Archivi tag: politica-spettacolo

Usa 2024: Blitz Primary, la “terapia hollywoodiana” per gestire le primarie lampo

Ph. Kevin Mazur / WireImage

di Massimo Basile (repubblica.it, 9 luglio 2024)

Mentre i Repubblicani esultano per il declino mentale di Joe Biden, una docente di Legge ha lanciato tra i donatori democratici un piano per arruolare tre donne e sparigliare le carte: Michelle Obama, Taylor Swift e Oprah Winfrey. Le tre star verrebbero chiamate a guidare forum pubblici per valutare in tempi brevi la migliore alternativa a Biden, se il presidente degli Stati Uniti decidesse di ritirarsi dopo la disastrosa prova nel duello televisivo con Donald Trump.

Continua la lettura di Usa 2024: Blitz Primary, la “terapia hollywoodiana” per gestire le primarie lampo

Il leader dei Lib-Dem britannici ha deciso di puntare sull’intrattenimento

Ph. Christopher Furlong / Getty Images

(ilpost.it, 25 giugno 2024)

Il sistema elettorale del Regno Unito, dove solo il partito che arriva primo in un collegio ottiene il rispettivo seggio in Parlamento, ha storicamente incentivato il bipolarismo. La politica è divisa in due schieramenti: a sinistra i Laburisti e a destra i Conservatori. I due partiti più grossi, oltre a ricevere la maggior parte dei voti, monopolizzano l’attenzione mediatica.

Continua la lettura di Il leader dei Lib-Dem britannici ha deciso di puntare sull’intrattenimento

Torna Miss Padania, la Lega rispolvera il contest

(agi.it, 28 maggio 2024)

Torna Miss Padania dopo dodici anni di stop. L’idea di rispolverare la gara di bellezze femminili del Nord, tanto cara a Umberto Bossi, è dell’europarlamentare della Lega Angelo Ciocca, in corsa per un altro mandato alle Europee dell’8 e 9 giugno. “Miss Padania by Ciocca” è il titolo che pubblicizza il «concorso che valorizza la bellezza dei valori e le tradizioni del Nord Italia».

Continua la lettura di Torna Miss Padania, la Lega rispolvera il contest

Show di Milei, la folla canta contro Kirchner e Sanchez

(ansa.it, 23 maggio 2024)

Uno show organizzato dal presidente argentino Javier Milei per la presentazione del suo ultimo libro [Capitalismo, socialismo y la trampa neoclásica N.d.C.] ha vissuto il momento più caldo quando le circa ottomila persone accorse giovedì sera al Luna Park di Buenos Aires hanno inneggiato dapprima al carcere per l’ex presidentessa Cristina Kirchner, e successivamente intonato canti contro il premier spagnolo Pedro Sanchez.

Ph. Luis Robayo / Afp

Continua la lettura di Show di Milei, la folla canta contro Kirchner e Sanchez

Maduro lancia un talent per scegliere l’inno della sua campagna

di Clara Valenzani (corriere.it, 9 maggio 2024)

Sembrava che il premio per le stranezze della campagna elettorale l’avesse vinto la Corea del Sud con il veto sui cipollotti, ma anche il Venezuela è stato creativo: il brano vincitore di Factor M, l’X Factor venezuelano, sarà l’inno della propaganda di Nicolás Maduro. Le presidenziali avverranno il 28 luglio, eppure la leader più temuta dell’opposizione, María Corina Machado della Piattaforma Unitaria, era già stata squalificata a gennaio con l’accusa di corruzione.

Continua la lettura di Maduro lancia un talent per scegliere l’inno della sua campagna

Sejmflix: la straordinaria popolarità mediatica del Parlamento polacco

(ilpost.it, 5 gennaio 2024)

A dicembre la sessione del Parlamento polacco in cui è stata votata la fiducia al nuovo governo, guidato dal liberale Donald Tusk, è diventata un piccolo evento mediatico: il voto parlamentare è stato trasmesso in molti cinema in tutta la Polonia, e milioni di persone si sono connessi su YouTube e su altre piattaforme per vederlo in streaming. Per molte polacche e polacchi quel voto è stato un evento storico cui assistere, perché ha comportato la fine del lungo governo del Pis (sigla di Diritto e Giustizia).

Ph. Michal Dyjuk / Ap

Continua la lettura di Sejmflix: la straordinaria popolarità mediatica del Parlamento polacco

Antony Blinken alla chitarra elettrica, la nuova iniziativa musicale della diplomazia Usa

(adnkronos.com, 28 settembre 2023)

In giacca e cravatta, come siamo soliti vederlo, ma con una chitarra elettrica e di fronte al microfono per cantare il classico blues del 1954 Hoochie Coochie Man di Muddy Waters. Così Antony Blinken ha mostrato un volto insolito del segretario di Stato inaugurando, con una sua esibizione, la nuova iniziativa musicale della diplomazia degli Stati Uniti.

Afp

Continua la lettura di Antony Blinken alla chitarra elettrica, la nuova iniziativa musicale della diplomazia Usa

Le foto fake di Trump “arrestato”

(agi.it, 24 marzo 2023)

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump non è stato arrestato, eppure una serie di scatti fake pubblicati su Twitter, subito virali con 5 milioni di visualizzazioni, lo ritraggono che scappa dagli agenti, in manette, e anche in prigione, con la moglie Melania che protesta. Autore delle foto diventate un caso planetario è Eliot Higgins, fondatore della piattaforma di giornalismo investigativo Bellingcat – la stessa che aveva incastrato le spie di Putin –, che ha usato l’Intelligenza Artificiale per immaginare i vari momenti dell’arresto del tycoon.

Eliot Higgins via Twitter

Continua la lettura di Le foto fake di Trump “arrestato”

La vena pop di Meloni, imitatrice di sé stessa in diretta con Fiorello

di Mario Ajello (ilmessaggero.it, 21 marzo 2023)

Non imitare gli altri, scopri chi sei veramente imitando te stesso o te stessa, consigliano certi filosofi (non Platone o Seneca). Chissà se Giorgia Meloni ha deciso d’intraprendere questo percorso o semplicemente, e molto più probabilmente, vuole solo divertirsi e divertire. In una rapida manciata di minuti. Quelli di una telefonata a Fiorello. Ma è lei o non è lei? È quella vera o un fake? La voce è incredibilmente somigliante a quella del capo del governo, e anche il tono.

Continua la lettura di La vena pop di Meloni, imitatrice di sé stessa in diretta con Fiorello

La corsa elettorale del treno delle vanità

di Sara Gentile (huffingtonpost.it, 5 settembre 2022)

Il martellare dei telegiornali e dei talk show, innanzitutto, in questi giorni non è informazione, ma piuttosto un guardare dal buco della serratura, una forma di voyeurisme politico che non informa, né agevola la partecipazione dei cittadini alla cosa politica. Il giornalismo, quello televisivo, deve interrogarsi su ciò, e i politici pure. Ritengo che il potere nelle sue prassi e meccanismi abbia necessità di una parte di riservatezza che è propria della sua natura, quella che gli consente di prendere decisioni fuori dal tifo da stadio o dalle imprecazioni degli scontenti. Voglio dire non gli arcana imperii di una volta, la segretezza che permette tutti gli arbitrii, ma il limite di una soglia oltre la quale tutto diventa curiosità gratuita e, inoltre, toglie al potere una delle sue insegne importanti: non essere svenduto alle bancarelle dei media come una storia qualunque.

Ph. Roberto Monaldo / LaPresse

Continua la lettura di La corsa elettorale del treno delle vanità