024)

Una volta il gran Massimo Moratti, presidente y compañero, spinto dalla sua tifoseria terzomondista-vip, accarezzò da vicino l’idea di stampare sulla tessera della Beneamata non l’effigie di qualche suo divin puntero, ma quella del Comandante Che Guevara. Lo dissuasero, forse, uomini della statura politica di un Peppino Prisco.

Elly Schlein via Instagram

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“Padre amichevole”, la nuova canzone dedicata a Kim Jong-un

di Giulia Pompili (ilfoglio.it, 17 aprile 2024)

Cittadini, soldati, giornalisti: tutti cantano la nuova canzone dedicata al leader nord-coreano Kim Jong-un. L’ha diffusa la Korean Central Television in un video pubblicato oggi, come riportato dal sito specializzato NkNews. Il titolo del brano, stranamente allegro e dal ritmo che sarebbe sicuramente vietato in Cecenia, è Padre amichevole, e le persone la cantano col pollice alzato, sorridenti, e inneggiando a un “futuro più luminoso” sotto la sua guida.

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Al Jazeera non è una cosa sola

di Valerio Clari (ilpost.it, 9 aprile 2024)

La rete televisiva del Qatar Al Jazeera è uno dei più importanti network di informazione al mondo e uno dei pochi media internazionali rimasti operativi nella Striscia di Gaza, invasa ormai da mesi dall’esercito israeliano. Da quando è nata, nel 1996, è stata al centro di numerose polemiche internazionali, accusata di fare da “megafono” alle ambizioni politiche degli emiri del Qatar, dei movimenti islamisti e talvolta di quelli terroristi.

Ph. Suzanne DeChillo / The New York Times – Redux

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TikTok non è l’unico social network che dovrebbe preoccuparci

di Pierre Haski (France Inter / internazionale.it, 28 marzo 2024)

Quando negli Stati Uniti sono emerse le prime minacce di un divieto nei confronti del social network TikTok, un parlamentare ha esclamato: «Ci faremo detestare da un’intera generazione». Fondato nel 2016, oggi TikTok è il social network più popolare, con più di un miliardo di utenti in tutto il mondo (in maggioranza giovani), che diventano due miliardi se contiamo anche la versione cinese Douyin. Solo in Francia, TikTok ha più di 20 milioni di iscritti; negli Stati Uniti 170 milioni.

Ph. Bing Guan / Bloomberg – Getty Images

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Trump vende copie griffate della Bibbia

(adnkronos.com, 27 marzo 2024)

Dopo le sneakers griffate, il debutto di Truth a Wall Street e i suoi non fungible token (Nft), Donald Trump ha iniziato a vendere anche edizioni speciali della Bibbia. «È il mio libro preferito», ha detto il candidato del Partito repubblicano alle prossime elezioni presidenziali in un video postato su Truth Social all’indomani della decisione della corte d’appello di New York che gli ha concesso dieci giorni di tempo per versare la somma (scontata) di 175 milioni di dollari a seguito di una sentenza per frode fiscale e finanziaria.

GodBlessTheUSABible.com

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“Kartuli Disco”, la cover di “Italodisco” che spopola nell’ex Urss

di Luna De Bartolo (repubblica.it, 11 marzo 2024)

La cover georgiana di una già notissima canzone italiana ha superato i propri confini nazionali, diventando addirittura più popolare del suo modello. Si tratta di Kartuli Disco, adattamento in lingua locale di Italodisco dei The Kolors, che sta generando a sua volta riedizioni in tutto lo spazio postsovietico con risvolti, anche politici, piuttosto curiosi.

PosTV via YouTube

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Pupo in Russia: non sono solo canzonette

di Maurizio Caprara (corriere.it, 16 marzo 2024)

«Invece che starmene tranquillamente e comodamente a casa, ho deciso di andare in “trincea”» ha dichiarato Pupo, nome d’arte di Enzo Ghinazzi, prima di imbarcarsi per Mosca. Benché possa apparire ardita, la metafora impiegata dal popolare cantante è azzeccata. Non è un bighellonare da turista né un omaggio alla libera cultura dirigersi verso il Palazzo di Stato del Cremlino per registrare uno speciale tv nei giorni delle elezioni che porteranno al quinto mandato presidenziale per Vladimir Putin.

Ph. Giorgio Monteforti via Flickr

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Viviamo nell’epoca della post-falsità

di Nicolas Lozito (lastampa.it, 17 febbraio 2024)

Nel 2016 – ai tempi delle fake news e dell’ascesa di Donald Trump – l’Oxford Dictionary eleggeva a parola dell’anno “post-truth”, post-verità. La verità diventa secondaria: ogni fatto può essere interpretato. Oggi, di fronte all’ascesa dell’Intelligenza Artificiale, dobbiamo coniare un altro neologismo: post-falsità. Il falso è così diffuso e invadente, così appiccicoso e indistinguibile che non bastano le solite armi del buon senso per resistere all’assalto.

If Only

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