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Quanto pesa TikTok nelle elezioni in Colombia?

di Martina Maria Mancassola (giornalettismo.com, 31 maggio 2022)

Gli elettori in Colombia vogliono un cambiamento epocale e lo hanno dimostrato votando, dato che non hanno mai eletto un candidato di sinistra, Gustavo Petro, sebbene quest’ultimo non abbia ottenuto il 50% necessario per vincere a titolo definitivo. Al secondo turno si unisce a lui Rodolfo Hernández, la cui campagna sui social media si sta rivelando di successo tra gli elettori. I candidati hanno trascorsi diversi e gli elettori dovranno decidere quale tipo di cambiamento vogliono prima di votare nel ballottaggio del 19 giugno. Quando è iniziata la campagna per la presidenza, Hernández era praticamente sconosciuto fuori dalla sua città – di cui è stato sindaco dal 2016 al 2019 –, ma da quanto ha iniziato a utilizzare TikTok pubblicando suoi video, in poco tempo ha raggiunto tantissimi followers. Insomma, quanto sta incidendo TikTok sulle elezioni in Colombia?

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Perché dovremmo guardare oggi la serie di Zelensky

di Cristina Brondoni (wired.it, 15 marzo 2022)

L’attore che interpretava la parte di Vasily, ormai lo sappiamo tutti, è l’attuale presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Che, nemmeno a dirlo, si è poi candidato presidente per il partito Sluga Naroda, fondato dai proprietari della casa di produzione della serie tv, Kvartal 95, tra cui Zelensky stesso e Ivan Bakanov, suo amico di infanzia e attuale capo del servizio di sicurezza dell’Ucraina. In molti hanno definito Volodymyr Zelensky un comico, ma sarebbe più opportuno pensarlo come attivista. La serie tv rientra a pieno titolo nella satira politica, ma vista adesso è evidente che si è trattato di qualcosa di più di un’espressione artistica. Zelensky ha utilizzato la tv per mostrare, o meglio dimostrare, un’altra Ucraina.

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Olena Zelenska, la first lady influencer

di Marco Fattorini (linkiesta.it, 8 marzo 2022)

L’obiettivo numero due del governo russo si chiama Olena Zelenska, ha 44 anni ed è la moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. È nascosta in una località segreta in Ucraina insieme con i suoi due figli Oleksandra e Kyrylo. Anche lei come il marito, su cui pende la condanna a morte di Putin, ha deciso di non lasciare il Paese: «Non cadrò nel panico né scoppierò a piangere, sono orgogliosa di vivere qui». Fino a poche settimane fa andava in tv a parlare di educazione alimentare e menù scolastici. Adesso, davanti a due milioni e mezzo di follower su Instagram, lancia un appello al giorno: «L’Ucraina non si arrende, stiamo combattendo anche per la pace dei vostri Paesi».

Vogue

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Il carisma di Zelensky

(ilpost.it, 27 febbraio 2022)

Quando fu inaspettatamente eletto presidente dell’Ucraina nel 2019, dopo una carriera da attore comico passata tra le altre cose per una vittoria alla prima edizione della versione ucraina dello show Ballando con le stelle, non era facile prevedere che nel giro di pochi anni Volodymyr Zelensky si sarebbe ritrovato a guidare un Paese durante una delle più preoccupanti guerre in Europa dal 1945 a oggi. Ma quello che ha realmente stupito analisti e capi di Stato di mezzo mondo è che nel giro di pochi giorni Zelensky sia diventato un leader politico capace di straordinario carisma e fermezza, dotato di persuasione e coraggio al punto da essere descritto dai media internazionali come un personaggio «eroico». Nei primi giorni dell’invasione Zelensky, il cui consenso peraltro era in calo prima della guerra, ha fatto ricorso alle sue abilità di comunicatore per tenere una serie di discorsi particolarmente efficaci e infervorati rivolti alla popolazione ucraina, ai Paesi occidentali e anche ai russi.

