Archivi tag: propaganda

Dopo De Donno a Mantova, spunta Zangrillo sindaco a Milano

di Gianmichele Laino (giornalettismo.com, 29 giugno 2020)

La presenza molto invasiva di scienziati (non sempre virologi, ma medici e ricercatori) in televisione in questi mesi – al di là dell’emergenza informativa causata dal Coronavirus – qualche sospetto deve farlo venire. Anche perché, se le indicazioni dei virologi sembravano essere fondamentali all’inizio per conoscere aspetti ed evoluzioni della pandemia, adesso questa presenza rischia di trasformarsi in vero e proprio agone, viste le opinioni discordanti che tanti scienziati stanno dando in pasto all’opinione pubblica.Berlusconi_Zangrillo_2013 Continua la lettura di Dopo De Donno a Mantova, spunta Zangrillo sindaco a Milano

Lino Banfi testimonial del governo per l’uso corretto della mascherina

(blitzquotidiano.it, 26 giugno 2020)

Lino Banfi torna protagonista della vita politica del governo. L’attore pugliese è, infatti, stato chiamato da Palazzo Chigi per uno spot che promuove l’utilizzo della mascherina contro il Coronavirus. Nel breve filmato il comico di Andria dimostra con i fatti e spiega a parole come indossare correttamente il dispositivo di protezione individuale. In particolare, ha spiegato Palazzo Chigi su Twitter rilanciando il video, Lino Banfi è «il testimonial di una campagna del Ministero della Salute per promuovere l’uso corretto della mascherina, un presidio indispensabile per la Fase 2 nella prevenzione contro il Covid-19».Coronavirus_LinoBanfi Continua la lettura di Lino Banfi testimonial del governo per l’uso corretto della mascherina

TikTok, K-pop e il flop di Trump a Tulsa

di Paolo Mossetti (wired.it, 22 giugno 2020)

Tenendo fede al suo stile, il presidente degli Stati Uniti ce l’aveva messa tutta per fare del suo ritorno in campo un momento di tensione: oltre alle parole incendiarie delle scorse settimane sulle manifestazioni contro il razzismo, c’era stata la scelta della data per il primo comizio dall’inizio della crisi da Coronavirus, e cioè il 19 giugno, che era sembrato uno sfregio a Black Lives Matter e agli afroamericani: proprio il Juneteenth, ovvero il giorno che commemora la liberazione degli schiavi dopo la Guerra Civile, e proprio a Tulsa, in Oklahoma, dove nel 1921 una folla di suprematisti bianchi aveva massacrato dozzine di neri nel quartiere di Greenwood.

Ph. Win McNamee / Getty Images
Ph. Win McNamee / Getty Images

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Balle, bolle e bulli

di Guido Vitiello (ilfoglio.it, 20 giugno 2020)

Diceva Nabokov che i romanzi di Hemingway sono tutti bells, balls and bulls: campane, coglioni e tori. I social network, invece, sono per lo più balle, bolle e bulli, ossia demagoghi gradassi che rifilano menzogne ai popolatori delle loro echo chamber per galvanizzarli e incitarli. La corrida di queste settimane, con i toreri di Facebook e Twitter che infilzano banderillas sulla groppa del toro sbuffante della Casa Bianca, sempre più frastornato, è forse l’avvisaglia di una resa dei conti epocale, ma invita anche a qualche considerazione sconfortante sul tragitto che ci ha portati fin qui.

Amira Lin / Pixabay – Facebook
Amira Lin / Pixabay – Facebook

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La famiglia di Tom Petty diffida Trump

(ansa.it, 22 giugno 2020)

La famiglia del defunto musicista americano Tom Petty ha diffidato formalmente Donald Trump dall’usare nella sua campagna elettorale il brano I won’t back down, come ha fatto lo scorso 20 giugno nel comizio di Tulsa, in Oklahoma. Una campagna – hanno scritto su Twitter Adria, Annakim, Dana e Jane Petty – che «si è lasciata alle spalle troppi americani e il buon senso». «Siamo fermamente contro il razzismo» spiegano «e ogni tipo di discriminazione. Tom Petty non avrebbe mai voluto che una sua canzone fosse usata per una campagna d’odio».Petty_vs_Trump Continua la lettura di La famiglia di Tom Petty diffida Trump

