Archivi tag: political endorsement

Il Capitano e la campionessa, Fede e rosario

di Fulvio Abbate (huffingtonpost.it, 3 settembre 2019)

Un rosario per Federica Pellegrini. Tatuato sulla schiena, anzi, più opportunamente, sul costato, un rosario appena accampato sul suo corpo, ultimo fra altri, lo stesso che adesso la campionessa nuotatrice ha scelto di mostrare mentre prende forma. Un rosario che, nell’ordine, si aggiunge a un’Araba Fenice, alla scritta “rock’n’roll”, al logo delle Olimpiadi, un drago, tre rose sempre lì sul costato, una dedica al fratello.

Ansa / Instagram
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Rai? Mediaset? No, ormai chiamatela TeleSalvini

di Lady V (linkiesta.it, 29 luglio 2019)

Se Matteo Salvini volesse fondare una televisione tutta sua, oggi avrebbe l’imbarazzo della scelta in fase di casting. Da qualche mese stiamo assistendo a uno spettacolo miserevole, un festival della spudorata faziosità sovranista in cui giornalisti e conduttori sembrano fare a gara a chi lecca meglio i piedi del ministro degli Interni.MarioGiordano_Fuori_dal_coro Continua la lettura di Rai? Mediaset? No, ormai chiamatela TeleSalvini

Cuccarini si scopre sovranista e torna subito in Rai

di Massimiliano Parente (ilgiornale.it, 27 marzo 2019)

C’era una volta la Prima Repubblica, che brutta. Tipo che prendeva Pippo Baudo, bravissimo, per carità, però democristiano, e gli faceva fare qualsiasi cosa, ogni Domenica in, ogni Sanremo, tutto. Oppure Giovanni Minoli, craxiano, che in epoca socialista ebbe il suo periodo d’oro. C’erano una volta la Dandini, Fazio, Saviano e compagnia bella bruttissima, che la sinistra ha piazzato ovunque.

Ph. Claudio Porcarelli
Ph. Claudio Porcarelli

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Morrissey, il nuovo album e quella spilletta che rovina tutto

di Gianni Santoro (repubblica.it, 14 maggio 2019)

La citazione è nota e gliela rinfacciano spesso: “Non dimenticare le canzoni che ti hanno fatto piangere e le canzoni che ti hanno salvato la vita”, cantava Morrissey nel 1985 in Rubber ring, una delle tante canzoni con cui il suo gruppo, gli Smiths, segnò la vita di una comunità di fan che con gli anni sarebbe cresciuta a dismisura ben oltre lo status di cult band. Gliela rinfacciano per dirgli che è cambiato, che non è rimasto molto di quell’adolescente che piangeva nella cameretta di Manchester ascoltando le sue canzoni preferite ora che è diventato un burbero e controverso signore di mezza età (il 22 maggio sono 60) sempre pronto a sfidare i suoi fan a colpi di dichiarazioni in odore di sovranismo britannico.

Morrissey on “The Tonight Show starring Jimmy Fallon” May 13, 2019 Ph. Andrew Lipovsky / Nbc
Morrissey on “The Tonight Show starring Jimmy Fallon”
May 13, 2019
Ph. Andrew Lipovsky / Nbc

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È stato arrestato un giornalista in Russia, e poi sono successe cose inaspettate

(ilpost.it, 11 giugno 2019)

Giovedì scorso le forze di sicurezza russe hanno arrestato a Mosca Ivan Golunov, giornalista investigativo molto rispettato del giornale on line Meduza, uno dei pochi media indipendenti e critici verso il regime del presidente Vladimir Putin. Golunov è stato arrestato per possesso illegale di grandi quantità di droga, accusa però che è sembrata fin da subito stare poco in piedi.

Ph. Dmitry Serebryakov / Ap Photo
Ph. Dmitry Serebryakov / Ap Photo

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Edoardo Bennato senza voce, salta duetto con Grillo alla kermesse del M5S

di Giorgiana Cristalli (ansa.it, 19 ottobre 2018)

«Purtroppo da ieri ho un problema grave e sto senza voce… Che rabbia. Quando capita questo mi imbestialisco soprattutto con me stesso, ma che posso farci?»: così Edoardo Bennato annuncia all’Ansa di essere costretto a dare forfait alla kermesse Italia5Stelle 2018, in programma a Roma, al Circo Massimo, sabato 20 e domenica 21 ottobre.

Ansa
Ansa

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Taylor Swift si è schierata politicamente, creando il caos

di Mattia Salvia (vice.com, 9 ottobre 2018)

Negli ultimi anni, Taylor Swift è stata l’icona pop più spesso affiancata all’alt-right. Gli estremisti di destra americani vedevano la cantante — bianca, bionda, con gli occhi azzurri — come una specie di archetipo di bellezza, e il fatto che avesse cominciato la sua carriera in un genere tradizionalmente legato alla destra americana come la musica country aveva fatto il resto.

Ph. John Shearer / Getty Images
Ph. John Shearer / Getty Images

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Vi piace la musica della politica?

di Renato Benedetto («Sette», suppl. al «Corriere della Sera», 22 febbraio 2018)

Il juke-box della politica ha iniziato a suonare. Vasco Rossi evocato da Matteo Renzi, Orietta Berti per i Cinque Stelle, De André citato da Matteo Salvini. Certo, negli anni il juke-box si è fatto compilation, iPod, playlist elettorale, diventando sempre più liquido come i partiti e le ideologie.Born_in_the_Usa Continua la lettura di Vi piace la musica della politica?

«La schiavitù fu una scelta dei neri»: Kanye West contro tutti

di Giusi Fasano («Sette», suppl. al «Corriere della Sera», 24 maggio 2018)

Lui li chiama «pensieri indipendenti», ne va fiero e li difende. Anche se i suoi profili social sono stati praticamente sommersi da una valanga di commenti negativi. Stavolta (e non è la prima) il pensiero indipendente di Kanye West ha fatto infuriare più del suo endorsement per Trump.kanye-west-for-president Continua la lettura di «La schiavitù fu una scelta dei neri»: Kanye West contro tutti

Come intellettuali e vip si schierano sul governo

di Guido Mariani (lettera43.it, 1° settembre 2018)

Chissà cosa avrebbe detto il premio Nobel Dario Fo dell’alleanza di governo Cinque Stelle-Lega. Sostenitore della prima ora del movimento grillino, il teatrante-letterato non ha mai fatto parte degli intellettuali timidi riguardo alle proprie idee politiche.Cala-Pavone-Scamarcio Continua la lettura di Come intellettuali e vip si schierano sul governo