Archivi tag: nazismo

Numero 88. L’insufficiente lotta all’antisemitismo di governo e Figc

di Valerio Moggia (linkiesta.it, 28 giugno 2023)

Il calcio combatterà l’antisemitismo. È questo il succo dell’annuncio fatto ieri da governo e Figc. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro dello Sport Andrea Abodi, il coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo Giuseppe Pecoraro e il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina hanno presentato ufficialmente una dichiarazione d’intenti per la lotta alle discriminazioni contro gli ebrei negli stadi italiani.

Ph. Emilio Andreoli / Getty Images

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Il caso attorno ai concerti di Roger Waters in Germania

(ilpost.it, 27 maggio 2023)

La polizia tedesca ha fatto sapere di aver avviato un’indagine su Roger Waters, cantautore inglese cofondatore della band dei Pink Floyd. L’indagine segue alcune critiche al costume di scena da ufficiale nazista indossato da Waters durante i suoi concerti a Berlino del 17 e 18 maggio e le successive pressioni alle autorità tedesche da parte del governo israeliano e di un’importante organizzazione contro l’antisemitismo.

Ph. Gerald Koch / YouTube

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Architettura e urbanistica alle prese con l’eredità fascista

di Manuel Orazi (ilfoglio.it, 19 aprile 2023)

Il centenario della Marcia su Roma, Fratelli d’Italia con la fiamma nel simbolo, la trilogia M di Antonio Scurati, Dante pensatore di destra secondo il ministro Sangiuliano, il pestaggio al Liceo Michelangiolo di Firenze, Ignazio La Russa su Via Rasella, la cancel culture anglosassone hanno riacceso la discussione sull’eredità dei regimi coloniali degli ultimi due secoli fino a mettere in discussione non tanto le statue di schiavisti, monarchi e intellettuali (come il montanelloide dei giardini di Porta Venezia) ma persino quella dedicata a Gandhi – razzista!

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Il mondo è pieno di fasci littori

(ilpost.it, 12 gennaio 2023)

Il fascio littorio, il simbolo che diede il nome al fascismo e che rappresenta un insieme di bastoni di legno legati insieme da una striscia di cuoio intorno a un’ascia, ha una connotazione chiara in Italia, ma nel resto del mondo è un comune simbolo di potere, e compare in monumenti ed effigi di moltissimi Paesi senza destare scalpore. C’è un fascio littorio persino sopra la porta dello Studio Ovale alla Casa Bianca, la residenza del presidente degli Stati Uniti.

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Regimi che odiano la musica

di Siegmund Ginzberg (ilfoglio.it, 12 novembre 2022)

I casali di campagna dove si svolgevano i concerti clandestini venivano circondati dalla polizia. Gli edifici venivano sequestrati. Talvolta dati alle fiamme. I giovani venivano fermati e schedati. I musicisti arrestati. Ci furono processi e condanne. I rave, pardon, i concerti rock, vennero proibiti. Il governo cercò di cancellarne la memoria. Traviavano la gioventù, si disse. Avevano “un effetto sociale negativo”.

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Twitter ha sospeso l’account di Kanye West per incitamento alla violenza

(repubblica.it, 2 dicembre 2022)

Elon Musk ha annunciato via Twitter la sospensione dell’account di Kanye West sul social oggi di sua proprietà. La motivazione è per aver violato le regole di Twitter contro l’incitamento alla violenza. «Ho fatto tutto quello che ho potuto, ma nonostante questo Kanye West è tornato a violare le nostre regole contro l’incitazione alla violenza, l’account sarà sospeso».

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Dalla politica al marketing, la rinnovata prevalenza della fede sulla fiducia

di Giacomo Papi (ilfoglio.it, 16 aprile 2022)

Mi sembra che molto di quanto sta accadendo in questo secolo – dall’11 settembre ai No vax, da Chiara Ferragni a Gucci, da QAnon al negazionismo su Bucha – possa essere spiegato con la differenza tra fede e fiducia. Non parlo soltanto di fede religiosa, per quanto centrale sia stato e sia il terrorismo islamico negli ultimi trent’anni. Parlo del fatto che la fede sta tornando a prevalere sulla fiducia in ogni campo, dalla politica al marketing. Parlo del fatto che a decidere l’identità e l’appartenenza di masse sempre più grandi di persone, e a determinare quindi che cosa debba essere considerato vero e reale, sia sempre di più l’atto di credere. Quando parliamo di fake news, quando ci chiediamo come mai il movimento No vax sia così esteso e come possa essere possibile che in tanti, non solo in Russia, pensino che le stragi in Ucraina siano una montatura, ci stiamo meravigliando del fatto che esiste un’umanità che ha una fede alternativa alla nostra.

LaPresse

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Nazismo involontario

di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 12 aprile 2022)

Se qualcuno fa il saluto nazista, già è grave di per sé. Se adolescente, forse ancor più; e sicuramente se fa un lavoro – ad esempio lo sportivo – che lo espone a diretto contatto col pubblico. Se poi è russo, la faccenda tracima nel tragico e sfiora addirittura il ridicolo, alla luce del corrente progetto di denazificare l’Ucraina. Per questo ha fatto scalpore il saluto nazista con cui un quindicenne russo pilota di kart, Artyom Severyukhin, ha salutato la propria vittoria ai campionati europei. La Fia lo ha condannato, la scuderia lo ha licenziato in tronco, lui si è scusato in modo inoppugnabile: “Nelle mie azioni non c’era alcuna intenzionalità”.

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Michele Broili, il pugile con i tatuaggi nazisti

(ilmessaggero.it, 19 settembre 2021)

Quando è salito sul ring al Palachiarbola di Trieste per disputare il titolo italiano dei pesi Superpiuma (vinto poi da Hassan Nourdine) aveva indosso solamente i pantaloncini, perciò il corpo nudo del pugile triestino Michele Broili è apparso pieno di tatuaggi. Fin qui, nulla di strano. Quei tatuaggi sul torace e sulle braccia, però, hanno richiami palesemente nazisti. In bella vista compare “Ritorno a Camelot”, che è il nome di un raduno quinquennale organizzato da movimenti neonazisti italiani ed europei. Ci sono poi la “testa di morto”, il totenkopf, che richiama l’unità paramilitare addetta alla custodia dei campi di sterminio della Germania nazista, il simbolo delle SS.

Foto Mauro

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La tragica normalità della destra italiana, un po’ fascista e un po’ Blues Brothers

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 10 settembre 2021)

Prima il sottosegretario leghista, Claudio Durigon, che propone di intitolare ad Arnaldo Mussolini un parco di Latina già dedicato alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: frase infelice secondo Matteo Salvini, un banale errore di comunicazione secondo l’interessato (che comunque, dopo molte resistenze, ha portato alle sue dimissioni dal governo). Poi il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che in un post su Facebook annuncia la brillante iniziativa del bunker-museo di Recoaro Terme, occupato a suo tempo dai nazisti del maresciallo Kesselring: offrire visite guidate alla struttura accompagnati da personale in divisa della Wehrmacht.

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