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Una comfort zone ovattata e rassicurante. La tv di Stato russa prima e dopo la guerra

di Francesca Lazzarin / Memorial Italia (huffingtonpost.it, 11 luglio 2022)

“Forse, per capire dove ci stavamo spingendo, avremmo dovuto guardare più spesso la tv”, mi scrive sgomento un amico e collega, giovane docente universitario russo, due giorni dopo il 24 febbraio. Perché lui preferisce canali privati e progressisti come Dožd’ (conosciuto in Europa come Tv Rain, che ha chiuso forzatamente i battenti pochi giorni dopo l’inizio della guerra tra Russia e Ucraina) e la televisione di Stato russa non l’ha mai seguita in vita sua, snobbandola e sminuendone erroneamente il potere manipolatorio. “Puoi vedere la televisione russa in Italia? Se puoi, guardala, lì ti spiegano le cose come stanno. Così capirai anche tu che non c’è niente di cui preoccuparsi”, mi dice invece tutta tranquilla e sicura, sempre due giorni dopo il 24 febbraio, un’affabile signora russa a cui impartisco lezioni di Italiano e che inaspettatamente si rivela una sostenitrice della “operazione speciale”, al di là della sua laurea in Storia dell’arte e della sua profonda conoscenza del barocco romano.

Bloomberg / Getty Images

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“Top Gun: Maverick”, o il reclutamento militare travestito da film

di Eileen Jones (Jacobin Magazine / internazionale.it, 2 luglio 2022)

Vale davvero la pena recensire un fenomeno grottesco della cultura pop come Top Gun: Maverick? Sembra che tutti ne siano conquistati. La sua anteprima al Festival di Cannes si è conclusa con una standing ovation di cinque minuti. Sta battendo i record di incassi. È stato accolto con entusiasmo da quasi tutti i principali critici cinematografici. E senza dubbio è sulla buona strada per generare un “boom di reclutamento” militare ancora più di quanto fece il primo Top Gun del 1986. Il che non deve sorprendere: il Pentagono ha lavorato a stretto contatto con i produttori del film e ha investito molte risorse nei due Top Gun. E ora i giornalisti del mondo dello spettacolo stanno paventando la possibilità di assegnare un Oscar a Top Gun: Maverick.

Paramount Pictures

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L’Ucraina si è inventata il merchandising di guerra

di Cristina Brondoni (wired.it, 15 giugno 2022)

La guerra in Ucraina si sta combattendo soprattutto sul fronte orientale, nel Donbass, dove la popolazione è allo stremo e l’esercito ucraino sta opponendo una strenua resistenza agli attacchi della Federazione Russa. Nella regione di Kyiv intere città, come Buča, Irpin’, Gostomel, Borodyanka, hanno subìto gravissimi danni e numerose perdite umane per i bombardamenti russi e per le esecuzioni sommarie in mezzo alla strada di civili inermi. E a Kyiv le sirene delle allerte aeree continuano a suonare, anche se con meno frequenza rispetto al recente passato. Anche solo un mese fa. Tutto questo dovrebbe portare a pensare, come logica conseguenza, a una popolazione annichilita, sconvolta. Sicuramente il ragionamento vale per qualcuno, ma non per tutti. Camminando per le vie Kyiv ci si imbatte, come in ogni Capitale del mondo, in bancarelle di souvenir.

Ph. Cristina Brondoni

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L’infowar di Putin

di Maurizio Stefanini (linkiesta.it, 10 giugno 2022)

La guerra guerreggiata all’Ucraina è stata preceduta ed è accompagnata da una guerra cognitiva. Una “infowar” che la Russia ha combattuto contro l’Occidente, e di cui è stata obiettivo anche l’Italia. Divampano ora le polemiche sui simpatizzanti o propagandisti di Putin, e sul fatto se sia o no legittimo fare “liste di proscrizione”, ma – ad esempio – fu la Polizia Postale ad accertare che la notte tra il 27 e il 28 maggio 2018 si erano attivati all’improvviso quattrocento profili Twitter, fino ad allora dormienti, per scatenare, con centinaia di messaggi di insulti, richieste di impeachment del presidente Mattarella. E il tutto era stato ricondotto alla cosiddetta “Fabbrica di Troll”: quella Internet Research Agency, con sede al numero 55 di Via Savushkina a San Pietroburgo, che impiega decine di persone per immettere contenuti sui social 24 ore su 24, e il cui patron è Evgeny Prigozhin, l’oligarca famoso come “cuoco di Putin”.

Israel Palacio / Unsplash

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La regina Elisabetta ha preso un tè con l’orso Paddington

(ansa.it, 5 giugno 2022)

A sorpresa, la regina Elisabetta II ha aperto il concerto per il Giubileo di Platino comparendo in video con l’orso Paddington, l’amato personaggio della letteratura inglese per bambini creato da Michael Bond. La clip è stata realizzata mesi fa dalla Bbc ed è stata trasmessa questa sera a sorpresa, proprio come parte delle celebrazioni per i suoi settant’anni di regno. Nella sequenza Paddington le offre il suo tipico sandwich alla marmellata, ma la regina rifiuta dicendo di averne uno già pronto nella sua borsetta nera per ogni evenienza. Subito dopo un maggiordomo avvisa la monarca che all’esterno è tutto pronto per le celebrazioni del Giubileo di Platino, mentre la folla fa festa. «Buon Giubileo, signora. E grazie. Di tutto» dice l’orso Paddington. Sua Maestà risponde con un sorriso: «Lei è molto gentile».

