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Boldi lo scettico scelto come testimonial dalla Lombardia

di Francesco Loiacono (fanpage.it, 20 novembre 2020)

Scivolone comunicativo per la Regione Lombardia. Dopo il calciatore Zlatan Ibrahimović, chiamato in campo come testimonial per la lotta al nuovo Coronavirus, la giunta guidata da Attilio Fontana si è affidata a un altro volto noto per pubblicizzare con uno spot il recente stanziamento di 167 milioni di euro destinati a tutte le categorie escluse dal recente “Decreto ristori” del governo. La scelta è caduta su Massimo Boldi, noto attore comico originario di Luino, nel Varesotto. Nel nuovo video, da poco diffuso su tutti i canali della Regione, l’attore reinterpreta una scena del film Eccezzziunale… veramente del 1982, nel cui cast figurava anche Diego Abatantuono.Boldi_spot_Lombardia Continua la lettura di Boldi lo scettico scelto come testimonial dalla Lombardia

Una vecchia hit di Miley Cyrus torna in classifica per l’elezione di Biden

(quotidiano.net, 9 novembre 2020)

Il 7 novembre Joe Biden viene riconosciuto presidente eletto degli Stati Uniti. Nello stesso giorno una vecchia hit di Miley Cyrus ricompare improvvisamente in classifica, e ovviamente non è una coincidenza. Tolta dalla naftalina in cui giaceva dal 2009, Party in the U.S.A. è stata scelta dalla gente scesa in strada come inno per celebrare la vittoria del candidato democratico su Donald Trump. Come rilevato dal servizio di monitoraggio Chart Data, nel giro di qualche ora la canzone è tornata nella Top 200 e poi è volata addirittura su nella Top 40 dell’iTunes americano.MileyCyrus_Party_Biden Continua la lettura di Una vecchia hit di Miley Cyrus torna in classifica per l’elezione di Biden

Che succederà a Hollywood dopo le elezioni?

di Giovanni Pedde (huffingtonpost.it, 21 ottobre 2020)

A pochi giorni dalle elezioni americane, vari analisti politici, ma soprattutto finanziari, s’interrogano su cosa potrebbe accadere a Hollywood all’indomani del voto. Quella dell’entertainment e dei media è un’industria di enorme rilevanza per l’economia degli Stati Uniti e che non si ferma certo al ristretto circuito degli Studios – Disney, Warner, Universal, Mgm e Paramount – e dei network televisivi. Si tratta di un ambito economico che abbraccia anche e soprattutto quelli che, in quanto destinatari preferenziali del loro gettito di contenuti, sono ormai di Hollywood i più importanti clienti, nonché, in prospettiva, potenziali proprietari: da una parte le grandi piattaforme di streaming, come Netflix; dall’altra, le cosiddette società “tecnologiche”, tra cui Apple e Amazon, a loro volta proprietarie dei servizi di streaming Apple Tv+ e Amazon Prime Video.HollywoodStudios-America2020 Continua la lettura di Che succederà a Hollywood dopo le elezioni?

Harry, Meghan e la (complessa) questione della neutralità politica della royal family

di Roberta Mercuri (vanityfair.it, 18 ottobre 2020)

Lo scorso 22 settembre il principe Harry e Meghan Markle hanno pronunciato in tv il loro primo discorso politico, invitando gli americani ad andare a votare il prossimo novembre e per di più schierandosi, seppur in modo non esplicito (contro Trump e pro Biden). La regina Elisabetta e il resto della famiglia reale, però, non votano, né parlano (apertamente) di politica. Sono neutrali da generazioni e va bene così. Harry e Meghan, col loro discorso, hanno violato l’ultima regola dei reali. Scatenando non solo l’ira della sovrana e dei sudditi britannici. Una buona parte degli americani non ha gradito l’invito a votare espresso da un principe britannico, che non è nemmeno cittadino americano.Biden-Megxit Continua la lettura di Harry, Meghan e la (complessa) questione della neutralità politica della royal family

Morgan conferma: «Mi candido a sindaco di Milano»

di Enzo Boldi (giornalettismo.com, 15 ottobre 2020)

Non era una provocazione e la conferma arriva dalla voce del diretto interessato. Morgan candidato sindaco di Milano è una notizia reale e non una boutade lanciata da Vittorio Sgarbi. Lo ha detto lo stesso cantante (al secolo Marco Castoldi), intervenendo alla trasmissione Un giorno da pecora, in onda su Rai Radio 1. «È stata una proposta arrivata da Vittorio Sgarbi in tarda notte. I milanesi potrebbero amare e apprezzare questa cosa nel momento in cui mi candiderò veramente, se la cosa si concretizzerà. E lì esporrò la mia visione della rinascita della città. Sì, ho accettato la proposta perché mi piacciono le sfide, perché mi piace l’idea di poter intervenire sulla città che amo profondamente e che è la mia città».

