di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 5 giugno 2024)
«Era una vera principessa delle fiabe». Usò queste parole Christian Dior per descrivere la principessa Margaret, una delle sue clienti più illustri. Il couturier francese ammirava molto il lavoro di Norman Hartnell, lo stilista londinese che vestiva le donne della famiglia reale britannica e, in qualche modo, ne era affettuosamente geloso.
di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 23 aprile 2023)
È passato alla storia come il couturier della regina Elisabetta II, ma Norman Hartnell, se è possibile, è stato molto di più di un semplice sarto di corte. Esattamente cento anni fa lo stilista britannico iniziava la sua carriera. Come lui stesso scrive in Silver and Gold, la deliziosa autobiografia pubblicata nel 1955: «Era il giorno di San Giorgio, il 23 aprile 1923». San Giorgio è il patrono d’Inghilterra, un martire che riuscì a sconfiggere il drago compiendo un grande atto di coraggio.
di Fabiana Giacomotti (ilfoglio.it, 9 settembre 2022)
Nessuno più di Elisabetta II, forse solo quella non parente Tudor che per prima portò il nome sul trono di Saint James, conosceva il valore profondo, simbolico, feticista nel senso originario, cioè para-religioso, del sostantivo “insegna”. In signo, in hoc signo vinces. Tutti rappresentano e definiscono la stessa cosa: le in-segne, cioè il segno visibile del potere. Qualunque esso sia: il camice del medico, la divisa militare, la corona.
di Ilaria Perrotta (vanityfair.it, 20 aprile 2022)
Prima di scrivere l’articolo, la domanda che ci/vi poniamo subito è: in settanta anni di regno quanti abiti avrà indossato la regina Elisabetta? Centinaia di migliaia, milioni forse? Davvero difficile, dunque, sceglierne sette, uno per decade di monarchia, rappresentativi della sua personale storia della moda e, in generale, di quella del costume che anche lei ha contribuito a scrivere in svariati decenni. Dato che, poi, questo 21 aprile Sua Maestà aggiunge un’altra candelina alla fila, lunghissima, di fiammelle sulla sua torta. Happy birthday to you Lilibet, 96 anni and simply the best in the world. Spesso unica donna in stanze piene di uomini, attraverso il suo regno ha visto arrivare e andarsene svariate tendenze. Tra i suoi più grandi successi c’è, sicuramente, l’aver costruito nel tempo uno stile iconico e libero da convenzioni modaiole.