Archivi tag: Netflix

Savoia e Borromeo, una storia arcitaliana

di Guia Soncini (linkiesta.it, 6 luglio 2023)

Questa è una storia di mancata curva d’apprendimento, come tutte. Ma è anche una storia di pregiudizi, liberatorie, e mitomania sperimentale. Una storia arcitaliana, giacché l’italianità è quel disgraziato carattere che una vita in esilio non basta a mitigare. Beatrice Borromeo è Virna Lisi in Amarsi un po’: quella che può scrollare le spalle rimarcando quanti papi ha nell’albero genealogico.

Ph. Markus Spiske / Unsplash

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Su Netflix arriva “Il Principe”

di Paolo Armelli (wired.it, 16 giugno 2023)

Il Principe è la nuova docu-serie italiana di Netflix, sviluppata e diretta da Beatrice Borromeo, che dal 4 luglio debutterà con i suoi tre episodi incentrati sulla figura di Vittorio Emanuele di Savoia, ultimo erede al trono d’Italia. Figlio di Umberto II, ultimo re del nostro Paese, accusato di aver abbandonato il suo popolo alla fine della seconda guerra mondiale e per questo esiliato all’estero con tutti i suoi eredi, Vittorio Emanuele è una figura carismatica e controversa, come la serie cercherà di mostrare.

Netflix

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Salta l’accordo multimilionario tra i Sussex e Spotify

di Roberta Mercuri (vanityfair.it, 16 giugno 2023)

Spotify ha “scaricato” il principe Harry e Meghan Markle: il podcast Archetypes dell’ex attrice non vedrà una seconda stagione. La società di produzione dei duchi, Archewell Audio, e il colosso dello streaming, avevano firmato un accordo da 20 milioni di dollari alla fine del 2020. Ora hanno diffuso una nota congiunta in cui sostengono di aver «concordato di separarsi» e di essere «orgogliosi della serie realizzata insieme».

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Arnold Schwarzenegger torna con un documentario e una serie

di Paolo Armelli (wired.it, 11 maggio 2023)

Arnold Schwarzenegger torna, anche se in sostanza non se n’è mai andato. La star del cinema d’azione, nonché ex governatore della California, è da sempre uno degli attori più riconoscibili e più impressi nell’immaginario comune. Ora sembra vivere tuttavia un momento di rinnovata popolarità e rilevanza: nelle scorse ore, infatti, Netflix ha diffuso il trailer di Arnold, un documentario in tre parti che ne ripercorrerà gli esordi, la carriera e anche le vicende più personali.

Netflix

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Il ritorno di Obama con una serie sui lavoratori americani

(agi.it, 28 aprile 2023)

L’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama tornerà a farsi vedere dal pubblico il prossimo mese in una serie di documentari prodotti da Netflix, di cui è stato diffuso il trailer, nei quali esplora il ruolo del lavoro nella vita degli americani. «Sono entusiasta di condividere il trailer di Working» ha twittato Obama, che ha aggiunto: «In questa serie parlo con i lavoratori americani di vari settori – dall’ospitalità alla tecnologia, all’assistenza domiciliare – per capire il loro lavoro e le loro speranze per il futuro».

Netflix

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L’inaspettato successo mondiale di un blockbuster indiano

(ilpost.it, 10 febbraio 2023)

Nessun film indiano ha mai vinto un Oscar e raramente alcuni sono stati candidati, ma ciononostante a Bollywood – come viene storicamente definita l’industria cinematografica indiana – e anche a Hollywood è stato accolto con sorpresa il fatto che RRR, del regista S.S. Rajamouli, abbia ricevuto una sola nomination alla cerimonia di quest’anno, e per la miglior canzone. RRR, che in Italia è disponibile su Netflix, è stato infatti uno dei più grossi casi cinematografici dell’anno: il suo successo in India era atteso, ma quello nel resto del mondo, a partire dagli Stati Uniti, no.

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Vietato il corsetto nelle serie in costume Netflix (e non solo)

di Alessandra De Tommasi (vanityfair.it, 1° marzo 2023)

Nella prima puntata della serie Bridgerton, le debuttanti si preparano a incontrare la regina Charlotte. E Lady Featherington (Polly Walker) chiede alla servitù di stringere sempre di più il corsetto della figlia Prudence (Bessie Carter), ricordando che il suo girovita, da ragazza, era delle dimensioni di un’arancia. Come si può immaginare, la fanciulla sviene al cospetto di Sua Maestà perché non riesce a respirare. La scena, che ha l’intento di mostrare lo scarso senso pratico della nobildonna, mette però benissimo in luce quanto costrittivo sia sempre stato quell’accessorio femminile, se mai ci fosse bisogno di ricordarlo.

Ph. Liam Daniel / Netflix

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Sanremo è espressione dello Stato sociale ed è ovvio che ci vada Zelensky

di Guia Soncini (linkiesta.it, 28 gennaio 2023)

Sanremo è una forma di welfare comunicativo. Ogni anno garantisce due mesi di carro di visibilità su cui salire per avere il proprio titolo di giornale. Tre anni fa ne approfittarono le femministe dell’Instagram, quando Amadeus disse che la fidanzata di Valentino Rossi stava un passo indietro: poteva non approfittarne Matteo Salvini?

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Il femminismo Usa in difesa di Meghan Markle

di Enrico Franceschini (repubblica.it, 20 dicembre 2022)

Mentre i tabloid inglesi, in particolare quelli di destra, invitano a ricoprirla «di escrementi», il femminismo Usa scende in campo in difesa di Meghan Markle. In un editoriale pubblicato oggi sul New York Times, la scrittrice afroamericana Roxanne Gay, detentrice alla Rutgers University della cattedra intitolata a Gloria Steinem, la celebre leader e fondatrice del movimento femminista negli Stati Uniti, giustifica la recente serie televisiva di Netflix Harry & Meghan come un comprensibile desiderio della coppia di dare la propria versione della crisi che l’ha portata a decidere di vivere in California.

Spotify via Twitter

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La battaglia legale per il documentario su John McAfee

di Marco Romandini (wired.it, 26 agosto 2022)

Quando Wired mi ha chiesto di scrivere un commento sul documentario di Netflix in uscita sulla vita di John McAfee, l’imprenditore che ha creato l’omonimo antivirus e fatto molto altro, Running with the Devil, mi sono messo a googlare un po’ e ho scoperto che era basato soprattutto sulla fuga di John dal Belize. Così ho contattato un amico comune che era lì in quel periodo, chiedendogli se avesse mai conosciuto tale Charlie Russell, il regista del film, e lui mi ha risposto che non l’aveva mai sentito né visto sull’isola. Insomma Russell, secondo quanto raccontava la fonte, non aveva mai filmato John né l’aveva mai incontrato di persona. Con queste poco rassicuranti premesse mi sono messo a vedere il lavoro della Curious Films e ho scoperto che era basato quasi esclusivamente sulle riprese di Robert King e sulle interviste di Rocco Castoro di Vice durante la fuga.

Netflix

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