Archivi tag: populismo

“One to One: John & Yoko”, il coraggio rivoluzionario di Lennon a Venezia 81

Mercury Studios – Plan B – KM Films

di Emanuele Bigi (vanityfair.it, 31 agosto 2024)

Non servono fanfare per notare John Lennon e Yoko Ono alla Mostra del Cinema di Venezia 2024. Sono i protagonisti del nuovo documentario di Kevin MacDonald One to One: John & Yoko, uno che di musica se ne intende (suoi i doc Whitney Huston – Stella senza cielo e Marley). Il tuffo è indietro nel tempo, nel 1972, a New York, quando l’ex Beatles, insieme a Yoko Ono, tenne il live One to One, l’unico concerto dopo lo scioglimento della band.

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In Thailandia eletta premier la figlia del tycoon Thaksin Shinawatra

Ph. Lillian Suwanrumpha / Afp

(ansa.it, 16 agosto 2024)

Il Parlamento della Thailandia ha eletto prima ministra Paetongtarn Shinawatra, figlia del controverso miliardario ed ex premier Thaksin Shinawatra, magnate delle telecomunicazioni ed ex patron del Manchester City. Lo ha constatato un giornalista dell’Afp presente in aula al momento del voto. La 37enne Paetongtarn diventa così la più giovane capo di governo dalla fine della monarchia assoluta nel 1932 e la seconda donna a ricoprire la carica.

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Se Acabó la Fiesta: l’ascesa di Alvise Pérez, da Telegram all’Europarlamento

(huffingtonpost.it, 10 giugno 2024)

“Se Acabó la Fiesta”, tradotto in Italiano “La festa è finita” [in Inglese l’ancora più espressivo “The Party is Over” – N.d.C.], farà il suo ingresso nel Parlamento Europeo. Il partito, fondato dal comunicatore politico, e noto personaggio dei social media in Spagna, Luis Pérez Fernández, meglio noto come Alvise Pérez, ha conquistato 3 seggi con un totale di 800mila voti, equivalenti al 4,59% dei consensi con il 99,8% dei voti scrutinati.

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Fidias, lo youtuber di Cipro eletto al Parlamento Ue: 2 milioni di follower e nessun programma

Reuters

(quotidiano.net, 10 giugno 2024)

Con 2,62 milioni di iscritti su YouTube, 237mila follower su Instagram e 166mila su TikTok, Fidias Panayiotou è il primo youtuber eletto al Parlamento Europeo e diventerà uno dei più giovani europarlamentari eletti in queste europee. Il ventitreenne cipriota si è candidato come indipendente alle elezioni e ha raggiunto il 19,26% dei voti, ottenendo il terzo posto nei risultati nazionali – dietro ai conservatori del Disy (24,8%) e ai progressisti dell’Akel (21,8%) – e superando il partito dell’ultradestra Elam (11,14%).

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Giorgia come Evita, solo il nome

di Gabriella Ferrari Bravo (napoli.corriere.it, 9 maggio 2024)

Si discute da qualche giorno della nuova moda dei nickname nelle liste elettorali, che poi tanto nuova non è, come ha scritto Diego De Silva su queste pagine. Ma c’è un caso particolare che merita qualche riflessione in più: è il caso Evita-Giorgia e dell’elisione del cognome. Due donne divise da un secolo e un continente, ma accomunate da molti tratti politici e personali.

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La sterzata ego-populista di Giorgia Meloni alla prova delle Europee

di Mario Lavia (linkiesta.it, 29 aprile 2024)

«Vota Antonio vota Antonio vota Antonio…». Totò, in quel vecchio film, si era inventato una candidatura friendly, Antonio La Trippa diventava per il popolo semplicemente “Antonio”, e certo non poteva immaginare, quel genio, che la sua personale campagna elettorale sarebbe diventata un modello: eppure così è stato, tanti decenni dopo, quando nientedimeno che il capo (la capa) del governo si è rivolta agli “i-ta-liani!”, «Scrivete Giorgia sulla scheda» che rievoca almeno ai boomer Ho scritto t’amo sulla sabbia (Franco IV e Franco I, 1968).

Ph. Rishabh Dharmani / Unsplash

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Un nuovo libro conferma gli apprezzamenti di Trump per Hitler

di Simone Disegni (open.online, 11 marzo 2024)

Donald Trump adora Viktor Orbán e i leader populisti d’Occidente della sua pasta. E sin qui nulla di nuovo. Nasconde a fatica il suo debole per autocrati e dittatori sanguinari come Vladimir Putin o Kim Jong-un. Boccone questo ben più indigesto, ma che ci si è dovuti abituare a masticare. Ma ora c’è di più. Il leader Repubblicano in corsa per un clamoroso ritorno alla Casa Bianca avrebbe espresso in conversazioni private con i suoi consiglieri pesanti apprezzamenti politici pure per Adolf Hitler, il Führer nazista che scatenò il massacro europeo della Seconda guerra mondiale e architettò lo sterminio di sei milioni di ebrei.

Epa

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Per vostra disinformazione

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 25 dicembre 2023)

Se dovessi riassumere in poche parole la principale differenza tra la politica di oggi e quella degli anni in cui mi sono formato – ma potrei fare lo stesso discorso, a maggior ragione, sui tempi dei miei genitori e persino dei miei nonni – direi che allora occuparsi di politica significava studiare, approfondire, sforzarsi di capire. Va bene, ho esagerato. Mi correggo. Significava, se non proprio studiare, quanto meno fingere di averlo fatto.

Ph. Christian Sterk / Unsplash

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George Weah ha riconosciuto la sconfitta alle elezioni presidenziali in Liberia

(ilpost.it, 18 novembre 2023)

Secondo i risultati provvisori annunciati dalla commissione elettorale nazionale, alle elezioni presidenziali in Liberia Joseph Boakai, di centrodestra, ha battuto al ballottaggio il presidente uscente George Weah. Il voto si è tenuto il 14 novembre, ma i primi esiti sono stati diffusi solo venerdì sera. I due candidati hanno ottenuto risultati molto vicini: con il 99,6 per cento delle schede scrutinate Boakai ha raccolto il 50,9 per cento dei voti, e Weah il 49,1 per cento.

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Contrordine, gli algoritmi di Facebook e Instagram non influenzano le convinzioni politiche

di Bruno Ruffilli (repubblica.it, 29 luglio 2023)

Gli algoritmi dei social non determinano le scelte politiche. O almeno, non nel modo in cui finora si è creduto. Questi i risultati di quattro distinte ricerche di scienziati e docenti di alcune prestigiose università americane, tra cui la Carnegie Mellon, Stanford, Princeton, Università della Pennsylvania, e altre, in collaborazione con Meta. Gli autori hanno esaminato per tre mesi gli effetti degli algoritmi dei feed di Facebook e Instagram durante le elezioni statunitensi del 2020.

Unsplash

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