di Andrea Costanzo (linkiesta.it, 1° febbraio 2020)
A chi gli chiede un aneddoto divertente sul suo passato, spesso Recep Tayyip Erdogan racconta di quando, poco più che ventenne, fu a un passo dal giocare per la sua squadra del cuore, il Fenerbahçe. Erdogan sostiene che il suo acquisto sfumò all’ultimo istante, quando il club decise di cambiare guida tecnica e il nuovo allenatore disse di non essere interessato a quel giovanotto così devoto da essere soprannominato dai compagni di squadra hoca, “insegnante di religione”.