Il presidente francese ingaggia un esperto di rap come ghost writer
di Marco Moussanet (ilsole24ore.com, 10 marzo 2014)
Chissà se François Hollande sapeva che Pierre-Yves Bocquet ha una doppia vita e, in qualche modo, una doppia personalità, quando, pochi giorni fa, ha deciso di nominarlo ghost writer, sia pure sotto la supervisione dell’onnipresente Aquilino Morelle. E se forse è proprio questa una delle ragioni della scelta. Sulla carta, il curriculum del quarantenne Bocquet è quanto di più classico si possa immaginare: Sciences-Po, Ena (la prestigiosa scuola della pubblica amministrazione), ispettore della previdenza sociale, qualche esperienza in alcuni gabinetti ministeriali, un incarico di consulente (appunto sui temi della previdenza) all’Eliseo. Dietro questo signore abbastanza grigio e anonimo, la cui unica nota originale sono i vistosi anelli, si nasconde in realtà uno dei maggiori critici ed esperti di gangsta rap. Continua la lettura di I discorsi di Hollande a ritmo gangsta