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La politica show non l’ha inventata Trump (e neanche Berlusconi)

Ph. Amir Arabshahi / Unsplash

di Pierluigi Battista (huffingtonpost.it, 21 febbraio 2025)

Siamo così schiacciati sul presente da pensare che nella politica tutto sia stato inventato adesso. Che siamo all’Anno Zero, che Silvio Berlusconi ha introdotto lo spettacolo nella politica, che con il trumpismo siamo al culmine del trionfo della personalizzazione della politica, che la politica è diventata irrimediabilmente schiava di codici estetici.

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Milei ha regalato una motosega a Musk

Getty Images

(quotidiano.net, 21 febbraio 2025)

«La motosega della burocrazia» è stato il regalo del presidente argentino Javier Milei a Elon Musk. Il capo di Stato sudamericano ha incontrato il ceo di Tesla alla Conservative Political Action Conference (Cpac, la convention dei conservatori a Washington dove sabato pomeriggio palerà anche la premier italiana Giorgia Meloni). Milei ha voluto così sottolineare la sua approvazione al lavoro di tagli alla spesa che Musk sta effettuando negli Stati Uniti.

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Roma: le Stereotipe lanciano la “canzone del Giubileo” col sindaco Gualtieri

Stereotipe via Instagram

(agi.it, 4 gennaio 2025)

Cantieri ovunque, affluenza, code interminabili: il duo romano delle Stereotipe imbraccia la chitarra e scherza sui lavori del Giubileo che attanagliano Roma. E con un featuring d’eccezione: il sindaco Roberto Gualtieri. «Davvero pensavate che non avremmo dedicato al Giubileo nemmeno una canzone? E che canzone. Grazie Sindaco!» commentano le due ragazze postando il video su Instagram.

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Trump, lo show prima del voto: «Io non sono un politico, sono una star»

Ph. Jonathan Ernst / Reuters

di Aldo Cazzullo (corriere.it, 3 novembre 2024)

Salem (Virginia) – Non è un comizio. È uno show. Infatti dura più di cinque ore; le ultime due con lui sul palco. A segnare una mutazione ormai irreversibile della destra americana e globale. Come in ogni show, si ride e si piange. Si ride – con una punta di angoscia al pensiero che l’attor comico è il favorito per la Casa Bianca – quando Donald Trump fa le imitazioni.

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50 Cent: “Ho rifiutato 3 milioni di dollari per cantare per Trump”

Tmz / Getty Composite

(repubblica.it, 30 ottobre 2024)

Anche 50 Cent si aggiunge alla lista di artisti americani che non vogliono avere niente a che fare con Donald Trump. Il rapper ha rifiutato un’offerta da 3 milioni di dollari per esibirsi al controverso raduno del candidato repubblicano alla Casa Bianca al Madison Square Garden di New York domenica scorsa, come lui stesso ha rivelato in un’intervista al programma radiofonico The Breakfast Club.

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Obama rapper con Eminem per Kamala Harris

Ph. Paul Sancya / keystone-sda.ch – Stf

di Monica Coviello (vanityfair.it, 23 ottobre 2024)

Poco prima di Barack Obama, sul palco, al comizio pro Kamala Harris (candidata democratica alle presidenziali Usa, che si terranno fra due settimane), in Michigan, c’era Eminem. L’artista vincitore di un Grammy, 52 anni, e l’ex presidente democratico, 63 anni, hanno condiviso brevemente la scena, a Detroit. E per Obama è stata anche l’occasione per omaggiare il cantante.

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Il surreale comizio di “Dj Trump” a Oaks

Ph. Matt Rourke / Ap

di Andrea Marinelli (corriere.it, 15 ottobre 2024)

Sono dieci anni che Donald Trump tiene comizi fuori dal comune, eppure riesce ancora a sorprendere spettatori, analisti e giornalisti che lo seguono in giro per l’America. Ieri sera a Oaks, in Pennsylvania, lo Stato più decisivo dell’Unione, il candidato repubblicano ha interrotto il town hall meeting – una forma di comizio che prevede domande dal pubblico – mettendosi a fare il dj e a “ballare” per 39 minuti. «Basta con le domande» ha detto a un certo punto, dopo che due spettatori si erano sentiti male ed era servito l’intervento dei medici.

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Schlein sul palco con J-Ax: la tentazione del politico di fare show

Elly Schlein via Instagram

(adnkronos.com, 10 ottobre 2024)

Elly Schlein, che – a sorpresa – è salita sul palco insieme agli Articolo 31 per “rappare” una canzone col celebre gruppo guidato da J-Ax, è solo l’ultima della lista. Ogni mattina un politico sa che deve svegliarsi e mettersi a caccia del consenso. Sin dai tempi della Prima Repubblica non c’è stato leader che non si sia messo in gioco pur di cercare l’empatia con i suoi elettori. Spesso su palcoscenici inediti, ben distanti dai “Palazzi” o dalle “stanze” del potere.

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I contenuti bizzarri sui social di Maduro

Epa / Miraflores Palace – Handout

(ilpost.it, 24 luglio 2024)

Ogni giorno gli account del presidente venezuelano Nicolás Maduro riversano sui social network una grande quantità di contenuti propagandistici, soprattutto video. Il regime di Maduro – che governa dal 2013 in maniera autoritaria e sta facendo di tutto per restare in carica e impedire all’opposizione di vincere le elezioni di domenica – ha detto con una certa pomposità di essersi impegnato in una «battaglia della comunicazione» su Internet, contendendo ai dissidenti l’unico spazio dove potevano ancora esprimersi con una certa libertà.

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La campagna elettorale per il governatore di Tokyo è stata più bizzarra del solito

Ph. Eugene Hoshiko / Ap

(ilpost.it, 7 luglio 2024)

Oggi in Giappone ci sono state le elezioni per scegliere il governatore della città metropolitana di Tokyo ed è stata rieletta per un terzo mandato la governatrice uscente Koike Yuriko, indipendente ma a lungo parlamentare e ministra con il Partito Liberaldemocratico. Adesso Koike dovrà gestire una delle regioni economicamente più importanti del Paese, dove vivono 14 milioni di persone e la cui amministrazione impiega 160mila lavoratori, con un bilancio annuale paragonabile a quello di una piccola nazione.

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