Archivi tag: Peter Thiel

La battaglia dei tecnoligarchi contro l’Ue

Igor Omilaev / Unsplash

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 14 gennaio 2025)

Sottoposti come siamo a un bombardamento costante di insensatezze sempre più grottesche, è probabile, è umano, è persino auspicabile che abbiate già dimenticato la disfida dei tecnomiliardari. Mi prendo dunque volentieri – perché dovrei soffrire solo io? – il compito di ricordarvelo. Estate 2023. Attraverso un breve scambio di tweet, post, icsate sui rispettivi social network, Elon Musk sfida Mark Zuckerberg a un combattimento “nella gabbia”, come usa negli incontri di arti marziali miste tanto cari alla nuova destra trumpiana.

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Lo strapotere del Web: prima, dopo e oltre Musk

Ph. Samuel Corum / Getty Images

di Andrea Cangini (huffingtonpost.it, 30 dicembre 2024)

Par di capire che lo shock sia stato grande. Fino a quando i Giganti del Web hanno presidiato e protetto gli accampamenti liberal, rilanciandone i valori professati ed esaltandone la cultura dichiarata, nessuna questione è stata posta. Si è messa generosamente da parte la legislazione Antitrust, fino ad allora considerata, evidentemente a torto, un tutt’uno imprescindibile con la cultura giuridica nordamericana. Si è sfruttata a proprio vantaggio la distorsione del dibattito pubblico determinata dai social network.

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L’ascesa della tech right, la nuova contro-élite di Trump

Ph. Gilles Lambert / Unsplash

di Maurizio Stefanini (linkiesta.it, 21 novembre 2024)

La «destra tech» ha preso il potere negli Stati Uniti, ha scritto Le Monde, riprendendo così un’etichetta di tech right su cui da tempo si stavano accumulando segnalazioni. Citando alla rinfusa: il New Statesman ha definito la Silicon Valley «intossicata» da una nuova mania per il quoziente di intelligenza dai risvolti razzisti. Secondo il blogger Noah Smith è logico che chi fa business si orienti a favore di un partito come quello Repubblicano che si presenta come più pro-business.

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Il programma radicale di Trump per rovesciare l’America

Ph. Evan Vucci / Ap

di Christian Rocca (linkiesta.it, 23 ottobre 2024)

Non se ne parla più, sembra quasi che si sia trattato di un fatto come un altro, normale e naturale. Ma in realtà è stato un tentato colpo di Stato quello ordito da Donald Trump dopo la sconfitta elettorale del 3 novembre 2020, quando l’allora presidente fu cacciato dalla Casa Bianca da una valanga di voti democratici che hanno temporaneamente salvato l’America, l’Ucraina e l’Europa.

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L’ascesa di Musk sul palco con Trump, uno show sognando la Casa Bianca

Ph. Jim Watson / Afp

di Massimiliano Panarari (lastampa.it, 7 ottobre 2024)

«Dio li fa e poi li accoppia» (e in questa vicenda il fondamentalismo cristiano conta assai). Donald Trump ed Elon Musk formano un’arrembante coppia (politica) di fatto, specchio esemplare del neopopulismo di destra contemporaneo e di un modello di leadership dove l’egotismo e il narcisismo tracimano senza più remore. Entrambi soggiacciono molto volentieri al fascino della ribalta; in questo caso il palco di Butler, teatro, poco meno di tre mesi fa, del fallito attentato.

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J.D. Vance dallo stile Silicon Valley al trumpismo

Ph. Carolyn Kaster / Ap

(adnkronos.com, 18 luglio 2024)

Quando nel 2016 ha cominciato a frequentare gli show televisivi per promuovere il suo libro Hillbilly Elegy, J.D. Vance, allora giovane venture capitalist cresciuto all’ombra del miliardario del tech Peter Thiel, aveva lo stile informale della Silicon Valley. Camicia senza cravatta, giacca spesso di velluto, a volte i jeans.

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Buon compleanno Facebook, in vent’anni hai rovinato il mondo

di Davide Piacenza (wired.it, 4 febbraio 2024)

Alla fine del 2007, quando il mondo era così recente che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito, un amico del liceo mi parlava con fare appassionato di un sito al quale alcune sue conoscenze americane l’avevano fatto iscrivere. “È un social network, dove puoi parlare con la gente che conosci e guardare cosa fa”, mi spiegava, incontrando la mia incapacità di comprendere di cosa stesse parlando ma convincendomi, nel giro di poche settimane, a iscrivermi a mia volta.

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Facebook ha cambiato il suo algoritmo colpendo i siti d’informazione di Sinistra

di Simone Fontana (wired.it, 26 ottobre 2020)

Fin dalla sua nascita, avvenuta ormai più di un decennio fa, Facebook ha improntato la sua comunicazione pubblica sulla costruzione di un’immagine imparziale, lontana dalle dinamiche politiche e volta a preservare la libera espressione sulla piattaforma. Eppure dietro le quinte del popolare social network le cose sarebbero andate molto diversamente. Almeno secondo il Wall Street Journal, che in un recente articolo dal titolo Come Mark Zuckerberg ha imparato la politica delinea i tratti di quella che appare come un’azienda fortemente influenzata dalle decisioni prese a Washington.Facebook-Trump Continua la lettura di Facebook ha cambiato il suo algoritmo colpendo i siti d’informazione di Sinistra