Vera Lynn: la voce come rifugio, cura e consolazione

di Paola Peduzzi (ilfoglio.it, 19 giugno 2020)

La voce che accudisce, che calma, che custodisce, che cura: questa era la voce di Vera Lynn per gli inglesi in guerra negli anni Quaranta e poi anche dopo, quando è tornata la pace ma non è passato – non passa mai – il bisogno di farsi rassicurare, e di farsi amare. Vera Lynn, “cantante patriottica” come è stata sbrigativamente definita ieri, è morta a 103 anni e il tributo è stato spontaneo e immediato: le sue canzoni più famose sono state trasmesse ovunque nel Regno Unito, la Rete si è riempita di video di cortili con persone a distanza di sicurezza che ascoltano insieme Vera Lynn.

Ph. Luciana Guerra / PA Images – Getty Images
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Klausener Strasse: caccia al corpo di Hitler

(huffingtonpost.it, 12 giugno 2020)

Il destino del cadavere di Adolf Hitler sembrava un mistero irrisolvibile. La conoscenza collettiva era divisa tra un’ipotesi realista (il dittatore si era fatto cremare nel grande cratere del bunker di Berlino) e una complottista (la fuga verso il Sud America). C’era però una terza verità, gelosamente custodita tra i grandi segreti della storia dal Kgb, il servizio segreto sovietico. Un segreto finalmente svelato. Quel corpo, martoriato e semi-carbonizzato, era da sempre stato nelle mani dell’Armata Rossa.Klausener_Strasse Continua la lettura di Klausener Strasse: caccia al corpo di Hitler

L’ennesimo post di Trump censurato da Twitter

di Enzo Boldi (giornalettismo.com, 19 giugno 2020)

Aveva pubblicato un video – manipolato – per contestare le fake news, ma alla fine anche quel contenuto è stato segnalato come non vero da parte del team di Twitter. Accade nuovamente a Donald Trump, che nella notte italiana ha condiviso sul proprio social preferito un filmato modificato. Si tratta di quel video virale di due bambini – uno bianco e uno nero – che si corrono incontro per poi abbracciarsi. Quel che compare nella versione proposta dal Presidente Usa, però, è stato “corretto” per dare adito alle teorie di una campagna mediatica contro di lui. E, alla fine, Twitter contro Trump che viene nuovamente “censurato”.

Donald Trump via Twitter
Donald Trump via Twitter

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Facebook ha rimosso una pubblicità del comitato elettorale di Trump con un simbolo nazista

(ilpost.it, 18 giugno 2020)

Facebook ha rimosso una pubblicità della pagina Team Trump, il comitato elettorale di Donald Trump [e del suo vice, Mike Pence – N.d.C.], che usava un simbolo riconducibile ai campi di concentramento nazisti. La pubblicità era un post in cui si parlava di «Pericolosi gruppi di estrema Sinistra» che «stanno distruggendo le nostre città» e si chiedeva di firmare una petizione per sostenere la proposta di Trump di dichiarare il gruppo di attivisti Antifa un’organizzazione terroristica. Il post era accompagnato da un’immagine: un triangolo rosso capovolto, simile a quello che veniva usato dai nazisti per indicare i prigionieri politici.

Team Trump via Facebook
Team Trump via Facebook

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La comunicazione riparte dal barbiere di Mattarella

di Bruno Giurato (ilfoglio.it, 19 maggio 2020)

C’è uno splendido video su Youtube, intitolato Every Covid-19 commercial is exactly the same. Tre minuti e mezzo perfidi, dai quali si nota che moltissime aziende, Uber, Samsung, Apple, Budweiser, Facebook, Heineken ecc. hanno reagito all’emergenza Covid in sostanza con lo stesso spot. Il montaggio giustappone i vari luoghi comuni: 1) Pianoforte jarrettiano/sgocciolante in sottofondo; 2) Voce narrante profonda; 3) Fotografia iperrealista, chiaroscuri, panorami deserti, sunsetporn, dawnporn; 4) Storytelling sui singoli, e tanti volti in primo piano; 5) Parole chiave “home”, ripetuta in tutti i modi e con tutti i toni, e molti, moltissimi “together”. Il video si chiude con una tempesta di “together”.1_Mattarella_barbiere Continua la lettura di La comunicazione riparte dal barbiere di Mattarella