Archivi tag: Palestina

L’arresto di Hamdan Ballal, regista premio Oscar di “No Other Land”

Ansa/Afp

di Francesco Spartà (agi.it, 25 marzo 2025)

Susiya è un villaggio rurale palestinese, sulle colline a Sud di Hebron, in Cisgiordania. Lì è nato, 36 anni fa, Hamdan Ballal, e sempre lì – in quel territorio conteso tra Israele e Palestina –, nel tardo pomeriggio di lunedì 24 marzo, il regista palestinese è stato prima aggredito dai coloni israeliani e poi portato via dalla polizia. In quella zona Ballal, insieme ad altri tre registi, ha girato No Other Land, documentario premiato con l’Oscar da appena tre settimane.

Continua la lettura di L’arresto di Hamdan Ballal, regista premio Oscar di “No Other Land”

Le tante polemiche sul live action di “Biancaneve”

The Walt Disney Company

di Paolo Armelli (wired.it, 17 marzo 2025)

Biancaneve, il nuovo live action con cui la Disney rivisita i suoi classici d’animazione più amati, uscirà nelle sale italiane il prossimo 20 marzo. Ma c’è già chi ha visto il suo destino come segnato, soprattutto per via delle polemiche che l’hanno accompagnato fin dal suo annuncio e che non hanno smesso d’intensificarsi nelle ultime settimane.

Continua la lettura di Le tante polemiche sul live action di “Biancaneve”

Oscar 2025: Israele contro la vittoria di “No Other Land”

Ap

di Veronique Viriglio (agi.it, 3 marzo 2025)

Il ministro della Cultura di Israele, Miki Zohar, denuncia la vittoria agli Oscar del documentario palestinese-israeliano No Other Land [scritto, prodotto, diretto e montato da un collettivo israelo-palestinese composto da Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor e Hamdan Ballal nel 2024 – N.d.C.] perché «distorce l’immagine di Israele nel mondo». Il duro j’accuse di Zohar è arrivato con un messaggio su X a poche ore dal trionfo a Los Angeles del film che documenta le demolizioni effettuate da Israele nel villaggio palestinese di Masafer Yatta, in Cisgiordania.

Continua la lettura di Oscar 2025: Israele contro la vittoria di “No Other Land”

Addio a Marisa Paredes, icona della libertà

El Deseo

di Alberto Infelise (lastampa.it, 18 dicembre 2024)

Marisa Paredes è sola sul palco, la luce è tutta su di lei, allarga le braccia verso il suo pubblico, lì davanti a lei, le stringe sul petto, si inchina, il pubblico piange e sorride tutto insieme, si alza in piedi e applaude. Marisa Paredes non c’è più. È morta ieri mattina presto, nell’ospedale Fundación Jiménez Díaz di Madrid per la complicazione di un problema coronarico. Eppure non morirà affatto. È stata una delle più grandi attrici degli ultimi cinquant’anni, ha definito con la sua recitazione acuta e asciutta, tagliente come una lama, la cinematografia di Pedro Almodóvar.

Continua la lettura di Addio a Marisa Paredes, icona della libertà

Gli inattesi commenti al trailer della nuova “Biancaneve” Disney

Walt Disney Studios via YouTube

(ilpost.it, 29 agosto 2024)

Il 10 agosto la casa di produzione Walt Disney Pictures ha pubblicato un breve trailer del musical in live action (cioè con attori veri) Biancaneve, ispirato al primo film d’animazione Disney Biancaneve e i sette nani (Snow White and the Seven Dwarfs) del 1937. È l’ultimo di una serie di remake di classici d’animazione che Disney ha fatto uscire al cinema negli ultimi anni riscuotendo un generale successo, sia tra gli adulti nostalgici dei cartoni della loro infanzia, sia tra i bambini che li vedono per la prima volta.