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Le elezioni hanno conseguenze: un comico come presidente

di Christian Rocca (linkiesta.it, 23 febbraio 2022)

L’Ucraina è un Paese complicato e gigantesco, più grande della Germania, con un forte spirito nazionalista, una spiccata tensione europea e un contrastato rapporto di diffidenza nei confronti di Mosca. Vladimir Putin ha detto che la nazione ucraina in realtà è una creazione posticcia di Lenin, per cui se davvero gli ucraini si professano anticomunisti viscerali come dicono di essere dovrebbero rinunciare anche alle pretese nazionali che gli furono artificialmente attribuite dall’Unione Sovietica. Intanto Putin si è pappato la regione del Donbass, dove c’è una forte minoranza russofona alimentata dai suoi ceffi e dai suoi rubli, dopo aver già digerito per bene la Crimea.

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Éric Zemmour, “il Trump francese”

(The Economist / internazionale.it, 22 ottobre 2021)

“Tu sei il Trump francese” ha sentenziato una volta un alleato dell’ex presidente degli Stati Uniti rivolgendosi a Éric Zemmour. O almeno questo è quello che il polemico giornalista nemico dell’immigrazione dichiara nel suo ultimo libro, campione di vendite. Fino a poche settimane fa una simile rivendicazione sembrava campata in aria e opportunistica. Ma un recente balzo di popolarità suggerisce che questo personaggio televisivo, nostalgico del collaborazionismo con i nazisti del regime di Vichy, abbia preso in contropiede la politica francese. Zemmour punta addirittura a stravolgere il nazionalismo e superare a destra Marine Le Pen cercando di farla apparire troppo morbida. Il 6 ottobre è arrivato al secondo posto, davanti alla Le Pen e dietro a Emmanuel Macron, in un sondaggio per le elezioni presidenziali di aprile.

Ph. Ian Langsdon / Epa

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Sono incompetente e me ne vanto

di Denise Pardo (espresso.repubblica.it, 6 febbraio 2018)

Pensare che un tempo era un insulto feroce, per moltissimi lo è ancora, meno male, «lei è un incompetente, come si permette, la sfido a duello, a karate, a judo, a sumo». Poi dal fare spallucce all’offesa si è andati un passo avanti ancora o indietro, dipende dai punti di vista, e il giudizio offensivo ora si è tramutato in una qualità.nichols_luiss_cover Continua la lettura di Sono incompetente e me ne vanto

Chelsea Manning si candida al Senato

(wired.it, 15 gennaio 2018)

E adesso Donald Trump potrebbe trovarsi a fronteggiare quella “ingrata traditrice” – come l’aveva chiamata su Twitter pochi giorni dopo la notizia della grazia ricevuta da Barack Obama – direttamente nel Senato degli Stati Uniti.CHELSEA-MANNING Continua la lettura di Chelsea Manning si candida al Senato

Il divismo

di Vanni Codeluppi*

È arduo definire con precisione quando siano comparsi i primi fenomeni di coinvolgimento psicologico nei confronti di un divo. Il culto di alcune personalità individuali è sempre esistito nella storia delle civiltà umane ed era riservato ad esempio ai sovrani o ai grandi condottieri.Codeluppi-Divismo-Cover Continua la lettura di Il divismo

La lunga campagna elettorale del non candidato Zuckerberg

Mr. Facebook: “Niente politica”. Ma visita 30 Stati per “conoscere meglio gli americani” E assume i consiglieri di Obama e Hillary. La sua popolarità però è solo al 24 per cento

di Federico Rampini (repubblica.it, 8 agosto 2017)

Mark Zuckerberg for President? La sinistra americana, tuttora depressa e disorientata nonostante il caos-Trump, sogna un cavaliere bianco che arrivi al galoppo per salvarla. Chi meglio del giovane che ha inventato il social medium da due miliardi di utenti?fb Continua la lettura di La lunga campagna elettorale del non candidato Zuckerberg