Archivi tag: propaganda

Facebook ora segnala i media controllati dai governi

di Gabriele Porro (wired.it, 5 giugno 2020)

Facebook inizierà ad etichettare le pagine di giornali e media che reputa siano totalmente o parzialmente sotto il controllo del proprio governo. L’obiettivo dichiarato è offrire un servizio che migliori la trasparenza per gli editori. «Le persone dovrebbero sapere se le notizie che leggono provengono da una pubblicazione che potrebbe essere sotto l’influenza di un governo» scrive Nathaniel Gleicher, capo delle politiche di cybersecurity di Facebook sul blog della società.Facebook_cybersecurity Continua la lettura di Facebook ora segnala i media controllati dai governi

Instagram, Twitter e Facebook rimuovono un post di Trump su Floyd (per violazione di copyright)

di Luca Serafini (tpi.it, 6 giugno 2020)

Instagram, Twitter e Facebook hanno rimosso un post su George Floyd pubblicato dalla campagna per la rielezione di Donald Trump. La motivazione è che il post conteneva materiale che non rispettava il Digital Millennium Copyright Act: si tratta della legge sul diritto d’autore digitale. Chi utilizza una creazione originale condivisa dai social deve essere autorizzato a farlo e le piattaforme che non rimuovono i post che violano questa norma vengono ritenute responsabili.Trump_Twitter Continua la lettura di Instagram, Twitter e Facebook rimuovono un post di Trump su Floyd (per violazione di copyright)

Alberto di Monaco diventa attore (come mamma Grace)

di Roberta Mercuri (vanityfair.it, 2 giugno 2020)

Da royal ad attore. A 62 anni Alberto di Monaco emula mamma Grace Kelly con un ruolo cinematografico. Il principe ha partecipato al remake di C’était un rendez-vous, un cortometraggio di Claude Lelouch del 1976. Il film originale mostrava una velocissima corsa in auto di otto minuti – a guidare era lo stesso regista – per le strade più suggestive di Parigi. Nel remake (titolo: Le grand rendez-vous), girato a Montecarlo, dove questo fine settimana si sarebbe dovuto svolgere il Gran Premio di Formula 1 (annullato causa Coronavirus), al volante di una Ferrari c’è Charles Leclerc. Ma Claude Lelouch, oltre al pilota di F1, ha voluto un principe: Alberto di Monaco.

Afp / Getty Images
Afp / Getty Images

Continua la lettura di Alberto di Monaco diventa attore (come mamma Grace)

Antonio Pappalardo, generale pop

di Guia Soncini (linkiesta.it, 1° giugno 2020)

«Fra qualche tempo, caro Vasco Rossi, non sarai ricordato neanche dal netturbino che passa per le strade. Le mie sinfonie sono immortali, caro Vasco Rossi» (è domenica pomeriggio quando, in arancione su sfondo bianco che potrebbe essere trullo ma vai a sapere, Antonio Pappalardo si filma mentre si rivolge a Vasco Rossi – «parlo da musicista a musicista» – il quale ha postato su Instagram dei pensierini sul raduno dei gilet arancioni sabato, in Piazza Duomo).

Gilet Arancioni via Facebook
Gilet Arancioni via Facebook

Continua la lettura di Antonio Pappalardo, generale pop

Antonio Razzi si è trasformato in un meme

di Daniele Tempera (giornalettismo.com, 1° giugno 2020)

“Il medium è il linguaggio” diceva Marshall McLuhan, uno dei più grandi teorici della Comunicazione di massa del Novecento. Una massima interpretata magistralmente dal versatile Antonio Razzi, ex parlamentare Idv e Forza Italia, celebre tanto per la sua amicizia con Kim Jong-un e la sua simpatia per la Corea del Nord, tanto per le sue massime, divenute in breve (anche per la brillante imitazione di Maurizio Crozza) dei veri propri tormentoni della cultura pop italiana.