Ph. Gabriele Micalizzi
Ph. Gabriele Micalizzi

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2024: Meghan contro Ivanka per la Casa Bianca? Lo scenario da fantapolitica (di cui si discute veramente)

di Luigi Ippolito e Viviana Mazza (corriere.it, 23 settembre 2020)

Casa Bianca 2024: Meghan Markle contro Ivanka Trump? Uno scenario che suona da fantapolitica, ma che potrebbe essere più vicino alla realtà di quanto non sembri. Perché sia la duchessa di Sussex sia la figlia di The Donald non fanno mistero delle loro ambizioni. Innanzitutto, la moglie del principe Harry, ormai stabilmente insediata a Santa Barbara, in California: il suo ingresso in politica viene considerato sempre più probabile, perché tutte le sue mosse puntano in quella direzione.

Getty Images
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La candidatura di Kanye West non è seria, ma nemmeno uno scherzo

(ilpost.it, 10 agosto 2020)

La candidatura a presidente degli Stati Uniti del rapper Kanye West, annunciata lo scorso luglio e inizialmente considerata l’ennesima trovata promozionale di una celebrità nota per il suo ego smisurato e per gli annunci provocatori, è in realtà un progetto con una certa concretezza, e che si è scoperto essere legato piuttosto direttamente a personaggi del Partito Repubblicano. Di candidature insolite o improbabili ce ne sono a ogni elezione statunitense: ma interpretare quella di West è più complicato del solito, principalmente per via dei noti problemi di salute mentale del rapper, che anche sua moglie Kim Kardashian ha collegato alla candidatura.

Ph. Lauren Petracca / The Post And Courier via Ap
Ph. Lauren Petracca / The Post And Courier via Ap

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Luciano De Crescenzo nella campagna social di un candidato della Lega in Campania

(fanpage.it, 19 luglio 2020)

«Napoli, l’ultima speranza per l’umanità». Il volto sorridente di Luciano De Crescenzo, che ci lasciava un anno or sono, e in basso il simbolo della Lega con tanto di Alberto da Giussano. Non è piaciuta per niente alla famiglia dell’ingegnere filosofo la sortita di Severino Nappi [movimento civico “Campania. Il Nostro Posto” – N.d.C.], candidato alle prossime elezioni regionali in Campania col Centrodestra che sostiene Stefano Caldoro: associare il volto dello scrittore a un manifesto elettorale e per di più della Lega di Matteo Salvini con tanto di slogan «Prima gli italiani».

Severino Nappi via Facebook
Severino Nappi via Facebook

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I Rolling Stones diffidano Trump

(agi.it, 28 giugno 2020)

I Rolling Stones hanno intimato al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di non usare più le loro canzoni nei suoi comizi o per la sua campagna elettorale. La presa di distanza arriva dopo che la campagna di Trump ha usato la canzone You can’t always get what you want al raduno della scorsa settimana a Tulsa, in Oklahoma. Lo stesso brano venne utilizzato nella prima campagna di Trump, per le elezioni presidenziali del 2016.Stones_vs_Trump Continua la lettura di I Rolling Stones diffidano Trump

Giuseppe De Donno, alias Joseph Dominus, dalla plasmaterapia alla candidatura a sindaco

di Selvaggia Lucarelli (tpi.it, 27 giugno 2020)

Giuseppe De Donno è intenzionato a candidarsi a sindaco di Mantova e non è una sorpresa. Dopo mesi di post a colpi di hashtag, endorsement di Matteo Salvini, servizi de Le iene in cui lo si dipinge come l’uomo che curerà tutti col plasma e risse mediatiche, pare che appunto si candiderà con una lista civica. Ed è un escamotage di Salvini per far fuori il sindaco Pd Mattia Palazzi: con Stefano Rossi candidato per la Lega e De Donno in una lista civica con il patto di sostenersi al ballottaggio, Palazzi potrebbe essere già sconfitto in partenza.

bufale.net
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