Continua la lettura di Gli inattesi commenti al trailer della nuova “Biancaneve” Disney

Adidas ha rinunciato a una pubblicità con Bella Hadid dopo le critiche di Israele

@adidasoriginals via X

(ilpost.it, 20 luglio 2024)

Questa settimana la grande azienda di abbigliamento sportivo tedesca Adidas ha diffuso la campagna pubblicitaria per le SL72, un tipo di sneaker da corsa dal design un po’ retrò disegnate inizialmente per le Olimpiadi estive di Monaco di Baviera del 1972. L’azienda ha coinvolto cinque personaggi del mondo della moda e dello sport per la campagna: tra loro c’era Bella Hadid, modella americano-palestinese molto celebre e richiesta, che da anni si espone particolarmente a favore dell’indipendenza della Palestina, criticando anche varie politiche del governo israeliano.

Continua la lettura di Adidas ha rinunciato a una pubblicità con Bella Hadid dopo le critiche di Israele

Cannes, la protesta silenziosa di Cate Blanchett: sul red carpet con i colori della bandiera palestinese

(luce.lanazione.it, 21 maggio 2024)

C’è modo e modo di prendere posizione, di esprimere un messaggio. In alcuni casi è richiesta voce, forza, in altri anche solo il silenzio. A volte basta poco, una spilla o un nastrino sul vestito, un simbolo visibile a tutti, più o meno attenti. Quando si dice: attenzione ai dettagli. È la strada scelta da Cate Blanchett in un’occasione mondana come il Festival di Cannes, dove la protesta politica non è proprio gradita. Ma la star di Hollywood l’ha fatta imbucare, indossandola, letteralmente.

Continua la lettura di Cannes, la protesta silenziosa di Cate Blanchett: sul red carpet con i colori della bandiera palestinese

Arresto per Netanyahu e Sinwar, Amal Clooney tra i consulenti dell’Aja

di Massimo Balsamo (ilgiornale.it, 20 maggio 2024)

Oggi il procuratore capo della Corte Penale Internazionale (Cpi) ha chiesto ai giudici del Tribunale dell’Aja mandati d’arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il suo ministro Yoav Gallant e tre leader di Hamas, compreso Yahya Sinwar. Il procuratore Karim Khan ha evidenziato che la richiesta è per crimini di guerra e contro l’umanità, rispettivamente per i fatti di Gaza e per l’attacco del 7 ottobre nel Sud di Israele e il successivo trattamento degli ostaggi rapiti durante l’assalto.

Getty Images

Continua la lettura di Arresto per Netanyahu e Sinwar, Amal Clooney tra i consulenti dell’Aja

Susan Sarandon: “Con Trump un fascista al governo”

di Manuela Santacatterina (hollywoodreporter.it, 11 maggio 2024)

«Rispondendo a questa domanda mi assicurerò di rimanere nella lista nera per il resto dell’anno». Susan Sarandon, giurata del Riviera International Film Festival e protagonista di una masterclass sold out nell’ex Convento dell’Annunziata di Sestri Levante, sorride accompagnata dall’applauso del pubblico dopo che THR Roma le domanda cosa abbia provato quando, nel novembre del 2023, è stata scaricata dalla United Talent Agency, l’agenzia con cui lavorava dal 2014, a seguito dei commenti fatti durante un raduno pro-Palestina a Union Square, New York, nello stesso mese.

Ph. Lucrezia Corciolani

Continua la lettura di Susan Sarandon: “Con Trump un fascista al governo”

Le celebrità engagé e i giovani che non distinguono tra imperativo morale e posizionamento sociale

di Guia Soncini (linkiesta.it, 14 maggio 2024)

Era ventidue anni fa, che per certe cose son ventidue secoli e per altre son ventidue minuti. Non c’erano i social, per dire. Io scrivevo per il femminile del Corriere, che vendeva vagonate di copie (a raccontarlo oggi, non sembra neanche vero). Siccome le pagine chiudevano in tipografia dieci giorni prima dell’uscita, se volevi coprire l’attualità dovevi farti venire un’idea. Farsi venire un’idea era esercizio che davamo tutti per scontato di dover fare: è la grande differenza tra i giornali di allora e i giornali di oggi, le canzoni di allora e le canzoni di oggi, i programmi di allora e i programmi di oggi.

Continua la lettura di Le celebrità engagé e i giovani che non distinguono tra imperativo morale e posizionamento sociale