Antonio Razzi via TikTok
Antonio Razzi via TikTok

Continua la lettura di Antonio Razzi si è trasformato in un meme

L’ora più buia di Zuckerberg

di Francesco Russo (agi.it, 4 giugno 2020)

Fino a pochi anni fa, Facebook doveva rispondere alle accuse di essere troppo schierato sul fronte democratico, soprattutto dopo che alcuni ex dipendenti, nel 2016, avevano rivelato al sito specializzato Gizmodo di limitare di proposito la presenza di testate conservatrici nel servizio “trending news”. Twitter, dal canto suo, veniva spesso criticato per il campo libero offerto all’estrema Destra e ai “contenuti di odio” prima del recente repulisti. Oggi, mentre la protesta per la morte di George Floyd infiamma gli Usa, i ruoli sembrano quasi invertiti.

Afp
Afp

Continua la lettura di L’ora più buia di Zuckerberg

Ora Trump litiga anche con Snapchat

di Luciana Grosso (ilfoglio.it, 4 giugno 2020)

Dopo Twitter, Snapchat: si allunga la lista dei social media con cui il presidente Donald Trump sta bisticciando, con buona pace dell’aver avuto proprio nei social – e nel profluvio di fake news che le loro pagine ospitavano senza battere ciglio – un formidabile alleato nella vittoria alle elezioni del 2016. Dopo la lite (chiamiamola così) della scorsa settimana tra il presidente e il suo social preferito, Twitter, reo di aver messo il disclaimer “questo contenuto riporta informazioni non vere” sotto un suo post, ora ne è arrivata un’altra: il presidente vs Snapchat.Trump-Snapchat Continua la lettura di Ora Trump litiga anche con Snapchat

Secondo un tribunale australiano i media sono responsabili dei commenti ai loro post su Facebook

(ilpost.it, 2 giugno 2020)

Il tribunale d’appello del Nuovo Galles del Sud, in Australia, ha stabilito che giornali e televisioni che postano contenuti su Facebook sono responsabili dei commenti degli utenti sotto ai loro post. Secondo la sentenza, chi crea una pagina su Facebook incoraggia e facilita infatti la pubblicazione di commenti, di cui deve quindi rispondere.NewsCorpAustralia Continua la lettura di Secondo un tribunale australiano i media sono responsabili dei commenti ai loro post su Facebook

La conferenza stampa di Trump con Bibbia e lacrimogeni

(ilpost.it, 2 giugno 2020)

Washington, la capitale degli Stati Uniti, è una delle decine di città americane dove lunedì, per il settimo giorno consecutivo, si sono tenute manifestazioni di protesta per la morte di George Floyd, l’uomo afroamericano ucciso il 25 maggio a Minneapolis durante un arresto. Le persone che si erano raccolte intorno alla Casa Bianca sono state però disperse dalla polizia e dalla Guardia Nazionale, la principale forza militare di riservisti americana, per permettere al presidente Donald Trump di farsi fotografare davanti a una chiesa danneggiata domenica da un incendio.

Ph. Brendan Smialowski / Afp – Getty Images
Ph. Brendan Smialowski / Afp – Getty Images

Continua la lettura di La conferenza stampa di Trump con Bibbia e lacrimogeni

C’è maretta dentro Facebook

(ilpost.it, 1° giugno 2020)

Da alcuni giorni diversi dirigenti e dipendenti di Facebook stanno criticando in modo molto esplicito alcune decisioni prese dal ceo e fondatore della società, Mark Zuckerberg, sull’approccio da tenere riguardo alle proteste contro il razzismo che da giorni vengono organizzate in decine di città degli Stati Uniti. Lunedì più di dieci dipendenti hanno tenuto una specie di sciopero per chiedere un cambio di direzione. Le critiche si sono saldate alle accuse che Zuckerberg riceve da tempo riguardo alla scarsa eterogeneità della dirigenza di Facebook, composta prevalentemente da maschi bianchi.facebook_reactions Continua la lettura di C’è maretta dentro Facebook