Bbc

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Quanto pesa TikTok nelle elezioni in Colombia?

di Martina Maria Mancassola (giornalettismo.com, 31 maggio 2022)

Gli elettori in Colombia vogliono un cambiamento epocale e lo hanno dimostrato votando, dato che non hanno mai eletto un candidato di sinistra, Gustavo Petro, sebbene quest’ultimo non abbia ottenuto il 50% necessario per vincere a titolo definitivo. Al secondo turno si unisce a lui Rodolfo Hernández, la cui campagna sui social media si sta rivelando di successo tra gli elettori. I candidati hanno trascorsi diversi e gli elettori dovranno decidere quale tipo di cambiamento vogliono prima di votare nel ballottaggio del 19 giugno. Quando è iniziata la campagna per la presidenza, Hernández era praticamente sconosciuto fuori dalla sua città – di cui è stato sindaco dal 2016 al 2019 –, ma da quanto ha iniziato a utilizzare TikTok pubblicando suoi video, in poco tempo ha raggiunto tantissimi followers. Insomma, quanto sta incidendo TikTok sulle elezioni in Colombia?

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I vincitori dell’Eurovision hanno venduto il trofeo per comprare droni alla difesa ucraina

di Kevin Carboni (wired.it, 30 maggio 2022)

La Kalush Orchestra, la band ucraina che ha vinto l’Eurovision, ha venduto il suo trofeo per sostenere economicamente le forze armate di Kyiv, che da quattro mesi stanno combattendo per difendere il Paese dall’aggressione militare russa. La formazione, che prende il nome dalla città di Kaluš, nell’Ucraina occidentale, ha messo all’asta su Facebook il microfono di cristallo della competizione, raccogliendo 838mila dollari destinati all’acquisto di alcuni droni di fabbricazione ucraina Pd-2. Oleh Psjuk, Ihor Didencuk e Vlad Kurochka, i tre componenti del gruppo, come molti altri artisti provenienti dall’Ucraina sono impegnati nel sostenere la difesa del Paese. Quest’ultima azione ha coinciso con un loro concerto a Berlino, tenuto proprio per raccogliere fondi e contribuire ad acquistare aiuti umanitari per la popolazione civile.

Ph. Marco Bertorello / Afp via Getty Images

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Cosa si inventano i britannici per il Platinum Jubilee

(ilpost.it, 1° giugno 2022)

Londra si sta preparando al Platinum Jubilee, letteralmente il “giubileo di platino”, i festeggiamenti organizzati per celebrare i settant’anni del regno della regina Elisabetta II del Regno Unito. Agli oggetti di tutti i tipi ispirati alla famiglia reale britannica che si trovano normalmente in vendita in città, si sono aggiunte decine di prodotti realizzati appositamente per celebrare la sovrana più longeva nella storia del Paese e una tra le pochissime persone ad aver regnato così a lungo in tutto il mondo: da un costosissimo carillon alle consuete e immancabili tazze da tè. Elisabetta II ha 96 anni ed è regina dal 6 febbraio 1952, il giorno in cui morì il padre, re Giorgio VI. Incoronata ufficialmente il 2 giugno 1953, è la prima sovrana del Regno Unito a raggiungere i settant’anni di regno: prima di lei la persona che aveva regnato più a lungo era stata la regina Vittoria, sul trono per 63 anni e fino a quando morì, nel 1901.

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Le interviste con contraddittorio, così rare

(ilpost.it, 16 maggio 2022)

Il dibattito televisivo recente sull’invasione russa in Ucraina ha fatto emergere ancora una volta la scarsa abitudine del giornalismo italiano a preparare e realizzare interviste con contraddittorio: interviste cioè in cui l’intervistatore non si accontenta delle frasi di circostanza dell’intervistato, non sorvola su dichiarazioni false e approssimative e non permette all’interlocutore di sviare il discorso per non rispondere a una domanda puntuale; ma lo incalza, mettendone in evidenza tutte le incoerenze e cercando di ottenere le risposte richieste. È una mancanza che ha portato spesso a risultati assai discutibili, soprattutto di fronte a tesi basate su falsità, come quelle esposte nelle ultime settimane da personaggi dichiaratamente “filorussi” e membri del governo russo (com’è successo con l’intervista data dal ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov a Zona Bianca di Rete 4).

Ph. John Bryson / Time Life Pictures – Getty Images

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Ridge di “Beautiful” alla convention di Forza Italia

(blitzquotidiano.it, 21 maggio 2022)

Pensavate di averle viste tutte? E invece no: sul palco della convention di Forza Italia a Napoli all’improvviso è arrivato Ridge di Beautiful. Non è ben chiara la connessione ma sul palco della convention di Forza Italia a Napoli all’improvviso è salito anche Ronn Moss, l’attore che interpreta Ridge nella soap Beautiful. Insomma: mascellone. «Sono molto felice di essere qui» ha detto l’attore salendo sul palco, «e ringrazio Silvio Berlusconi. Se fossi residente in Italia non avrei dubbi, voterei per lui». Nel suo intervento Moss ha testimoniato anche il suo amore per la Puglia, che lo ha portato di recente a investire in una masseria del XVIII secolo tra Fasano e Monopoli.

Ph. Ciro Fusco / Ansa

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