Archivi tag: propaganda

La ciclista che mostrò il dito medio a Trump ha vinto un’elezione locale in Virginia

(ilpost.it, 6 novembre 2019)

Juli Briskman, una donna statunitense diventata famosa un paio di anni fa per una foto che la ritraeva in bicicletta mentre mostrava il dito medio all’auto su cui viaggiava il presidente Donald Trump, è stata eletta in un organo politico equivalente a un consiglio provinciale nella contea di Loudoun, in Virginia.

Ph. Brendan Smialowski / Afp
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La Cina e tutti i regimi autoritari che provano a ripulirsi l’immagine con lo sport

di Lucio Palmisano (linkiesta.it, 28 ottobre 2019)

«Calcio e politica non possono dormire nello stesso letto». La frase tanto perentoria dell’ex attaccante del Real Madrid Jorge Valdano in un’intervista a El País di qualche giorno fa lascia più di qualche dubbio. Lo sa bene anche lui come il calcio, e più in generale lo sport, tenda spesso e volentieri a fare rima con politica e affari.

Ph. Fred Dufour / Pool / Afp
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Sinistra e pallone. Storia senza lieto fine del rapporto tra New Labour e Premier League

di Andrea Costanzo (linkiesta.it, 26 ottobre 2019)

Le quarantott’ore più importanti della vita di Tony Blair sono state, con ogni probabilità, quelle comprese tra il 2 e il 3 maggio del 1997. Il venerdì “the Great Persuader” fu eletto Primo ministro del Regno Unito, riportando il partito laburista al governo dopo quasi vent’anni di attesa. Il giorno seguente il suo Newcastle United vinse 1-0 ad Highbury contro l’Arsenal, ipotecando di fatto la qualificazione alla prima Champions League della sua storia.Blair-Wenger Continua la lettura di Sinistra e pallone. Storia senza lieto fine del rapporto tra New Labour e Premier League

Twitter non pubblicherà più annunci politici a pagamento

(ilpost.it, 30 ottobre 2019)

Jack Dorsey, il ceo di Twitter, ha annunciato che il suo social network non pubblicherà più annunci politici a pagamento in tutto il mondo. In una serie di tweet, ha spiegato che la decisione deriva dal fatto che la politica dovrebbe “guadagnarsi” l’attenzione delle persone e non acquistarla.

Ph. Prakash Singh / Afp / Getty Images
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La lettera di alcuni dipendenti di Facebook contro le regole di Facebook sulle pubblicità dei politici

(ilpost.it, 29 ottobre 2019)

Il New York Times ha pubblicato una lettera firmata da circa duecentocinquanta dipendenti di Facebook – su oltre trentamila totali – che critica la decisione presa dall’azienda di non sottoporre gli annunci a pagamento dei politici a una verifica sulla veridicità del loro contenuto, permettendo di conseguenza la diffusione di notizie false sulla piattaforma.

Ph. Andrew Harnik / AP
Ph. Andrew Harnik / AP

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La brutta copia di Alberto Angela (cosa non si fa in campagna elettorale)

di Manginobrioches (huffingtonpost.it, 24 ottobre 2019)

Le prova proprio tutte, l’ex ministro della Propaganda. Dopo aver per anni incarnato il perfetto assaggiatore di sagre, fiere e feste, aspirante giurato a qualsiasi talent gastronomico (ma la trasmissione di riferimento sembra piuttosto la celeberrima Man vs Food, epica sfida dell’uomo ai piatti più enormi del pianeta e alla civiltà del colesterolo tutta), ora ci prova con uno dei capisaldi della televisione italiana.MatteoSalvini_AlbertoAngela Continua la lettura di La brutta copia di Alberto Angela (cosa non si fa in campagna elettorale)

San Valentino instrumentum regni: quell’ossessione sovranista per i simboli religiosi

di Andrea Fioravanti (linkiesta.it, 24 ottobre 2019)

Salvini bacia il rosario, Meloni invoca «Dio, padre e famiglia», Conte confessa di avere nel portafoglio il santino di Padre Pio. Quando si tratta di fare campagna elettorale ogni mezzo è lecito, e i politici italiani usano la religione per ottenere qualche voto in più. L’ultimo esempio è quello di Luigi Di Maio che mercoledì, al santuario di San Valentino a Terni, ha chiesto al Santo di proteggere «tutte le persone innamorate del bene comune. L’amore per la cosa pubblica e per il Paese salveranno questa nazione».

Adnkronos
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Il calcio è una cosa troppo seria

di Giovanni Francesio (ilfoglio.it, 19 ottobre 2019)

Hai voglia a dire che bisogna tenere la politica fuori dagli stadi. Anche mio nonno me lo diceva sempre, “non bisogna mescolare politica e sport”, poi però tifava contro il Brasile perché Socrates era comunista. Non c’è niente da fare: la politica, negli stadi, ci entra sempre, e da tutte le parti. Nell’ultima settimana abbiamo visto davvero di tutto.

uefa.com
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Forse il sostegno dei calciatori turchi a Erdogan non è così sentito

di Vincenzo Martucci (agi.it, 15 ottobre 2019)

L’Europa libera s’indigna, il mondo libero s’indigna, l’umanità s’indigna. La guerra scatenata dai turchi contro i curdi sul confine con la Siria ci invia immagini terrificanti, con migliaia di civili in fuga, devastazioni, morti, distruzioni e, in parallelo, ci mostra sconvolgenti manifestazioni di solidarietà al presidente Erdogan da parte di atleti turchi che ospitiamo nelle nostre squadre.

Ph. Ozan Kose / Afp / Getty Images
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Tutti i calciatori turchi fanno il saluto militare per Erdogan

(giornalettismo.com, 12 ottobre 2019)

Cosa accade quando la politica mette i bastoni tra le ruote allo sport? Quello che stiamo vedendo in questi giorni sui social. Sono in molti a prendere posizione in merito all’offensiva turca in Siria voluta da Erdogan, e i calciatori non fanno eccezione.

Ph. Huseyin Aldemir / Reuters
Ph. Huseyin Aldemir / Reuters

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