Archivi tag: populismo

Nasce di (auto)scatto il patto sociale tra selfie-made men

di Marino Niola («Il Venerdì», suppl. a «la Repubblica», 31 agosto 2018)

Una volta erano i paparazzi a tampinare i politici per coglierli di sorpresa e inchiodarli alla loro immagine. Oggi i rappresentanti del popolo si paparazzano da soli. E si postano in tutte le pose. Di recente hanno fatto discutere il selfie di Salvini ai funerali delle vittime di Genova e quello balneare di Toninelli a pochi giorni dal crollo.selfie_clinton_kimmel Continua la lettura di Nasce di (auto)scatto il patto sociale tra selfie-made men

Le tre ragioni dell’auto-gossip estivo di Matteo Salvini

di Lorenzo Pregliasco (agi.it, 12 agosto 2018)

Come abbiamo già visto, nella comunicazione salviniana nulla è lasciato al caso. Il principio vale anche per la comunicazione estiva del leader leghista, che nel primo agosto da ministro dell’Interno ha trasferito in spiaggia la rappresentazione della sua leadership politica. Come ha osservato per primo Marco Gervasoni su List di Mario Sechi, la spiaggia è da almeno un cinquantennio un elemento costitutivo dell’immaginario dell’identità italiana.salvini_beach Continua la lettura di Le tre ragioni dell’auto-gossip estivo di Matteo Salvini

Rosario e braccialetto, populista perfetto

di Filippo Ceccarelli («Il Venerdì», suppl. a «la Repubblica», 15 giugno 2018)

È ancora presto per delineare il costume della Terza Repubblica, ma nella foto scattata l’altra settimana al giuramento del governo Luigi Mistrulli ne ha colto di sicuro l’attimo profetico, un’anticipazione di stile e un condensato di segni che fanno di Matteo Salvini, ministro dell’Interno e incarnazione del cambiamento, un autentico indizio visivo, a suo modo anche neuro.

Ph. Luigi Mistrulli
Ph. Luigi Mistrulli

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Sui social sventola camicia bianca

di Michele Smargiassi («Il Venerdì», suppl. a «la Repubblica», 6 luglio 2018)

Dal ritratto equestre dell’imperatore al premier con la pizza nel cartone. Quanto è decaduta la rappresentazione della politica? «Per nulla. La camicia bianca di Salvini è solo la nuova versione della statua a cavallo», è la risposta imprevista di Riccardo Falcinelli.

Ph. via Instagram
Ph. via Instagram

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Applausi e dirette Facebook: la triste deriva dell’informazione in tv

di Beatrice Dondi (espresso.repubblica.it, 11 giugno 2018)

Nel 1917 Ettore Petrolini scrisse l’atto unico Nerone. Da buon genio del teatro comico universale, utilizzava la parodia dell’imperatore romano per sbeffeggiare l’Italietta fascista dell’epoca. Quando nel monologo conclusivo, con le guance rubizze e il naso a ciliegia, Petrolini-Nerone declamava «Domani Roma rinascerà più bella e più superba che pria», partiva con tempismo perfetto il duetto con la voce fuori campo: «Bravo! Grazie».Petrolini-Nerone Continua la lettura di Applausi e dirette Facebook: la triste deriva dell’informazione in tv

Perché McCain odiava Trump

(agi.it, 26 agosto 2018)

Pare sia stato uno dei suoi ultimi desideri, prima di morire: non lasciate che Donald Trump venga al mio funerale. John McCain si è spento a 81 anni per un tumore al cervello. Ma il suo odio per il presidente degli Stati Uniti lo ha accompagnato fino agli ultimi istanti di vita, racconta chi gli è stato vicino in quei momenti.

Afp
Afp

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Distopia, regressione e paranoia: perché questo è il governo più postmoderno di sempre

di Hamilton Santià (linkiesta.it, 6 agosto 2018)

La campagna elettorale non è finita con il 4 marzo, così come la propaganda non si è fermata con l’insediamento del nuovo governo. Ogni giorno che passa esponenti più o meno prestigiosi dell’esecutivo Lega-5S si preoccupano di alzare la temperatura della tensione con affermazioni esagerate e provocatorie su qualsiasi tema in grado di polarizzare l’opinione pubblica.kenshiro_mad-max Continua la lettura di Distopia, regressione e paranoia: perché questo è il governo più postmoderno di sempre

La guerra linguistica dei populisti

di David Allegranti (ilfoglio.it, 21 giugno 2018)

Che cosa fare dei tweet di Donald Trump? Il dibattito tra giornalisti, professori e opinionisti vari va avanti da mesi sui media americani, dove ci si chiede se rilanciare costantemente le esternazioni del commander in chief – che finiscono nei titoli di giornali e in tv, quindi nelle case e sui cellulari di milioni di americani – faccia solo il suo gioco oppure no. La questione si ripropone oggi con Matteo Salvini, spregiudicato giocatore di poker mediatico.

Getty Images
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“La Bestia”, ovvero del come funziona la propaganda di Salvini

di Steven Forti (rollingstone.it, 13 luglio 2018)

Il parmigiano Alessandro Orlowski, da quasi vent’anni residente a Barcellona, è stato uno dei primi hacker italiani. Negli anni Novanta iniziò come regista pubblicitario e realizzatore di videoclip per artisti del mondo indie-rock italiano e internazionale. Queste due passioni sono confluite nella sua attività attuale, quella di spin doctor digitale.LucaMorisi Continua la lettura di “La Bestia”, ovvero del come funziona la propaganda di Salvini

Il sesso del populismo

di Michele Masneri e Andrea Minuz («Il Foglio», 9 luglio 2018)

Siamo qua, due maschi caucasici nel pieno delle forze in una terrazza di proprietà a domandarci se in tutto questo trionfo dei populismi non ci sia anche un po’ di reazione alla lunga “crisi della mascolinità”, se insomma Trump che si misura il missile non c’entri qualcosa con Isoardi che stira, se il torso nudo di Putin in Siberia o quello di Salvini in piscina o l’intrepida nuotata di Grillo sullo Stretto non vadano al di là delle schermaglie tra popolo ed élite.salvini_piscina Continua la lettura di Il sesso del populismo