Archivi tag: politica-per-media

L’ascesa di Musk sul palco con Trump, uno show sognando la Casa Bianca

Ph. Jim Watson / Afp

di Massimiliano Panarari (lastampa.it, 7 ottobre 2024)

«Dio li fa e poi li accoppia» (e in questa vicenda il fondamentalismo cristiano conta assai). Donald Trump ed Elon Musk formano un’arrembante coppia (politica) di fatto, specchio esemplare del neopopulismo di destra contemporaneo e di un modello di leadership dove l’egotismo e il narcisismo tracimano senza più remore. Entrambi soggiacciono molto volentieri al fascino della ribalta; in questo caso il palco di Butler, teatro, poco meno di tre mesi fa, del fallito attentato.

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L’accanimento contro Chiara Ferragni, la Barnum di questo secolo

Ansa

di Guia Soncini (linkiesta.it, 5 ottobre 2024)

Adesso stai a vedere che riescono a trasformare Chiara Ferragni in un Enzo Tortora. Mettete giù quell’indignazione, non c’è bisogno che mi notifichiate le differenze tra un errore di persona e una che invece è proprio la Ferragni, quella che diceva accattatevill’ (il pandoro) e cureremo i bambini malati: giuro che ho contezza che non sia la stessa dinamica in entrata. Temo però lo stesso effetto in uscita, quello che discende dall’accanimento.

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La mamma di Giogiò: “La politica dovrebbe chiedermi di scendere in campo”

Fotogramma

(adnkronos.com, 5 ottobre 2024)

«Dove sono i politici che ti propongono di scendere in campo?” si chiede Daniela Di Maggio, madre del musicista Giovanbattista Cutolo, ucciso a Napoli un anno fa, parlando con l’Adnkronos in merito alle voci circolate nei mesi scorsi su una sua possibile candidatura alle Europee. Sottolineando che non si tratta di una richiesta, ma di una semplice riflessione, Di Maggio precisa.

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David Gilmour di nuovo contro Roger Waters

(repubblica.it, 4 ottobre 2024)

David Gilmour ha giurato che assolutamente non si esibirà mai più con il suo ex compagno di band dei Pink Floyd, Roger Waters. In una nuova intervista rilasciata al Guardian, Gilmour ha stroncato ogni tipo di idea ottimistica su un suo possibile ricongiungimento con Waters. «Assolutamente no. Tendo a stare alla larga dalle persone che sostengono attivamente dittatori genocidi e autocratici come Putin e Maduro [presidente del Venezuela – N.d.R.]», ha detto al giornale.

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La barba lunga di Grillo in attesa di Conte

Beppe Grillo via X

(lapresse.it, 3 ottobre 2024)

Continuano i dissidi interni al MoVimento 5 Stelle tra il fondatore Beppe Grillo e l’attuale leader, Giuseppe Conte, in merito al processo “costituente” in corso all’interno del partito. Qualche giorno fa Grillo aveva chiesto dei chiarimenti a Conte sullo svolgimento della prossima assemblea costituente e, “aspettando le risposte”, al garante pentastellato è cresciuta la barba.

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I “colli rossi” d’America

di Marco Ballestracci (ilfoglio.it, 20 maggio 2024)

Capita che ci siano degli anni – uno ogni quattro per la precisione, e guarda caso il 2024 è uno di questi – in cui il mondo trepida per ciò che accadrà a novembre, perché il popolo degli Stati Uniti elegge il proprio presidente. È consuetudine proseguire dicendo che il presidente degli Stati Uniti d’America è l’uomo più potente del mondo, da cui discende per semplice deduzione che pure gli Stati Uniti sono la nazione più potente del mondo.

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Naomi Campbell non è Ferragni

Ph. Louise Delmotte / Ap

di Guia Soncini (linkiesta.it, 30 settembre 2024)

Per spiegare perché l’inciampo di Naomi Campbell è probabile non divenga il declino di Chiara Ferragni, è necessario partire da Boris Johnson. Anzi no, da Kate Middleton. Anzi no, da Teri Hatcher. Nell’aprile del 2006, Desperate Housewives è alla fine della seconda stagione, ed è il prodotto televisivo del momento in un modo che è difficile da far capire a chi sappia leggere il mondo solo con gli strumenti di due decenni dopo, quando di prodotti televisivi del momento ce ne sono una cinquantina l’anno.

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La politica a colpi di selfie

di Fulvio Abbate (huffingtonpost.it, 13 settembre 2024)

I selfie restituiscono il quotidiano della nostra storia repubblicana. Andamento e sostanza dei suoi governi. Un dato iconico di fatto. Cancellando quasi l’antica memoria delle quadrerie ufficiali che trovavano posto nei corridoi del Palazzo. Quirinale, Chigi, Madama, Montecitorio. Surclassando altrettanto i busti risorgimentali posti sulle sommità capitoline del Pincio e del Gianicolo.

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La tensione tra Cina e Taiwan si vede anche nelle serie tv

Ph. Wim van ’t Einde / Unsplash

di Lorenzo Lamperti (linkiesta.it, 28 settembre 2024)

Un soldato in divisa esprime rammarico per l’attuale separazione e auspica la «riunificazione nazionale». Poi appaiono droni ed elicotteri che si fanno strada tra la resistenza rivale, portata avanti da missili antiaerei simili a quelli prodotti dagli Stati Uniti. Inizia così il sesto episodio di Quenching, una serie prodotta dalla China Central Television, il broadcaster di Stato in Cina. In venti minuti viene messa in scena un’ipotetica azione militare per «salvaguardare la sicurezza nazionale» e «salvare Taiwan dalle minacce di secessione e interferenze esterne».

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Nazirock in massa a Verona, canzoni per Hitler e Priebke

Imago / Zuma Press

di Andrea Palladino (lastampa.it, 29 settembre 2024)

Il luogo esatto arriva sulle chat di Telegram solo qualche ora prima dell’evento. Fuori, sulla strada, la security del Veneto Fronte Skinheads filtra i partecipanti. Entri solo se invitato e conosciuto, la ricerca degli ospiti “indesiderati” è quasi maniacale. È l’evento simbolico forse più denso di significato per la rete neonazista Blood and Honour (B&H), la commemorazione della morte del fondatore, il cantante inglese Ian Stuart Donaldson.

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