Archivi tag: political endorsement

È stato arrestato un giornalista in Russia, e poi sono successe cose inaspettate

(ilpost.it, 11 giugno 2019)

Giovedì scorso le forze di sicurezza russe hanno arrestato a Mosca Ivan Golunov, giornalista investigativo molto rispettato del giornale on line Meduza, uno dei pochi media indipendenti e critici verso il regime del presidente Vladimir Putin. Golunov è stato arrestato per possesso illegale di grandi quantità di droga, accusa però che è sembrata fin da subito stare poco in piedi.

Ph. Dmitry Serebryakov / Ap Photo
Ph. Dmitry Serebryakov / Ap Photo

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Edoardo Bennato senza voce, salta duetto con Grillo alla kermesse del M5S

di Giorgiana Cristalli (ansa.it, 19 ottobre 2018)

«Purtroppo da ieri ho un problema grave e sto senza voce… Che rabbia. Quando capita questo mi imbestialisco soprattutto con me stesso, ma che posso farci?»: così Edoardo Bennato annuncia all’Ansa di essere costretto a dare forfait alla kermesse Italia5Stelle 2018, in programma a Roma, al Circo Massimo, sabato 20 e domenica 21 ottobre.

Ansa
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Taylor Swift si è schierata politicamente, creando il caos

di Mattia Salvia (vice.com, 9 ottobre 2018)

Negli ultimi anni, Taylor Swift è stata l’icona pop più spesso affiancata all’alt-right. Gli estremisti di destra americani vedevano la cantante — bianca, bionda, con gli occhi azzurri — come una specie di archetipo di bellezza, e il fatto che avesse cominciato la sua carriera in un genere tradizionalmente legato alla destra americana come la musica country aveva fatto il resto.

Ph. John Shearer / Getty Images
Ph. John Shearer / Getty Images

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Vi piace la musica della politica?

di Renato Benedetto («Sette», suppl. al «Corriere della Sera», 22 febbraio 2018)

Il juke-box della politica ha iniziato a suonare. Vasco Rossi evocato da Matteo Renzi, Orietta Berti per i Cinque Stelle, De André citato da Matteo Salvini. Certo, negli anni il juke-box si è fatto compilation, iPod, playlist elettorale, diventando sempre più liquido come i partiti e le ideologie.Born_in_the_Usa Continua la lettura di Vi piace la musica della politica?

«La schiavitù fu una scelta dei neri»: Kanye West contro tutti

di Giusi Fasano («Sette», suppl. al «Corriere della Sera», 24 maggio 2018)

Lui li chiama «pensieri indipendenti», ne va fiero e li difende. Anche se i suoi profili social sono stati praticamente sommersi da una valanga di commenti negativi. Stavolta (e non è la prima) il pensiero indipendente di Kanye West ha fatto infuriare più del suo endorsement per Trump.kanye-west-for-president Continua la lettura di «La schiavitù fu una scelta dei neri»: Kanye West contro tutti

Come intellettuali e vip si schierano sul governo

di Guido Mariani (lettera43.it, 1° settembre 2018)

Chissà cosa avrebbe detto il premio Nobel Dario Fo dell’alleanza di governo Cinque Stelle-Lega. Sostenitore della prima ora del movimento grillino, il teatrante-letterato non ha mai fatto parte degli intellettuali timidi riguardo alle proprie idee politiche.Cala-Pavone-Scamarcio Continua la lettura di Come intellettuali e vip si schierano sul governo

Povia for president

di Luca Bottura (repubblica.it, 14 luglio 2018)

Parecchi lettori ricorderanno Giuseppe Povia, cantautore lanciato da Paolo Bonolis con una canzone rodariana: Quando i bambini fanno oh. Successivamente, il Povia raccolse analogo successo con Vorrei avere il becco, brano in cui si immaginava piccione. E i nostri parabrezza ben conoscono quale sia l’attività preferita dei piccioni.Povia Continua la lettura di Povia for president

«Da adesso chi tace è complice», il primo manifesto anti-Salvini è firmato dalla cultura pop

di Piero Negri (lastampa.it, 5 luglio 2018)

«Noi non stiamo con Salvini. Da adesso chi tace è complice», avvisa la copertina dell’edizione italiana di Rolling Stone da oggi in edicola. E nell’editoriale, non firmato ma attribuibile al direttore editoriale Massimo Coppola, si scrive: «Ci troviamo costretti a battaglie di retroguardia, su temi che consideravamo ormai patrimonio condiviso e indiscutibile.RollingStone_05.07.18 Continua la lettura di «Da adesso chi tace è complice», il primo manifesto anti-Salvini è firmato dalla cultura pop

La sagra dell’assurdo

di Chiara Longo (rockit.it, 29 giugno 2018)

Vi abbiamo raccontato ieri degli assurdi attacchi subiti dai Pearl Jam da parte di Rita Pavone e Giorgia Meloni: la band di Seattle, rea di aver lanciato un messaggio politico dal palco dello Stadio Olimpico di Roma, è al momento al centro della considerazione di molti politici italiani che probabilmente non avevano mai sentito parlare prima dei Pearl Jam, visto che il loro impegno nella politica e nel sociale è molto noto.JillMcCormick-Eddie Vedder Continua la lettura di La sagra dell’assurdo

Quando la politica non era un teatrino i fratelli De Filippo facevano spot elettorali

di Emiliano Morreale («Il Venerdì», suppl. a «la Repubblica», 23 maggio 2014)

Dagli archivi di cinema, a distanza di decenni, continuano a riemergere lavori ignoti o perduti, curiosità e tesori. Così, da una serie di ritrovamenti effettuati dalla Cineteca Nazionale negli ultimi due anni, può capitare di scoprire che, mentre Eduardo De Filippo promuoveva sornione il Piano Marshall, suo fratello Peppino propagandava l’unione tra gli Stati europei.Peppino Continua la lettura di Quando la politica non era un teatrino i fratelli De Filippo facevano spot elettorali