Archivi tag: Nba

A Napoli torna il “take a knee” contro il razzismo

(agi.it, 30 marzo 2024)

La protesta silenziosa dei giocatori titolari e delle riserve del Napoli che oggi si sono inginocchiati prima della partita contro l’Atalanta ha rispolverato il rito del “taking a knee” contro il razzismo. Stavolta il gesto, fatto significativamente mentre risuonava l’inno della Serie A, voleva essere di solidarietà con Juan Jesus dopo l’assoluzione di Francesco Acerbi per le presunte offese razziste che avrebbe rivolto al difensore brasiliano.

LaPresse

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Le celebrità ora si fanno i documentari da sé

(ilpost.it, 29 novembre 2023)

Il successo di Unica, il documentario che racconta la versione di Ilary Blasi sui problemi che hanno portato alla sua separazione dall’ex marito Francesco Totti, è stata l’ultima dimostrazione di come i documentari sulle celebrità realizzati e spesso anche direttamente prodotti (cioè finanziati) dagli stessi soggetti siano una nuova grande tendenza produttiva delle piattaforme. Unica è il film più visto su Netflix Italia questa settimana, e il sesto più visto nella classifica mondiale dei film non in lingua Inglese.

Netflix

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Super Bowl: ecco perché racconta l’America

di Chiara Pizzimenti (vanityfair.it, 12 febbraio 2023)

Tutti a Glendale, allo University of Phoenix Stadium, in Arizona, per il Super Bowl 2023, edizione numero 57. In campo Philadelphia Eagles e Kansas City Chiefs, ma la partita è solo parte dello spettacolo della finale del campionato professionistico statunitense di football americano che torna nella seconda domenica di febbraio (per l’Italia la notte fra domenica 12 e lunedì 13).

Nfl via Instagram

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Chi è stato Bill Russell

(ilpost.it, 1° agosto 2022)

Bill Russell, morto domenica scorsa a 88 anni, è stato il giocatore di basket americano più vincente di sempre. Ha giocato in Nba per tredici stagioni fra il 1957 e il 1969, tutte con i Boston Celtics, e ha vinto il titolo undici volte. È riconosciuto da molti esperti come uno dei cinque migliori giocatori della storia e prima dell’arrivo di Michael Jordan era spesso indicato come il migliore in assoluto, preferito a Wilt Chamberlain, contro cui ha giocato per gran parte della carriera. Con il suo stile di gioco particolarmente focalizzato sulla fase difensiva e il suo fisico agile e asciutto ha cambiato il ruolo del centro, ancora più fondamentale di oggi: all’epoca i giocatori più alti e potenti dominavano la lega americana. Chiudendo la carriera nel doppio ruolo di giocatore e allenatore, è diventato il primo nero a guidare una squadra Nba, vincendo due campionati.

Ap

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Non c’è più posto in Nba per Enes Kanter

(ilpost.it, 22 febbraio 2022)

Lo scorso 14 febbraio il giocatore turco di Nba Enes Kanter è stato ceduto dai Boston Celtics agli Houston Rockets insieme ad altri due compagni. Poco dopo averlo scambiato, però, i Rockets hanno deciso di escluderlo dalla rosa, lasciandolo senza squadra a stagione ormai inoltrata. Fin lì, in 35 partite giocate con Boston, Kanter aveva tenuto una media di 11,7 minuti a partita con 3,7 punti, 4,6 rimbalzi e una percentuale al tiro del 52,6: numeri che, uniti a quelli più sostanziosi della stagione precedente trascorsa a Portland, avrebbero potuto tenerlo ancora tra le squadre di medio-alto rendimento, perlomeno come rimpiazzo. Kanter era all’undicesima stagione in Nba e a 29 anni avrebbe potuto aggiungere ancora qualcosa, ma dopo essere rimasto senza squadra molto probabilmente non avrà un’altra opportunità.

Ph. Charles Krupa / Ap

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I Cleveland Indians hanno cambiato nome, infine

(ilpost.it, 23 luglio 2021)

La squadra di baseball di Cleveland ha cambiato definitivamente nome da Indians a Guardians. Da anni il vecchio nome era al centro di discussioni per la sua connotazione razzista e offensiva nei confronti della comunità nativa americana. Tre anni fa la squadra aveva già rimosso il suo simbolo più famoso, il disegno caricaturale del “Capo Wahoo”, ma aveva mantenuto il nome, nonostante le critiche, in attesa di un rebranding definitivo.

Ph. Tony Dejak / Ap

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Il Papa ha incontrato le stelle della Nba

di Domenico Agasso Jr. e Matteo De Santis (lastampa.it, 23 novembre 2020)

Il Papa e le stelle della Nba «a canestro contro il razzismo». Così L’Osservatore Romano titola, con tanto di foto del Pontefice insieme al «gigante» Isaac, il racconto dell’udienza concessa da Bergoglio a un dream team di basket – con l’italiano Belinelli – che ha attraversato l’Oceano apposta per dire insieme a Francesco «no a ogni discriminazione razziale». Sarebbe stato Bergoglio stesso a volere questo incontro, per conoscere da vicino l’attivismo contro le ingiustizie sociali condotto dalla National Basketball Players Association (Nbpa), il sodalizio che rappresenta tutti i giocatori professionisti di pallacanestro della National Basketball Association negli Stati Uniti.

Vatican Media
Vatican Media

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La Nba ha trovato un accordo

(ilpost.it, 29 agosto 2020)

Dopo aver deciso di boicottare i playoff in corso a Orlando come forma di protesta contro il razzismo della polizia e del sistema penale statunitensi, i giocatori della Nba hanno accettato di riprendere a giocare. Le partite ricominceranno sabato, dopo che la lega di basket nordamericana ha annunciato un piano per usare alcuni palazzetti come seggi elettorali alle elezioni presidenziali del 3 novembre, in modo da allargare la possibilità di voto.

clutchpoints.com
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Per Trump l’Nba è «come un’organizzazione politica»

(quotidiano.net, 27 agosto 2020)

I giocatori dell’Nba hanno deciso di tornare a giocare i playoff. A darne notizia la Espn, che cita fonti anonime tra gli atleti. La decisione arriva dopo le dure critiche piovute dalla Casa Bianca allo stop. Oggi i giocatori di basket si erano nuovamente riuniti dopo la decisione di boicottare gli incontri nella bolla di Disney Word, avviata dai Milwaukee Bucks per protestare contro il ferimento da parte della polizia dell’afroamericano Jacob Blake.

Ph. Kim Klement / Usa Today Sports via Ap – Pool
Ph. Kim Klement / Usa Today Sports via Ap – Pool

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Lo sport americano si schiera contro il razzismo

di Francesca Venturi (agi.it, 3 giugno 2020)

Lo sport americano, che conta un gran numero di atleti neri, si espone contro il razzismo, ma non tutte le discipline lo fanno allo stesso modo. Se il basket si è sempre schierato nelle questioni sociali, altri sport come l’hockey, dove la presenza di atleti afroamericani è meno massiccia, si sono espressi con maggiore prudenza sul caso dell’omicidio di George Floyd e le conseguenti proteste che durano ormai da una settimana.

Ph. Darren Abate / Ap
Ph. Darren Abate / Ap

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