Archivi tag: propaganda

Guerra politica in casa Marvel: censurato Art Spiegelman

di Marco Giusti (dagospia.com, 19 agosto 2019)

Apolitico? Apolitico un cazzo! Art Spiegelman, il geniale e celebrato autore di Maus, massima autorità internazionale di comic books, santone della cultura ebrea-newyorkese, è furibondo con la Marvel e con il suo CEO, il miliardario Isaac “Ike” Perlmutter, che gli hanno censurato la dotta introduzione per un librone de luxe dedicato alla Marvel e ai suoi supereroi. Devi tagliare la parte politica, gli ha detto un editor, “devi essere apolitico”.

Marvel Comics
Marvel Comics

Continua la lettura di Guerra politica in casa Marvel: censurato Art Spiegelman

Il ducetto postmoderno

di Paolo Ercolani (lurtodelpensiero.blogautore.espresso.repubblica.it, 22 agosto 2019)

A più persone dovrebbe sorgere il dubbio di essersi talmente concentrate sulle sciocchezze elargite da Salvini a piene mani, alcune delle quali sicuramente gravi, da averne ignorato il dato sostanziale di fondo: l’inconsistenza culturale e politica. Fra balli sfrenati in spiaggia, felpe sbarazzine, divise improbabili ed espliciti ammiccamenti all’armamentario della simbologia fascista (e mafiosa), infatti, è passato in secondo piano il fatto che ci troviamo di fronte a un furbissimo ragazzo di oltre quarant’anni che, piaccia o meno, è però del tutto inadeguato a recitare qualsiasi ruolo di primo piano nella guida di un Paese come l’Italia.

Giacomo Licata via Facebook
Giacomo Licata via Facebook

Continua la lettura di Il ducetto postmoderno

Rai? Mediaset? No, ormai chiamatela TeleSalvini

di Lady V (linkiesta.it, 29 luglio 2019)

Se Matteo Salvini volesse fondare una televisione tutta sua, oggi avrebbe l’imbarazzo della scelta in fase di casting. Da qualche mese stiamo assistendo a uno spettacolo miserevole, un festival della spudorata faziosità sovranista in cui giornalisti e conduttori sembrano fare a gara a chi lecca meglio i piedi del ministro degli Interni.MarioGiordano_Fuori_dal_coro Continua la lettura di Rai? Mediaset? No, ormai chiamatela TeleSalvini

La petizione su Change per nominare “Salvini Premier”

(giornalettismo.com, 19 agosto 2019)

D’accordo. Ci direte che le petizioni su Change.org ormai si fanno per qualsiasi cosa, fosse anche l’abolizione dell’ananas sulla pizza nei ristoranti per turisti a Roma. Ma dobbiamo considerare un fenomeno – per fortuna marginale – che, come ogni cosa che avviene sul Web, potrebbe ingigantirsi a macchia d’olio e, in futuro, giocare un ruolo sempre più importante. Tra le prime tendenze di Twitter, questa mattina, c’è una petizione per Salvini Premier.petizione-Salvini-premier Continua la lettura di La petizione su Change per nominare “Salvini Premier”

Il governo Conte in 14 indimenticabili post

di Francesco Oggiano (wired.it, 10 agosto 2019)

Il post-Conte – ora che la crisi di governo è una realtà conclamata – non può che iniziare da lì: dai post dei suoi vice e dei suoi ministri. Ora che il governo più Twitter-dipendente di sempre si appresta a ricominciare una nuova campagna elettorale (qualora avesse mai terminato quella precedente), è forse il caso di ricordarlo attraverso i suoi interventi politici (in senso lato) su Facebook, Twitter e Instagram.

Ph. Miguel Medina / Afp / Getty Images
Ph. Miguel Medina / Afp / Getty Images

Continua la lettura di Il governo Conte in 14 indimenticabili post

Perché i 5 Stelle sono diventati il mostro di Frankenstein (e la colpa è tutta di Grillo)

di Massimo Nava (linkiesta.it, 9 agosto 2019)

C’è qualche cosa di intrinsecamente melodrammatico nella parabola discendente del Movimento 5 Stelle e del guru che lo ha immaginato, promosso, lanciato con intelligenza e passione, eretto a paradigma sociale e culturale di valori alternativi, motore del cambiamento, crocevia di speranze, prateria di consenso politico.

Ph. Marco Bertorello / Afp
Ph. Marco Bertorello / Afp

Continua la lettura di Perché i 5 Stelle sono diventati il mostro di Frankenstein (e la colpa è tutta di Grillo)

Alziamoci e andiamocene da Viminale Beach

di Flavia Perina (linkiesta.it, 5 agosto 2019)

C’è un mondo oltre Matteo Salvini, come ce n’era uno oltre Matteo Renzi, e persino oltre Silvio Berlusconi, e tuttavia la politica italiana dall’epoca del primo predellino alla nuovissima stagione del Papeete sembra ferma al giudizio sulle leadership, alla critica delle leadership, all’ossessione per le leadership, al punto da immaginare una sindrome di Stoccolma vera e propria.Matteo-Salvini-Papeete-Beach Continua la lettura di Alziamoci e andiamocene da Viminale Beach

È casuale che dopo l’intervista con il “Corriere” Salvini sponsorizzi un suo inserto?

(giornalettismo.com, 2 agosto 2019)

Prima di essere ministro dell’Interno, prima di essere vicepremier, prima di essere leader della Lega, parlamentare europeo, padre, compagno e tifoso del Milan, Matteo Salvini è di fatto un influencer. Con i suoi quasi 4 milioni di Followers su Facebook, 1,6 milioni su Instagram e 1,1 milioni su Twitter, Salvini è il politico più seguito d’Italia.salvini-fallaci-corsera Continua la lettura di È casuale che dopo l’intervista con il “Corriere” Salvini sponsorizzi un suo inserto?

Il posto peggiore di Internet

(ilpost.it, 5 agosto 2019)

Diciannove minuti prima della telefonata che ha avvertito i servizi d’emergenza della sparatoria in corso in un supermercato di El Paso, Texas, su un sito Internet è comparso un manifesto di quattro pagine pieno di insulti razzisti e antisemiti e di teorie complottiste contro gli immigrati, che a un certo punto conteneva la frase: «Oggi probabilmente morirò».

Ph. Mario Tama / Getty Images
Ph. Mario Tama / Getty Images

Continua la lettura di Il posto peggiore di Internet

Il suicidio della democrazia, in diretta dal Salvini Beach Party

di Massimo Nava (linkiesta.it, 5 agosto 2019)

Se fosse un’epidemia ci sarebbe la corsa ai vaccini, a misure di prevenzione, a organizzare un cordone sanitario. Sembra invece che i cittadini si divertano a diffondere il virus fra i vicini di casa, che molti giornali si preoccupino di dimostrarne la non pericolosità e alcuni media di garantirne i vantaggi per la salute pubblica, che medici e infermieri stiano alla finestra, benché preoccupati, nell’attesa indefinita che l’epidemia passi da sola.

Ansa
Ansa

Continua la lettura di Il suicidio della democrazia, in diretta dal Salvini Beach Party